{"id":54443,"date":"2019-05-02T18:26:51","date_gmt":"2019-05-02T16:26:51","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=54443"},"modified":"2019-05-02T19:33:39","modified_gmt":"2019-05-02T17:33:39","slug":"caritas-volontari-olivero","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/caritas-volontari-olivero\/","title":{"rendered":"Caritas. La giornata per i volontari con Ernesto Olivero"},"content":{"rendered":"
Un incontro formativo e spirituale. Questo voleva essere, ed \u00e8 stato, la giornata per i volontari che operano in Caritas e pi\u00f9 in generale nelle opere di carit\u00e0 presenti in diocesi. <\/span><\/p>\n Sabato mattina al Centro Mater Gratiae erano almeno in duecento ad ascoltare Ernesto Olivero, il fondatore del Sermig di Torino. Avrebbero dovuto essere pi\u00f9 numerosi ma il ponte festivo e iniziative concomitanti non hanno favorito la presenza. <\/span><\/p>\n Chi ha partecipato, per\u00f2, (volontari, sacerdoti e diaconi permanenti e la comunit\u00e0 dei Frati minori di Farneto) ha fatto scorta di entusiasmo per una testimonianza, quella di Olivero, radicata nel Vangelo ma anche, e proprio per questo, carica di concretezza, come \u00e8 emerso in<\/span> modo particolare con le domande dei presenti: da come fare a coinvolgere i giovani o a far quadrare i conti ma anche domande pi\u00f9 personali, ovvero come<\/span> ha conciliato la vita familiare (sposato e ha tre figli e sette nipoti) con il suo impegno nel Sermig.<\/span><\/p>\n Ernesto Olivero<\/strong>, 79 anni, ha trascorso la mattinata a Perugia senza sottrarsi all\u2019incontro e al dialogo, raccontando s\u00ec della sua esperienza ma sempre con lo sguardo al futuro, fedele all\u2019idea che nel 1964, insieme alla moglie Maria e ad un gruppo di giovani come lui, lo spinge a fondare il Sermig: sconfiggere la fame con opere di giustizia, a promuovere sviluppo, a vivere la solidariet\u00e0 verso i pi\u00f9 poveri.<\/span><\/p>\n \u201cErnesto ha incontrato Ges\u00f9 sin da bambino e ha un sogno – ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti<\/strong> aprendo l\u2019incontro – , quello di abbattere la fame e l\u2019ingiustizia nel mondo stando nella Chiesa. <\/span><\/p>\n Ha realizzato dei progetti umanitari con l\u2019aiuto di molte persone, soprattutto giovani, in diverse parti del mondo, dando vita ad altri due Arsenali della Pace in Brasile e in Giordania. Ernesto ha creato queste opere di carit\u00e0, che noi potremmo dire che sono dei patrimoni, ma lui non possiede nulla. <\/span><\/p>\n L\u2019unica propriet\u00e0 che ha \u00e8 una corona del<\/span> Rosario, che \u00e8 molto logora nel recitare diciassette rosari al giorno e in questa sua preghiera ci siamo tutti noi. Stare continuamente in colloquio con Dio \u00e8 la riprova di quello che concretamente egli testimonia\u201d.<\/span><\/p>\n \u201cErnesto \u00e8 un uomo che non va canonizzato in vita \u2013 ha proseguito Bassetti \u2013, \u00e8 ancora una creatura che cammina come noi, ma \u00e8 entrata nella logica cristiana di don Primo Mazzolari: \u2018Quando da Dio hai ricevuto tutto non si pu\u00f2 dare solo qualcosa\u2019. Ernesto \u00e8 un esempio di questo donarsi all\u2019altro, come lo sono stati Madre Teresa di Calcutta, il nostro venerabile Vittorio Trancanelli e altre figure di santit\u00e0\u201d.<\/span><\/p>\n \u201cOggi c\u2019\u00e8 una fame incredibile di Dio e i cristiani devono riconquistare la loro credibilit\u00e0 \u2013 ha affermato Olivero \u2013. Oggi la gente ha paura di essere ingannata e<\/span> bisogna riconquistarla con il silenzio e con i fatti concreti. I fatti devono parlare, altrimenti tutti gli scandali che ci sono stati impediscono alle persone di pensare che Dio le aspetta per un appuntamento speciale\u201d.<\/span><\/p>\n Parlando di come devono essere realizzate e portate avanti le opere della Chiesa, Olivero ha detto che \u201cdevono avere bilanci trasparenti e credibili agli occhi della gente. Queste opere devono sapere di Dio e non sapere degli uomini\u201d, ed ha raccontato anche del bilancio finanziario del Sermig- Arsenale della Pace, in cui trovano quotidianamente ospitalit\u00e0 pi\u00f9 di 3.500 persone nelle sedi di Torino, del Brasile e del Giordania.<\/span><\/p>\n \u201cOggi siamo in uno dei momenti pi\u00f9 drammatici della storia \u2013 ha<\/span> evidenziato Olivero \u2013, perch\u00e9 le cose che diciamo come cristiani, per essere vere, dobbiamo noi crederci per primi, dimostrando di viverle senza chiacchiere\u201d.<\/span><\/p>\n Prima dell\u2019intervento di Olivero sono intervenuti padre Giulio Michelini<\/strong> (Ofm), preside dell\u2019Istituto Teologico di Assisi, che ha offerto una meditazione sul messaggio della \u201ccarit\u00e0 del Risorto\u201d che il tempo di Pasqua trasmette ai cristiani, e il diacono Giancarlo Pecetti<\/strong>, direttore della Caritas diocesana, che ha presentato le opere realizzate da Olivero attraverso l\u2019Arsenale della Pace.<\/span><\/p>\n M. R. V.<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Un incontro formativo e spirituale. Questo voleva essere, ed \u00e8 stato, la giornata per i volontari che operano in Caritas e pi\u00f9 in generale nelle opere di carit\u00e0 presenti in diocesi. Sabato mattina al Centro Mater Gratiae erano almeno in duecento ad ascoltare Ernesto Olivero, il fondatore del Sermig di Torino. 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