{"id":54500,"date":"2019-05-11T12:12:56","date_gmt":"2019-05-11T10:12:56","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=54500"},"modified":"2019-05-10T12:41:26","modified_gmt":"2019-05-10T10:41:26","slug":"todi-stabat-mater-rossini","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/todi-stabat-mater-rossini\/","title":{"rendered":"TODI. Lo \u201cStabat Mater\u201d di Gioachino Rossini"},"content":{"rendered":"
Stabat Mater<\/em>… L\u2019inizio di questa sequenza, attribuita al beato Jacopone da Todi, raffigura in un modo scultoreo la presenza di Maria ai piedi della croce. D\u00e0 un senso di saldezza di fronte alle fughe dei discepoli, in quel venerd\u00ec che ha cambiato la storia del mondo. \u00c8 la passione di Maria, musicata e cantata in tante occasioni in cui si fa memoria della passione del Signore. Le note dello<\/span> Stabat Mater<\/em>, sprigionate dalla sensibilit\u00e0 del cuore e dall\u2019arte di Gioachino Rossini, sono risuonate nella chiesa di San Fortunato a Todi, a pochi metri dal sepolcro del beato Jacopone, la sera di sabato 4 maggio.<\/span><\/p>\n Diretta dal maestro Ezio Bosso, ha eseguito il concerto l\u2019orchestra Europe Philharmonic, con il canto del coro filarmonico \u201cRossini\u201d di Pesaro e solisti provenienti dal vivaio della Fondazione Pavarotti. Il pubblico ha gremito la grande chiesa del patrono; una presenza non solo composta da estimatori della musica classica provenienti da fuori regione, ma anche da molta gente del Tuderte. <\/span><\/p>\n Ed \u00e8 questo che ha sottolineato il prof.\u00a0<\/span>Claudio Peri<\/strong>, ideatore e promotore della rinnovata riscoperta e rilancio del mistico<\/span> Jacopone. Il professore ha parlato, nel suo breve intervento prima del concerto, dell\u2019importanza della nostra identit\u00e0, non per metterla in contrapposizione ma per capire chi siamo. Non siamo nati oggi e, pur vivendo in un periodo storico di convulsi cambiamenti, le radici ci aiutano a vivere l\u2019oggi con serenit\u00e0. Il concerto,<\/span> sia per il testo, sia per la musica e il contesto in cui si \u00e8 svolto, lo possiamo definire \u201cuna grande bellezza\u201d.<\/span><\/p>\n Uno\u00a0<\/span>dei grandi estimatori della bellezza \u00e8 stato lo scrittore russo F\u00ebdor Dostoevskij. Ci\u00f2 che lo spingeva era la ricerca della bellezza, e per questo ci ha lasciato la famosa frase: \u201cLa bellezza salver\u00e0 il mondo\u201d, che appare nel libro<\/span> L\u2019idiota<\/em>.<\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n Nel romanzo<\/span> I fratelli Karamazov<\/em> approfondisce il problema. Un ateo, Ipolit, domanda al principe Mynski \u201cin che modo la bellezza salverebbe il mondo\u201d. Il principe non dice nulla, ma va da un giovane di<\/span> diciotto anni che sta agonizzando. L\u00ec rimane, pieno di compassione e amore, finch\u00e9 quello muore. Con questo voleva dire: \u00e8 la bellezza che ci porta all\u2019amore condiviso con il dolore; il mondo sar\u00e0 salvo oggi e sempre fin quando ci sar\u00e0 tale gesto. <\/span><\/p>\n Questa \u00e8 la lettura profonda dello<\/span> Stabat Mater<\/em>: la condivisone del dolore verso Cristo da parte di Maria ci porta all\u2019amore per il Signore e la sua madre, e in loro vediamo riflessa la sofferenza di tanti nostri fratelli. Questo salver\u00e0 il mondo. <\/span><\/p>\n L\u2019aveva capito bene il beato Jacopone, quando nella<\/span> lauda numero 39 cos\u00ec si esprime: \u201cO Amor, devino Amore, Amor che non \u00e8i amato!\u00a0<\/span>Amor, la tua amicizia \u00e8 plena de letizia; non cade mai en trestizia lo cor che tt\u2019assaiato\u201d. <\/span><\/p>\n Una serata da non dimenticare, di vera<\/span> cultura , nell\u2019autentico significato della parola: coltivare la propria persona nella mente e nel cuore.<\/span><\/p>\n Don Marcello Cruciani<\/strong><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Stabat Mater… L\u2019inizio di questa sequenza, attribuita al beato Jacopone da Todi, raffigura in un modo scultoreo la presenza di Maria ai piedi della croce. 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