{"id":54668,"date":"2019-06-12T17:25:53","date_gmt":"2019-06-12T15:25:53","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=54668"},"modified":"2019-06-14T16:19:04","modified_gmt":"2019-06-14T14:19:04","slug":"sinodalita-basso-assemblea-regionale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/sinodalita-basso-assemblea-regionale\/","title":{"rendered":"Sinodalit\u00e0 \u201cdal basso\u201d. Incontro del clero a Collevalenza, verso l\u2019Assemblea ecclesiale regionale"},"content":{"rendered":"

Era dedicata alla prossima Assemblea ecclesiale regionale<\/a> l\u2019annuale Giornata di santificazione sacerdotale che si \u00e8 tenuta a Collevalenza gioved\u00ec 6 giugno.\u00a0Per molti \u00e8 stata l\u2019occasione per comprendere meglio l\u2019impegno che viene chiesto a tutti in questa fase di preparazione all\u2019Assemblea che si terr\u00e0 il<\/span> 18 e 19 ottobreprossimi a Foligno, e le sue finalit\u00e0.<\/span><\/p>\n

Pubblichiamo di seguito gran parte del contributo di mons. Sigismondi (qui puoi scaricare il testo integrale<\/a>).<\/p>\n

La sinodalit\u00e0 delle Chiese che sono in Umbria<\/h2>\n
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La sinodalit\u00e0 esprime il mistero della Chiesa come comunione, sia nella sua dimensione spirituale, sia sul piano dinamico dell\u2019agire. Prescindendo da un esame delle fonti della nozione di sinodalit\u00e0, da uno sguardo sulle sue realizzazioni storiche, dalle sue applicazioni ai diversi livelli della vita ecclesiale e dalla sua specificit\u00e0 rispetto ad altri concetti affini, come quello di collegialit\u00e0, occorre sottolineare che essa \u00e8 venuta alla ribalta nella teologia cattolica dopo il rinnovamento operato dal Vaticano II. <\/span><\/p>\n

E tuttavia, a pi\u00f9<\/span> di 50 anni dalla stagione conciliare, non si \u00e8 ancora sviluppato nella vita pastorale e nelle strutture ecclesiali uno stile sinodale.<\/span><\/p>\n

\u201cChiesa \u00e8 il nome del convenire e del camminare insieme\u201d (Giovanni Crisostomo,<\/span> Ex. in Psalm<\/em>.\u00a0149,2). Questa affermazione mette in luce il duplice aspetto della sinodalit\u00e0: il rapporto della Chiesa con la liturgia eucaristica, sorgente della<\/span> communio<\/em>, e la modalit\u00e0 storica con cui tale<\/span> communio<\/em> si attua: \u201ccamminare insieme\u201d. <\/span><\/p>\n

La sinodalit\u00e0, frutto e condizione della venuta dello Spirito, \u00e8 la forma esteriore che il mistero della<\/span> communio assume nella vita della Chiesa. La sinodalit\u00e0 trova nel discernimento la sua pi\u00f9 alta definizione; esso non precede l\u2019azione ecclesiale, ma \u00e8 il risultato di un paziente cammino di verifica (<\/span>verum facere<\/em>) che, all\u2019interno di un\u2019autentica vita di comunione, punta ad accogliere \u201cci\u00f2 che lo Spirito dice alle Chiese\u201d (<\/span>Ap<\/em> 2,7).<\/span><\/p>\n

La sinodalit\u00e0 si manifesta, anzitutto, nella presa di coscienza che il sacerdozio ministeriale, nato nel Cenacolo unitamente all\u2019eucaristia, \u00e8 posto al servizio del popolo sacerdotale. I ministri ordinati, quali \u201cservi premurosi del popolo di Dio\u201d, sono chiamati a essere sempre pi\u00f9 formatori di coscienze e sempre meno gestori diretti di tutte le attivit\u00e0 pastorali, di cui i fedeli laici sarebbero \u201ci beneficiari o la clientela\u201d. (\u2026)<\/span><\/p>\n

