<\/p>\n
<\/p>\n
<\/p>\n
Il Sindaco di Firenze ha acceso la Lampada<\/h2>\n
![\"\"](\"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-content\/uploads\/2019\/10\/Nardelli-1024x683.jpg\")
<\/p>\n
La Lampada Votiva a san Francesco che da 80 anni arde dinnanzi alla tomba del santo, quest’anno \u00e8 stata accesa dal sindaco di Firenze,\u00a0Dario Nardella<\/strong>, accompagnato ad Assisi da circa 50 sindaci\u00a0dalla regione Toscana.<\/p>\n \u201cRiportare la solennit\u00e0 di san Francesco d\u2019Assisi a festa nazionale, credo che sarebbe un segno concreto di rispetto e di amore verso questa figura e verso ci\u00f2 che rappresenta oggi per l\u2019Italia. San Francesco \u00e8 infatti espressione viva dell\u2019importanza di focalizzare il nostro impegno sulla collaborazione, sul rispetto reciproco nella politica come nella vita pubblica. Per questo mi associo alla richiesta lanciata dalla sindaca di Assisi, Stefania Proietti, alle istituzioni\u201d ha detto Nardella.<\/p>\n Il Sindaco di Firenze\u00a0ha parlato anche del significato che ha per la Toscana questo gesto: \u201cE\u2019 un\u2019occasione \u2013 ha affermato \u2013 di profonda riflessione sui valori laici e spirituali che sono alla base della storia del nostro Paese e delle nostre istituzioni. Io vengo da una citt\u00e0 come Firenze che ha sempre coltivato il dialogo tra cultura e spiritualit\u00e0, tra laicit\u00e0 e religione, e non ha mai fatto mistero della rilevanza pubblica della fede. Accendere la lampada significa che vogliamo tenere accesa la sua testimonianza\u201d.<\/p>\n Il Sindaco ha poi sottolineato come \u201cle manifestazioni di giovani in tutto il mondo, a sostegno dell\u2019ambiente, permettano di comprendere quanto sia attuale il messaggio di san Francesco e quanto sia necessario cambiare radicalmente i nostri stili di vita, il nostro modo di produrre beni e servizi\u201d. \u201cVi \u00e8 un forte legame \u2013 ha concluso \u2013 tra le celebrazioni del santo e la fase che sta vivendo la politica in Italia e negli altri stati rispetto alle sfide ambientali\u201d.<\/p>\n La celebrazione \u00e8 stata presieduta dall\u2019arcivescovo metropolita di Firenze, mons. Giuseppe Betori<\/strong>.<\/p>\n \u201cIl volto di Ges\u00f9 \u00e8 simile a quello di nostri tanti fratelli umiliati, resi schiavi. San Francesco scopr\u00ec il volto di Cristo nel volto dei lebbrosi. Su questa capacit\u00e0 di incrociare lo sguardo dei poveri si gioca la credibilit\u00e0 della nostra Chiesa e del nostro Paese\u201d ha detto l\u2019Arcivescovo di Firenze nell\u2019omelia della messa che ha celebrato al Sacro Convento d\u2019Assisi.<\/p>\n \u201cIl problema non \u00e8 chi sia il mio prossimo, ma di come io debba farmi prossimo a tutti fino al pi\u00f9 lontano\u201d, ha aggiunto il porporato. Citando le parole dei vescovi italiani di 18 anni fa sulla necessit\u00e0 di ripartire dagli ultimi, il cardinale ha ricordato che \u201cla dimensione comunitaria \u00e8 parte integrante della conformazione di una vita a Cristo a fronte della frammentazione che caratterizza questo tempo, dividendo popoli e gruppi sociali, famiglie e la stessa dimensione personale in un\u2019affannosa ricerca di ci\u00f2 che ci distingue per oscurare ci\u00f2 che ci unisce\u201d.<\/p>\n \u201cIl legame comunitario necessita, per\u00f2, che nessuno pretenda di asservire il fratello, ma lo accolga con amore\u201d, ha ammonito. Soffermandosi sulle \u201cpretese dell\u2019uomo oggi, di autonomia di svincolata libert\u00e0\u201d, il card. Betori ha segnalato come \u201cabbia condotto alle secche della frantumazione sociale fino alla contraddizione di uno sviluppo che si \u00e8 tramutato in crisi economica\u201d.<\/p>\n \u201cSu questa strada si collocano le minacciose nubi generate soprattutto ai confini della vita da una pretesa di autodeterminazione senza riferimenti valoriali e senza legami sociali\u201d. Infine, l\u2019appello alla minorit\u00e0 che \u201cnon va confuso con il venir meno della presenza della Chiesa nella societ\u00e0, non significa ritirarsi in un\u2019ambigua interiorit\u00e0 narcisistica. Al contrario, quell\u2019appello \u00e8 il presupposto di una presenza pi\u00f9 efficace\u201d.<\/p>\nL’omelia di mons. Betori<\/h2>\n
![\"\"](\"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-content\/uploads\/2019\/10\/Betori-755x491.png\")
Il programma del pomeriggio<\/h2>\n