Esortazione apostolica<\/a> Gaudete et exsultate,<\/i> che ha come argomento la chiamata alla santit\u00e0 nel mondo contemporaneo, alla luce della recente Istruzione sull\u2019Ordo virginum Ecclesiae Sponsae Imago <\/i>(giugno 2018).<\/p>\nGuider\u00e0 la riflessione padre Marko Rupnik sj<\/strong>, artista, teologo ed esperto in formazione alla vita consacrata, che terr\u00e0 una relazione dal titolo \u201cLuogo privilegiato della testimonianza e perci\u00f2 della santificazione\u201d. Le partecipanti saranno invitate ad una santit\u00e0 quotidiana, ad essere donne che nella semplicit\u00e0 di una vita che non si impone, pur con tutti i limiti e le debolezze umane, sono conformi a Ges\u00f9, fino a essere con la propria vita un riflesso della sua presenza. Dunque una santit\u00e0 ordinaria, vissuta con umilt\u00e0, perseveranza e non in azioni straordinarie.<\/p>\nAltri momenti importanti dell\u2019Incontro nazionale saranno la relazione della prof.ssa Maria Pia Alberzoni, docente di storia medievale e profonda esperta di santa Chiara e le meditazioni di fra Guglielmo Spirito e di una monaca clarissa a cui \u00e8 stato chiesto: cosa santa Chiara e san Francesco dicano oggi alle consacrate dell\u2019Ordo<\/i> virginum<\/i>.<\/p>\n
Diversi aspetti, infatti, sembrano accomunare la vita di Chiara a quella delle consacrate dell\u2019Ordo<\/i>: la radicalit\u00e0 di sequela<\/i> senza compromessi, eppure coniugata con un\u2019umanit\u00e0 e femminilit\u00e0 capaci delle espressioni pi\u00f9 delicate di amore fraterno; una fede radicata nella tradizione della Chiesa e nello stesso tempo aperta alla novit\u00e0 dello Spirito<\/i>\u2026; la sobriet\u00e0 come stile di vita,\u00a0<\/span><\/i> vissuta anche attraverso il lavoro che si fa condivisione del bisogno dei fratelli; l\u2019amore sponsale<\/i> che emerge con tanta passione in Chiara che si rivolge al suo diletto Sposo con espressioni che commuovono per la profondit\u00e0: \u00abAmandolo, siete casta, toccandolo sarete pi\u00f9 pura, lasciandovi possedere da lui siete vergine\u00bb (Lettera a sant\u2019Agnese di Praglia); Chiara \u00e8, poi, la prima donna a scrivere la propria Regola di vita<\/i>, impegno che viene chiesto a ogni consacrata dell\u2019Ordo<\/i>.<\/p>\nL\u2019Incontro prevede anche una giornata itinerante ad Assisi, la visita guidata alla Basilica di san Francesco e al Santuario della spogliazione, la preghiera del vespro presso il Protomonastero di santa Chiara.<\/p>\n
\u00a0<\/span>Le celebrazioni liturgiche saranno presiedute da S.E. mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi, S.E. mons. Luciano Paolucci Bedini, Vescovo di Gubbio, S.E. mons. Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Foligno, S.E. mons. Gerardo Rocconi, Vescovo di Jesi, S.E. mons. Rocco Pennacchio, Vescovo di Fermo, S.E. mons. Renato Boccaccio, Vescovo di Spoleto, S.E. mons. Domenico Cancian, Vescovo di Citt\u00e0 di Castello, S.E. mons. Giuseppe Piemontese, Vescovo di Terni, S.E. mons. Oscar Cantoni, Delegato per l\u2019Ordo virginum <\/i>nella Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata.<\/p>\nUn po’ di storia\u00a0dell’Ordo virginum<\/span><\/h2>\nSono trascorsi quasi cinquant\u2019anni dalla pubblicazione del Rito della consacrazione delle vergini (31 maggio 1970), che ha reso nuovamente possibile la consacrazione <\/i>delle donne che restano a vivere nel proprio ordinario contesto di vita.\u00a0 <\/span><\/p>\nNei primi tre secoli numerosissime furono le vergini consacrate che per restare fedeli al Signore subirono il martirio. Tra queste Agata di Catania, Lucia di Siracusa, Agnese e Cecilia di Roma, Tecla di Iconio, Apollonia di Alessandria, Restituta di Cartagine, Justa e Rufina di Siviglia.\u00a0<\/span><\/p>\nAllora le vergini consacrate vivevano con le proprie famiglie. Con lo sviluppo del monachesimo cenobita, la Chiesa associ\u00f2 la consacrazione verginale alla vita comunitaria, all\u2019osservanza di una regola comune e all\u2019obbedienza a una superiora. La celebrazione della\u00a0consecratio virginum<\/i>\u00a0fu sostituita dal rito d\u2019ingresso nella vita monastica, dove si emettevano i voti solenni. Le vergini consacrate passeranno dalla casa paterna e sotto l\u2019autorit\u00e0 del Vescovo al monastero sotto l\u2019autorit\u00e0 della superiora.<\/p>\n