Sinodalit\u00e0 e organismi di partecipazione<\/h3>\n

L\u2019attento esame delle modalit\u00e0 di interazione tra il principio di sinodalit\u00e0 e il servizio di chi presiede mostra che nella Chiesa gli organismi di partecipazione, previsti dal Diritto canonico, \u201cnon si ispirano ai criteri della democrazia parlamentare\u201d e, perci\u00f2, non si configurano come una sorta di tavolo sindacale o, al contrario, come una cassa di risonanza di decisioni gi\u00e0 assunte.<\/span><\/p>\n

Si tratta di laboratori di discernimento comunitario che, regolati dallo spirito sinodale della convergenza, consentono di ascoltare, nella voce dei fratelli, le esigenze del presente e le richieste dello Spirito santo. Considerato in tale prospettiva, il discernimento implica inevitabilmente il criterio della \u201cgradualit\u00e0\u201d nella com-<\/span> prensione della volont\u00e0 di Dio, che passa sempre attraverso la \u201cporta stretta\u201d delle mediazioni umane.<\/span><\/p>\n

Dalle sfide dell\u2019ora presente occorre trarre le risorse di creativit\u00e0 e di carit\u00e0 pastorale necessarie per superare le paure che rischiano di bloccare le iniziative e i percorsi possibili.<\/span><\/p>\n

Unit\u00e0 pastorali<\/h3>\n

Uno dei principali tentativi in atto per intrecciare in maniera feconda la \u201cpastorale d\u2019insieme\u201d \u00e8 rappresentato dalle Unit\u00e0 pastorali che, intese come infrastrutture sinodali, offrono ai presbiteri l\u2019occasione propizia di creare piccole fraternit\u00e0 sacerdotali a servizio di pi\u00f9 parrocchie. (\u2026) <\/span><\/p>\n

Il \u201csegno dei tempi\u201d delle unit\u00e0 o comunit\u00e0 pastorali si offre come \u201cmomento favorevole\u201d per scrivere non un\u2019altra pagina di \u201cgeografia ecclesiastica\u201d, bens\u00ec un capitolo nuovo di storia della \u201cspiritualit\u00e0 della comunione\u201d. <\/span><\/p>\n

Si tratta di un capitolo che esige una radicale revisione della procedura delle destinazioni, la quale, come non pu\u00f2 lasciarsi condizionare dalle emergenze pastorali, cos\u00ec non pu\u00f2 ignorare che il conferimento di un incarico ministeriale non \u00e8 \u201cl\u2019attribuzione di un compito da svolgere individualisticamente, ma una<\/span>partecipazione alla missione del vescovo entro il presbiterio diocesano\u201d.<\/span><\/p>\n

Da lavoro \u201cper uffici\u201d pastorali a lavoro \u201cper progetti\u201d<\/h3>\n

Di fronte a una moltiplicazione di uffici pastorali che crea frammentazione progettuale e operativa, difficolt\u00e0 di chiarificazione delle competenze e fatica a gestire i diversi livelli relazionali, l\u2019idea di \u201cpastorale integrata\u201d, che fa leva sulla centralit\u00e0 dei destinatari, \u00e8 una direzione di marcia da consolidare e incrementare, come auspica Papa Francesco al n. 27 dell\u2019esortazione apostolica<\/span> Evangelii gaudium<\/em>. (\u2026)<\/span><\/p>\n

Pur riconoscendo che la progettazione per settori \u00e8 necessaria per evitare l\u2019improvvisazione, tuttavia forte \u00e8 il disagio per una certa frammentazione della pastorale della Chiesa. \u00c8 utile richiamare, al riguardo, quanto si legge al n. 141 del documento finale della XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi: \u201c\u00c8 necessario sviluppare maggiore coordinamento e integrazione tra i diversi ambiti, passando da un lavoro per uffici a un lavoro per progetti\u201d.<\/span><\/p>\n

