{"id":54317,"date":"2019-04-05T12:33:38","date_gmt":"2019-04-05T10:33:38","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=54317"},"modified":"2024-06-24T11:29:05","modified_gmt":"2024-06-24T09:29:05","slug":"carlo-acutis-traslazione-libro-sorrentino","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/carlo-acutis-traslazione-libro-sorrentino\/","title":{"rendered":"Carlo Acutis. La traslazione al santuario della Spogliazione ad Assisi e il libro di mons. Sorrentino"},"content":{"rendered":"
\u201cEssere sempre unito a Ges\u00f9, ecco il mio programma di vita. Sono contento di morire perch\u00e9 ho vissuto la mia vita senza sciupare neanche un minuto di essa in cose che non piacciono a Dio\u201d. Sono alcune delle frasi pi\u00f9 note di Carlo Acutis, il giovane venerabile morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante, il cui corpo, sabato<\/strong><\/span> 6 aprile<\/strong>,\u00a0viene sepolto nel santuario della Spogliazione ad Assisi. Papa Francesco, nell\u2019esortazione apostolica post-sinodale<\/span> Christus vivit<\/em>, offre ai giovani Carlo Acutis come modello per un uso positivo dei nuovi mezzi di comunicazione.<\/span><\/p>\n Sul ragazzo e san Francesco mons.\u00a0<\/span>Domenico Sorrentino<\/strong>, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, ha scritto il libro<\/span> Originali, non fotocopie. Carlo Acutis e Francesco d\u2019Assisi . A lui chiediamo di parlarci di questi due testimoni di santit\u00e0.<\/span><\/p>\n Il corpo di Carlo sar\u00e0 traslato dal cimitero di Assisi al santuario della Spogliazione: come mai questa scelta?<\/strong><\/p>\n \u201cIl santuario della Spogliazione \u00e8 legato al gesto del giovane Francesco che si spogli\u00f2 di tutto fino alla nudit\u00e0 per esprimere il suo amore a Cristo e mettersi al servizio ai poveri. Per giungere a quella scelta radicale il giovane assisano non era stato solo. Il suo vescovo Guido lo aveva consigliato e guidato. Davvero una bella esperienza di accompagnamento. <\/span><\/p>\n Proprio per questo, scrivendomi in occasione dell\u2019erezione del nuovo santuario, Papa Francesco lo qualific\u00f2 \u2018luogo propizio per il discernimento vocazionale dei giovani\u2019. Mi \u00e8 sembrato che la presenza delle spoglie mortali di Carlo in questo santuario potesse essere di grande incoraggiamento ai giovani. Li aiuta a porsi l\u2019interrogativo sul senso della vita e ad affrontare coraggiosamente il problema della vocazione\u201d.<\/span><\/p>\n San Francesco e Carlo Acutis sono due testimoni di epoche molto diverse. Cosa li accomuna?<\/strong><\/p>\n \u201c\u00c8 vero, le diversit\u00e0 tra i due sono tante. Ma c\u2019\u00e8 anche tanto che li accomuna. Li unisce certamente l\u2019amore per l\u2019Eucaristia. Francesco si estasiava di fronte al mistero del<\/span> Figlio di Dio che ogni giorno \u2013 com\u2019egli diceva \u2013 scende dal suo \u2018trono regale\u2019 sui nostri poveri altari. Il giovane Carlo faceva di tutto per non mancare alla messa e all\u2019adorazione quotidiana. Ide\u00f2 una mostra sui miracoli eucaristici. <\/span><\/p>\n Diceva dell\u2019eucaristia che era la sua \u2018autostrada per il Cielo\u2019. Altro elemento \u00e8 l\u2019amore per i poveri: se Francesco di Assisi li mise al centro del suo cuore, Carlo Acutis, per quanto possibile alla sua et\u00e0, non si limit\u00f2 a fare delle elemosine, ma consider\u00f2 i poveri dei veri amici. Al suo funerale se ne presentarono tanti e la stessa mamma se ne meravigli\u00f2. Carlo li aveva amati e serviti senza metterlo in mostra\u201d.<\/span><\/p>\n IL PROGRAMMA AD ASSISI <\/span><\/strong><\/p>\n Il percorso del corteo dalla basilica di San Francesco<\/strong><\/p>\n V<\/span>enerd\u00ec<\/span> 5 aprile<\/span><\/strong> ore 17 il corteo con la salma del venerabile Carlo Acutis partir\u00e0 dalla Basilica Inferiore di San Francesco per arrivare nella cattedrale di San Rufino dove ci sar\u00e0 la messa solenne con i vescovi umbri, presieduta dal presidente della Ceu, mons.\u00a0<\/span>Renato Boccardo. Alle ore 21 ci sar\u00e0 una veglia di preghiera, presieduta da mons. Paolo Martinelli, ofm Cap., vescovo ausiliare di Milano.