Per comprendere, la riscoperta dell\u2019Ordine delle vergini, occorre collocarla nell\u2019ambito del rinnovamento ecclesiale voluto dal Vaticano II. Si tratta di uno dei frutti dell\u2019approfondimento liturgico e patristico, della crescente attenzione all\u2019apostolato dei laici, ma soprattutto alla riscoperta della Chiesa locale. Questa vocazione, infatti, si caratterizza per il forte legame alla Chiesa particolare. Il carisma \u00e8 vissuto nel servizio alla Chiesa diocesana e in rapporto diretto con il vescovo, che ha un ruolo importante nel discernimento di questa vocazione, e dei carismi che in essa si manifestano, perch\u00e9 essa possa esprimersi nella sua autenticit\u00e0 e contribuire all\u2019edificazione della comunit\u00e0.<\/p>\n
Cos\u00ec, come accadeva nelle comunit\u00e0 apostoliche e in epoca patristica, dopo secoli era concessa la possibilit\u00e0 di ricevere questa consacrazione anche alle donne che restano nel proprio ordinario contesto di vita, e non pi\u00f9 riservata alle monache.
\n<\/i>
\nIn Italia le prime consacrazioni, dopo la revisione e la conseguente traduzione del Rito, vengono celebrate gi\u00e0 negli anni \u201970. Da allora il numero delle donne che ricevono la consacrazione secondo il Rito dell\u2019Ordo virginum <\/i>cresce in modo costante.
\nOggi le consacrate nel mondo sono oltre 5000, mentre in Italia sono circa 600, presenti in oltre 130 diocesi.<\/p>\n
Nel 2014 viene pubblicata la Nota Pastorale della Conferenza Episcopale Italiana: L\u2019Ordo virginum nella Chiesa in Italia<\/i> a cura della Commissione Episcopale per il Clero e la Vita Consacrata. La Nota Pastorale CEI ha contribuito a una migliore conoscenza e comprensione di questa vocazione da parte delle donne interessate e dei Vescovi diocesani che sempre pi\u00f9 le riconoscono il valore profetico.<\/p>\n
L\u20198 giugno 2018, per la prima volta, la Santa Sede ha pubblicato una Istruzione, dal titolo\u00a0Ecclesiae Sponsae Imago<\/i>, che approfondisce la fisionomia e la disciplina di questa forma di vita.<\/p>\n
Il documento, curato dalla Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le societ\u00e0 di vita apostolica, si sviluppa in\u00a0tre parti: la vocazione e la testimonianza dell\u2019Ordo virginum<\/i>; la configurazione dell\u2019Ordo virginum <\/i>nelle Chiese particolari e nella Chiesa universale; il discernimento vocazionale e la formazione per l\u2019Ordo virginum<\/i>.<\/p>\n
Le vergini consacrate possono vivere da sole, in famiglia, insieme ad altre consacrate o in altre situazioni favorevoli alla espressione della loro vocazione e all\u2019attuazione del loro concreto progetto di vita. Fermo restando che \u201cprovvedono al proprio sostentamento con i frutti del proprio lavoro, che scelgono liberamente e nel quale si mettono a servizio del progresso integrale della societ\u00e0\u201d.<\/p>\n
L\u2019Istruzione chiarisce le implicazioni del radicamento diocesano dell\u2019Ordo virginum<\/i>, che per\u00f2 non consiste in una chiusura particolaristica entro i confini della diocesi, dato che le consacrate si aprono agli orizzonti della missione universale della Chiesa e sperimentano forme di comunione anche in ambito sovradiocesano, sia a livello di gruppi di Chiese particolari, con il sostegno delle rispettive Conferenze Episcopali, sia a livello della Chiesa universale, riferendosi alla Santa Sede e in particolare alla Congregazione per la vita consacrata.<\/p>\n
Giuseppina Avolio<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"“Vigili nello Spirito, per uno straordinario quotidiano” \u00e8 il tema dell’incontro nazionale dell’Ordo virginum per il quale sono attese ad Assisi circa 300 tra consacrate, donne in formazione e delegati. \u201cVoglia il cielo che tu possa riconoscere qual \u00e8 quella parola, quel messaggio di Ges\u00f9 che Dio desidera dire al mondo con la tua vita\u201d […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":55089,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[4104,3991],"tags":[4720],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/55088"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=55088"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/55088\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":55090,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/55088\/revisions\/55090"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/55089"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=55088"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=55088"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=55088"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}