Collaborazione regionale<\/h3>\n

Tale processo va sostenuto a livello<\/span> interdiocesano, riaprendo il laboratorio del Centro regionale umbro di pastorale, che ha scritto una pagina di vita ecclesiale tanto incisiva quanto breve.<\/span><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n

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La storia della regione ecclesiastica dell\u2019Umbria incoraggia a percorrere senza indugio questa strada, collaudata da istituzioni di grande importanza, come il Seminario regionale (1912), il Tribunale ecclesiastico interdiocesano umbro (1938), il settimanale<\/span> La Voce<\/em> (1953\/1984), l\u2019Istituto<\/span>teologico di Assisi (1971).<\/span><\/p>\n

\u00c8 giunta l\u2019ora di allestire un nuovo cantiere, quello dell\u2019accorpamento degli Istituti diocesani sostentamento clero, promuovendo forme disciplinate<\/span> di collaborazione operativa.<\/span> (\u2026)<\/span><\/p>\n

Ripensare le diocesi<\/h3>\n

C\u2019\u00e8 infine la \u201cgrande opera\u201d \u2013 finalizzata a dare un nuovo impeto all\u2019evangelizzazione \u2013 del riordino delle circoscrizioni ecclesiastiche. Si tratta di un processo \u2013 indicato insistentemente da Papa Francesco \u2013 che non sopporta ulteriori dilazioni. Era l\u2019ormai lontano 1966 quando il santo Papa Paolo VI indic\u00f2 ai Vescovi italiani la necessit\u00e0 di \u201cprocedere alla fusione di non poche diocesi\u201d.<\/span><\/p>\n

Tale percorso, timidamente intrapreso nei due decenni successivi, ha per\u00f2 portato a risultati piuttosto scarsi rispetto agli obiettivi prefissati e alle esigenze individuate, ovvero \u201cun\u2019estensione territoriale, una consistenza demografica, una dotazione di clero (oltre che di laicato opportunamente formato) e di opere idonee a sostenere un\u2019organizzazione diocesana veramente funzionale e a sviluppare un\u2019attivit\u00e0 pastorale efficace e unitaria\u201d. \u201cL\u2019operazione \u00e8 certamente difficile \u2013 ammetteva gi\u00e0 Papa Montini \u2013, ma non dovrebbe suscitare il panico e l\u2019opposizione\u201d.<\/span><\/p>\n

Avviare un processo di riforma<\/h3>\n

La capacit\u00e0 di avviare un processo di riforma \u00e8, dunque, un atto di forte responsabilit\u00e0 pastorale. Davanti alle sfide del tempo presente \u2013 \u201csegnato da dure prove e stimolanti avventure\u201d \u2013 \u00e8 necessario riscoprire l\u2019essenziale, indicato dal sommario di<\/span> Atti<\/em>\u00a02,42-47: \u201cla Parola di Dio predicata dagli apostoli, la frazione del pane, la preghiera e la condivisione\u201d.<\/span><\/p>\n

Tutti questi elementi sono imprescindibili per porre la Chiesa \u201cin assetto da uscita\u201d. L\u2019icona pi\u00f9 luminosa della \u201cChiesa in uscita missionaria\u201d \u00e8 il Cuore aperto di Ges\u00f9, da cui sono scaturiti \u201csangue e acqua\u201d, simboli del battesimo e dell\u2019eucaristia (cfr.<\/span>Gv 19,33-34).<\/span><\/p>\n

Il libro di testo che esprime pi\u00f9 profondamente l\u2019identit\u00e0 di una Chiesa \u201cin uscita\u201d \u00e8 quello degli<\/span> Atti degli apostoli<\/em>, che occorre riconsegnare alle comunit\u00e0 cristiane e leggere in sinossi con la sua nuovissima \u2018versione in lingua corrente\u2019: l\u2019esortazione apostolica<\/span> Evangelii gaudium<\/em>.<\/p>\n

Gualtiero Sigismondi
\n<\/strong>vescovo di Foligno – assistente nazionale di Azione cattolica<\/em><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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