{"id":54790,"date":"2019-06-28T15:16:41","date_gmt":"2019-06-28T13:16:41","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=54790"},"modified":"2019-06-28T15:23:51","modified_gmt":"2019-06-28T13:23:51","slug":"cooperative-welfare-a-rischio-in-umbria-si-applichi-la-legge","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/cooperative-welfare-a-rischio-in-umbria-si-applichi-la-legge\/","title":{"rendered":"Cooperative. Welfare a rischio in Umbria: si applichi la legge"},"content":{"rendered":"
Questa mattina l\u2019Alleanza delle Cooperative Umbria<\/strong> (AGCI Solidariet\u00e0, Federsolidariet\u00e0, Legacoopsociali) ha presentato alla stampa lo stato di salute della cooperazione sociale sul quale chiede alla Regione un confronto.<\/p>\n Formata da 250 imprese, che hanno un valore della produzione aggregato di oltre 250 milioni di euro, con 8000 lavoratori di cui 600 sono persone svantaggiate, la cooperazione sociale costituisce un pilastro del welfare della regione, che entra in contatto quotidianamente con 70.000 cittadini che usufruiscono dei servizi erogati dalle cooperative in collaborazione con il settore pubblico.<\/p>\n I rappresentanti delle centrali cooperative \u2013 Massimo Giovannelli<\/strong>-AGCI Solidariet\u00e0, Carlo Di Somma<\/strong>-Federsolidariet\u00e0, Andrea Bernardoni<\/strong>-Legacoopsociali \u2013 hanno evidenziato che \u201cla cooperazione sociale della regione negli ultimi decenni \u00e8 stata capace di creare sviluppo economico e inclusione sociale. Oggi per\u00f2 sta attraversando un momento delicato che rischia di mandare in crisi l\u2019intero settore con gravi ripercussione economiche, sociali ed occupazionali\u201d.<\/p>\n Giovannelli, Di Somma e Bernardoni hanno sottolineato il fatto che nelle cooperative sociali \u201cil fattore umano \u00e8 centrale per la qualit\u00e0 dei servizi e per l\u2019efficacia degli interventi\u201d.\u00a0 Per questo \u201cla cooperazione sociale lancia una mobilitazione in difesa del rispetto del CCNL, del sistema del welfare regionale e del modello di inclusione lavorativa rappresentato dalla cooperazione di inserimento lavorativo.<\/p>\n \u201cLe criticit\u00e0 del settore unitamente ai maggiori costi per le imprese derivanti dal rinnovo del contratto, pu\u00f2 condurre il settore in uno stato di crisi. Per scongiurare questo pericolo non servono atti straordinari ma \u00e8 semplicemente necessario applicare con tempestivit\u00e0 le norme nazionali e regionali in essere e avviare un percorso concertativo per valutare insieme alle istituzioni ed parti sociali la situazione\u201d.<\/p>\n Per queste ragioni le centrali cooperative chiedono a Regione, Comuni e Provincie:<\/p>\n Le cause di questa situazione sono molteplici e sono riconducibili alle modalit\u00e0 di regolazione del mercato ed alle scelte fatte dalle amministrazioni pubbliche che possono penalizzare le cooperative ed i lavoratori. Tra queste le centrali cooperative evidenziano come particolarmente problematiche:<\/p>\n In questo contesto lo scorso 21 maggio \u00e8 stato siglato il doveroso rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale della cooperazione sociale che prevede un incremento delle retribuzioni dei lavoratori, a regime, del 5,98%.<\/p>\n \u201cIl rinnovo del contratto, fermo al 2012, ha segnato un passaggio importante per il settore. Ha apportato alcuni correttivi tecnici e normativi e soprattutto ha ribadito la dignit\u00e0 ed il valore del lavoro sociale. La corretta applicazione del CCNL \u2013 aggiungono i rappresentanti delle centrali cooperative – ha rappresentato e continua a costituire oggi un elemento qualificante per tutto il settore sociale ed uno strumento essenziale per la valorizzazione e la promozione dei diritti di tutti i lavoratori delle cooperative sociali che sono in grandissima parte anche soci delle cooperative\u201d.<\/p>\n \u201cSiamo fiduciosi \u2013 affermano i rappresentanti delle centrali cooperative \u2013 che con la collaborazione delle istituzioni regionali e delle parti sociali nelle prossime settimane saranno superati i fattori di criticit\u00e0 che oggi abbiamo evidenziato. Creando le condizioni per il mantenimento dei livelli occupazionali, la tenuta della rete di servizi di welfare che vede impegnati in prima fila migliaia di operatori sociali e la difesa dei lavoratori svantaggiati occupati nelle cooperative di inserimento lavorativo\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Questa mattina l\u2019Alleanza delle Cooperative Umbria (AGCI Solidariet\u00e0, Federsolidariet\u00e0, Legacoopsociali) ha presentato alla stampa lo stato di salute della cooperazione sociale sul quale chiede alla Regione un confronto. 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Le richieste: applicare le norme<\/h2>\n
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Le cause della crisi<\/h2>\n
\n
L’auspicio<\/h2>\n