{"id":54906,"date":"2019-07-17T18:11:19","date_gmt":"2019-07-17T16:11:19","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=54906"},"modified":"2021-11-11T16:22:14","modified_gmt":"2021-11-11T14:22:14","slug":"buone-notizie-mondo-umano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/buone-notizie-mondo-umano\/","title":{"rendered":"Le buone notizie del mondo umano"},"content":{"rendered":"
Ogni tanto c\u2019\u00e8 chi chiede ai giornali di dare spazio alle \u201cbuone notizie\u201d che la cronaca quotidiana (nera, giudiziaria, politica, ecc) spinge ai margini delle pagine dei giornali e dei notiziari e talk show televisivi.<\/span><\/p>\n Allora si riapre la discussione se sia possibile fare giornali di sole buone notizie e c\u2019\u00e8 chi dice che no, non funzionerebbe. Di certo in questo giornale non trovate la cronaca nera, n\u00e8 giudiziaria, n\u00e8 politica ecc. se non quel tanto che basta ed \u00e8 necessario per fare il punto della situazione. Trovate, per\u00f2, tante \u201cbuone notizie\u201d che sono tali non perch\u00e9 siano a lieto fine ma perch\u00e9 semplicemente raccontano un mondo in cui la collaborazione, il disinteresse, la solidariet\u00e0, la fiducia, l\u2019amore, non sono utopia ma realt\u00e0. <\/span><\/p>\n E non \u00e8 un mondo fatto solo di credenti. No, \u00e8 un mondo che potremmo descrivere con una parola: umano. \u00c8 il mondo delle feste di paese in cui la gente lavora fianco a fianco per un interesse comune, \u00e8 il mondo del volontariato dei giovani e degli adulti che animano gli oratori e i campi estivi della protezione civile come anche il pellegrinaggio a Lourdes con i malati, \u00e8 il mondo delle famiglie e degli amici che in questo tempo di vacanze ritrovano spazio e gusto per stare insieme.<\/span><\/p>\n In questo numero in diverse pagine riecheggia in modi diversi una verit\u00e0 fondamentale: l\u2019essere umano non \u00e8 fatto per vivere da solo contro tutti. Lo ricorda don Francesco Verzini che inizia il commento sul sacramento del matrimonio<\/a> da \u2026Adamo ed Eva, ovvero dal racconto della creazione che parla di un essere umano concepito come essere \u201cin relazione\u201d all\u2019altro\u00a0<\/span>e non come individuo isolato, \u201cdisconnesso\u201d dai suoi simili e dal mondo.<\/p>\n Tutta la Bibbia racconta di uomini e donne in relazione tra di loro e in relazione con Dio.\u00a0Distruggere la fiducia che \u00e8 alla base delle relazioni personali e sociali significa distruggere la societ\u00e0. Nella narrazione negativa che ci sommerge, sulla quale il quotidiano<\/span> Avvenire<\/em> quotidianamente porta l\u2019attenzione, rischiamo di smarrire il senso della realt\u00e0 e con esso il senso della fiducia.<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n Accade quando si parla dei migranti descritti come causa di tutti i nostri mali, o delle organizzazioni di volontariato e non governative di cui si sospettano secondi fini, ma accade anche quando si parla di temi caldi come il fine vita o l\u2019eutanasia facendo passare l\u2019idea che ci siano vite che valgono di meno e che quindi possono essere soppresse. Per citare solo alcuni dei temi caldi di questi ultimi tempi.<\/span><\/p>\n \u201cNon \u00e8 necessario essere credenti per riconoscersi membri di quella grande comunit\u00e0 che \u00e8 l\u2019umanit\u00e0, dove ogni uomo ha lo stesso valore e la stessa dignit\u00e0, a prescindere dalle condizioni in cui si trova\u201d. Lo dice il cardinale Gualtiero Bassetti<\/a>, intervistato sul tema dell\u2019eutanasia<\/span>.\u00a0Ripartire da questa verit\u00e0, interiorizzarla, riconoscerla come base comune della nostra umanit\u00e0 potrebbe far crescere in noi gli anticorpi in grado di reagire e respingere i semi di odio che mettendo radici distruggono noi stessi e il mondo che amiamo.<\/span><\/p>\n