{"id":54835,"date":"2019-07-05T13:08:06","date_gmt":"2019-07-05T11:08:06","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=54835"},"modified":"2019-07-05T13:08:06","modified_gmt":"2019-07-05T11:08:06","slug":"invio-due-due","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/invio-due-due\/","title":{"rendered":"Li invi\u00f2 a due a due"},"content":{"rendered":"
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\u201cRallegratevi con Gerusalemme, esultate per essa tutti voi che l\u2019amate\u201d: con queste parole inizia la<\/span> I Lettura introducendo il tema della gioia che emerge nella Liturgia della Parola della XIV domenica del Tempo ordinario. <\/span><\/p>\n

Prima lettura<\/h2>\n

Il brano \u00e8 tratto dal capitolo conclusivo del profeta Isaia<\/strong><\/em>, capitolo che centralizza l\u2019interesse per la citt\u00e0 santa, Gerusalemme, soprattutto per la sua ricostruzione dopo l\u2019esilio babilonese. <\/span><\/p>\n

L\u2019invito a rallegrarsi \u00e8 quindi esplosivo perch\u00e9 Gerusalemme assiste al ritorno dei suoi figli e della gloria del Signore nel suo Tempio (che sar\u00e0 inaugurato nel 515 a. C.). Ecco allora le espressioni dai toni consolatori e materni che fanno di questa pagina una tra le pi\u00f9 belle di Isaia e, soprattutto, il motivo (che ancora oggi auspichiamo) del riversarsi su Gerusalemme della \u201cpace\u201d in modo impetuoso e copioso come \u201cun fiume\u201d.<\/span><\/p>\n

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LA PAROLA <\/span>della Domenica<\/strong><\/p>\n

PRIMA LETTURA
\n<\/span>Dal Libro del profeta Isaia 66,10-14c<\/span><\/a><\/p>\n

SALMO RESPONSORIALE
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Salmo 65<\/span><\/a><\/p>\n

SECONDA LETTURA
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Lettera di Paolo ai galati 6,14-18<\/span><\/a><\/p>\n

VANGELO
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Vangelo di Luca 10,1-12.17-20<\/span><\/a><\/p>\n<\/blockquote>\n

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Salmo<\/h2>\n

Il<\/span> Salmo 65<\/strong><\/em> con cui rispondiamo \u00e8 in linea con il tono di gioia e con la visione universalistica della I Lettura. \u00c8 un inno di ringraziamento proposto in un contesto inequivocabilmente pubblico e cantato da un Autore per conto della comunit\u00e0. <\/span><\/p>\n

Vengono infatti ricordati i due interventi del Signore a favore del popolo al momento del passaggio del mar Rosso e dell\u2019attraversamento del fiume Giordano: ricordare questi eventi \u00e8 un atto di fede che, secondo l\u2019indole semitica, si fonda proprio sul riconoscere concretamente i prodigi divini (\u201cvenite e vedete le opere di Dio\u201d) per i quali il Salmista invita ad esultare di gioia.<\/span><\/p>\n

Seconda lettura<\/h2>\n

Nella<\/span> II Lettura ascoltiamo la parte finale della Lettera ai Galati dove l\u2019apostolo Paolo, che sta ancora rispondendo a quanti intendevano fuorviare i credenti in Cristo, a sigillo dell\u2019autorevolezza del suo scritto non<\/span> pone se stesso, ma la croce di Cristo. La croce di Cristo \u00e8 il suo \u201cvanto\u201d ed \u00e8 impressa nel suo corpo. <\/span><\/p>\n

Paolo arriva infatti a dire \u201cio porto le stigmate di Ges\u00f9 sul mio corpo\u201d, espressione che ha condotto gli studiosi a ipotizzare che i numerosi patimenti vissuti a favore dell\u2019evangelizzazione gli abbiano compromesso gravemente il fisico (2 Cor 4,8-10;<\/span> Col 1,24) oppure che egli abbia avuto il dono di partecipare misticamente alle sofferenze fisiche di Cristo. <\/span><\/p>\n

