{"id":55569,"date":"2019-10-24T15:09:15","date_gmt":"2019-10-24T13:09:15","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=55569"},"modified":"2019-10-24T15:09:15","modified_gmt":"2019-10-24T13:09:15","slug":"boccardo-polonia-rita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/boccardo-polonia-rita\/","title":{"rendered":"Mons. Boccardo in Polonia: “\u00c8 bello vedere come Rita parli a persone di Paesi diversi”"},"content":{"rendered":"

Dal 21 al 23 ottobre 2019 l\u2019arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo si \u00e8 recato nel centro-est della Polonia, ai confini con l\u2019Ucraina e la Bielorussia, nella diocesi di Siedlce.<\/p>\n

La reliquia di santa Rita in Polonia<\/h2>\n

Qui, nella parrocchia del Corpus Domini, che contra oltre diecimila abitanti, da due anni \u00e8 stato avviato il culto a santa Rita grazie ad una reliquia giunta da Cascia e alla sensibilit\u00e0 di alcuni sacerdoti, tra cui il parroco don Stanislao Wojteczukche che \u00e8 stato in contatto pi\u00f9 volte col Santuario di Roccaporena, in particolare col pro-rettore don Canzio Scarabottini (presente con il Vescovo in Polonia, insieme anche all\u2019amministratore del Santuario Simone Desantis), e nello scorso mese di maggio si \u00e8 recato pellegrino nella terra di Rita.<\/p>\n

Nella chiesa del Corpus Domini di Siedlce \u00e8 stato realizzato un bellissimo mosaico della Santa e il 22 di ogni mese viene celebrata una Messa a cui segue la benedizione delle rose, simbolo della spiritualit\u00e0 ritiana. A questo momento di preghiera partecipa sempre tanta gente, circa mille persone, che arrivano da varie parti della diocesi di Siedlce, cos\u00ec come da quelle confinanti.<\/p>\n

Alla messa presieduta da mons. Boccardo il pomeriggio del 22 ottobre c\u2019erano oltre 1300 persone. \u00abLa presenza dell\u2019arcivescovo di Spoleto-Norcia tra noi \u2013 ha detto il parroco don Stanislao \u2013 \u00e8 un sogno che si realizza. Lui rappresenta la Chiesa che custodisce il corpo e la memoria di santa Rita, con i due santuari a lei dedicati a Cascia e Roccaporena, ed \u00e8 venuto in qualche modo a rafforzare e ad incoraggiare la nostra \u201cgiovane\u201d devozione a santa Rita, ma soprattutto \u00e8 venuto pellegrino per condividere con noi la fede in Ges\u00f9 Cristo\u00bb<\/p>\n

Messa e benedizione delle rose<\/h2>\n

Nell\u2019omelia mons. Boccardo ha descritto Rita come \u00abuna donna del popolo, che ha affrontato i diversi aspetti dell\u2019esistenza con la capacit\u00e0 di guardare in alto. Non si \u00e8 chiusa in s\u00e9 nonostante i tanti momenti difficili della sua vita, anzi \u00e8 stata capace di non perdere la fiducia e la speranza.<\/p>\n

Ed \u00e8 per questo che la sua figura \u00e8 eloquente e ricca di messaggi anche noi: la nostra vita porta con s\u00e9, nelle diverse situazioni, dei momenti di luce e di ombra. Da Rita impariamo ad essere forti nella fede e nella speranza e ad affidarci alla provvidenza di Dio che sempre si prende cura dei suoi figli\u00bb.<\/p>\n

Poi, il Vescovo di Spoleto nel vedere la chiesa gremita in ogni zona ha detto: \u00ab\u00c8 bello vedere come Rita parli alle persone di Paesi diversi, di storie diverse; \u00e8 una figura trasversale che incontra le culture, le tradizioni, le espressioni religiose di tutti i Continenti. E ci\u00f2 per la sua semplicit\u00e0, la sua quotidianit\u00e0. La gente le affida tutte le proprie intenzioni, le preoccupazioni, i desideri, le sofferenze e anche le richieste impensabili: c\u2019\u00e8 questa fiducia e questa confidenza con Rita\u00bb. Al termine della messa l\u2019Arcivescovo ha benedetto le rose.<\/p>\n

“Miracoli” di santa Rita in Polonia<\/h2>\n

In questi due anni di conoscenza della figura di Rita gi\u00e0 si segnalano alcune \u201cgrazie\u201d: sette coppie di sposi che non avevano figli hanno sperimentato la bellezza di accogliere nuove vite e due di queste hanno messo nome alla figlia proprio Rita; ragazze\/i che hanno trovato fidanzato\/a; sostegno nell\u2019affrontare la malattia come il caso di una bambina colpita da un tumore che ogni mese, con i genitori, va ad affidare la sua vita alla Santa casciana e che mons. Boccardo ha salutato al termine della Messa.<\/p>\n

Alla comunit\u00e0 del Corpus Domini il Santuario di Roccaporena ha donato un calice quale segno spirituale di gemellaggio.<\/p>\n

Nell\u2019intervista al settimanale diocesano di Siedlce, invece, il Presidente della Conferenza episcopale umbra ha sottolineato che \u00abvivere in Umbria, luogo santificato dalla presenza di persone straordinarie come santa Rita, s. Benedetto da Norcia, Francesco d\u2019Assisi e santa Chiara, solo per citare quelli pi\u00f9 \u201cfamosi\u201d, \u00e8 innanzitutto un dono prezioso della Provvidenza, perch\u00e9 si diventa in qualche modo in relazione con questi Santi e la loro intercessione ottiene la grazia e la benedizione di Dio sulla nostra vita quotidiana. Ma accanto a un dono c\u2019\u00e8 anche una responsabilit\u00e0. Essere gli eredi di questo patrimonio di santit\u00e0 diventa per tutti noi una esigenza: siamo, infatti, chiamati ad imitare la loro vita\u00bb.<\/p>\n

Marted\u00ec 22 ottobre l\u2019Arcivescovo ha incontrato il suo confratello di Siedlce mons. Casimiro Gurda. Quest\u2019ultimo ha confermato come \u00abla devozione a santa Rita sia viva e in crescita. Siamo davvero contenti\u00bb.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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