Certo \u00e8 che in virt\u00f9 della sua esperienza, Paolo auspica che i destinatari non si facciano pi\u00f9 influenzare dall\u2019esteriorit\u00e0 rituale (circoncisione), ma accettino di essere \u201cnuove creature\u201d mediante la fede in Cristo crocifisso e risorto, dal quale solo si ottiene pace, misericordia e grazia.<\/span><\/p>\n

Vangelo<\/h2>\n<\/div>\n<\/div>\n
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La pagina del<\/span> Vangelo secondo Luca<\/strong><\/em> \u00e8 tratta dall\u2019inizio del capitolo 10, capitolo che ci guider\u00e0 anche le prossime domeniche. C\u2019\u00e8 subito un dettaglio numerico che l\u2019evangelista ci fornisce: 72 discepoli inviati a due a due. <\/span><\/p>\n

Il numero due che l\u2019Autore riporta anche nell\u2019altra sua opera degli Atti, indica la necessit\u00e0, e la prudenza, di non essere soli ma di collaborare con il reciproco appoggio a favore dell\u2019evangelizzazione. Il numero 72 si rif\u00e0 al numero delle popolazioni conosciute (<\/span>Gen<\/em> 10 LXX) e quindi alla totalit\u00e0 delle genti (non solo gli israeliti) a cui sarebbe dovuto arrivare l\u2019annuncio evangelico. <\/span><\/p>\n

L\u2019invio dei 72 \u00e8 accompagnato dall\u2019invito a pregare perch\u00e9 il Signore \u201cmandi operai nella sua messe\u201d, come a dire che la missione non \u00e8 frutto di un\u2019iniziativa personale ma la risposta ad una chiamata del Signore a cui liberamente e consapevolmente aderisce il discepolo. <\/span><\/p>\n

Poi Ges\u00f9 fa subito presenti le ostilit\u00e0 cui andranno incontro (lupi), l\u2019esigenza di essere semplici e confidare nella provvidenza (n\u00e9 sacca n\u00e9 sandali) e l\u2019urgenza di non sprecare tempo (saluti) fermandosi per strada a salutare cerimoniosamente quanti si incontrano per via, come \u00e8 tradizione fare alla maniera orientale. Il vero saluto deve essere piuttosto l\u2019augurio di pace (\u201cPace a questa casa\u201d). <\/span><\/p>\n

Il seguito del discorso vuole che Ges\u00f9 ripeta per due volte il suggerimento di mangiare quanto viene offerto loro: difficile da fare per i credenti provenienti dal giudaismo abituati a osservare le regole alimentari proprie (<\/span>kosher<\/em>), ma questa insistenza di Ges\u00f9 \u00e8 uno dei segni dell\u2019apertura del messaggio evangelico ai pagani. <\/span><\/p>\n

La conclusione della narrazione \u00e8 un epilogo felice in quanto, di ritorno dalla missione, i 72 testimoniano gioiosamente di aver sconfitto il male (\u201canche i demoni si sottomettono a noi\u201d), e l\u2019evangelista Luca descrive questa vittoria \u2018esorcistica\u2019 attraverso l\u2019immagine della caduta del fulmine dal cielo, unico motivo nel NT e che ricorda un brano profetico (<\/span>Is\u00a0<\/em>14,12) in cui la liberazione dalla schiavit\u00f9 esilica \u00e8 anticipata dalla caduta di un astro dal cielo (identificato con Lucifero).<\/span><\/p>\n

L\u2019entusiasmo dei 72 \u00e8 tuttavia frenato un po\u2019 da Ges\u00f9 che intima gli stessi a rallegrarsi piuttosto nel sapere d\u2019essere destinati all\u2019eternit\u00e0 (\u201ci vostri nomi sono scritti nei cieli\u201d).<\/span><\/p>\n

Anche a noi oggi giunge questa provocazione: la tendenza a sentirci soddisfatti nelle occasioni in cui le iniziative pastorali riescono ed hanno un seguito non riesce ancora a raggiungere lo scopo! La gioia deve provenire piuttosto dall\u2019onest\u00e0 di aver fatto di tutto a favore dell\u2019instaurazione del regno dei Cieli e dalla certezza che per Sua grazia ne facciamo gi\u00e0 parte noi stessi.<\/span><\/p>\n

Giuseppina Bruscolotti<\/strong><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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