<\/span> Sabato 6 aprile<\/strong><\/span> alle ore 16 il corteo dalla cattedrale di San Rufino giunger\u00e0 al santuario della Spogliazione per la traslazione del corpo. Seguiranno alle ore 17 la messa presieduta dal vescovo mons. Domenico Sorrentino e il rito della tumulazione del corpo del venerabile Carlo Acutis. Domenica<\/span> 7 aprile<\/strong>\u00a0<\/span>alle ore 11 messa nel santuario della Spogliazione presieduta dal card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei.<\/span><\/p>\n<\/blockquote>\n San Francesco ci offre un modello di santit\u00e0 radicale, che pu\u00f2 sembrare difficile da raggiungere. Carlo, invece, ci mostra \u201cla santit\u00e0 della porta accanto\u201d: secondo lei \u00e8 pi\u00f9 alla portata dei giovani di oggi, questo santo dei \u201cnativi digitali\u201d?<\/strong><\/p>\n \u201cChi guarda Francesco non pu\u00f2 non ammirarlo. Non a caso tanti \u2013 talvolta anche non credenti \u2013 si inchinano al suo genio, che illumina tanti aspetti dell\u2019esistenza. Magari si dimentica che egli fu innamorato di Cristo, ma lo si ammira per il suo messaggio sulla pace, sulla custodia<\/span> del creato, sul rispetto degli altri. <\/span><\/p>\n \u00c8 il Santo che seppe dialogare con il sultano in tempo di crociate. Una santit\u00e0 davvero straordinaria. Carlo imbocc\u00f2 la strada di una santit\u00e0 del quotidiano, vivendo come un normalissimo giovane del nostro tempo, ma con la limpidezza degli occhi e del cuore, mettendo in tutte le cose il sapore del Vangelo. Nel mio libro, riferendomi al lettore \u2013 ma lo dico anche a me stesso! \u2013, rivolgo un invito: se non sai fare come Francesco, almeno fa\u2019 come Carlo!\u201d.<\/span><\/p>\n Papa Francesco, nell\u2019esortazione apostolica post-sinodale dedicata ai giovani Christus vivit<\/em>, porta l\u2019esempio del venerabile Carlo Acutis, che, in modo creativo e geniale, \u201cha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza\u201d.<\/strong><\/p>\n \u201cCarlo \u00e8 un trascinatore. Specie dei giovani. \u00c8 incredibile come, in poco tempo, sia ormai conosciuto in tutto il mondo. Proprio il suo essere un \u2018nativo digitale\u2019, con un grande talento per l\u2019informatica, affascina. I giovani abituati a smanettare con i telefonini lo sentono uno di loro. Al tempo stesso, colgono la differenza. Hanno in Carlo un testimone di come si possa vivere nel mondo di internet senza esserne travolti, governando la rete e non subendola. <\/span><\/p>\n Facendone anzi una rete di bont\u00e0, posta ad arginare quell\u2019inondazione di negativit\u00e0 che purtroppo miete tante vittime. Carlo \u00e8 un vero maestro di una rete del bene. Il Papa, mettendo in guardia dal rischio dell\u2019omologazione,<\/span> frutto dei meccanismi del consumo e dello stordimento, ricorda una frase di Carlo: \u2018Tutti nascono<\/span> come originali, ma molti<\/span> muoiono come fotocopie\u2019.<\/span><\/p>\n Quanto Carlo, nella sua breve vita, ha saputo, in modo originale, seguire la sua strada verso la santit\u00e0?<\/strong><\/p>\n \u201cL\u2019originalit\u00e0 di Carlo \u00e8 nella sua stessa santit\u00e0. Il suo \u00e8 un modo semplice, feriale, di fare il bene. Egli spiega cos\u00ec che la santit\u00e0 non \u00e8 fatta di cose straordinarie. Giustamente mette in guardia dal rischio di arrendersi al \u2018cos\u00ec fanno tutti\u2019. Il Vangelo non intrappola, non incatena, al contrario lascia che si sprigionino i desideri pi\u00f9 profondi, quelli che hanno a che fare non con l\u2019effimero, ma con l\u2019eterno. E, dunque, ci fanno essere profondamente noi stessi, davvero \u2018originali\u2019, capaci di una vita bella, autentica, generosa\u201d.<\/span><\/p>\n Carlo amava dire: \u201cNon io, ma Dio\u201d. In un mondo che cerca di accantonare Dio e mettere noi, con il nostro smisurato ego, davanti a tutto, quanto un ragazzino morto a soli 15 anni insegna a tutti?<\/strong><\/p>\n \u201cImpressionante la maturit\u00e0 spirituale di Carlo. La sua scelta radicale di Dio riecheggia quella di Francesco d\u2019Assisi nell\u2019atto della spogliazione: \u2018Non pi\u00f9 padre Pietro di Bernardone ma Padre nostro che sei nei cieli\u2019. Francesco non aveva pi\u00f9 nulla, ma aveva ormai frate sole, sora luna, sora acqua, frate focu… Aveva tutto, perch\u00e9 aveva Dio. Carlo, senza gesti clamorosi, fece altrettanto. Entrambi si spogliarono di s\u00e9 e si riempirono di Dio. Oggi insieme, nel santuario della Spogliazione, si fanno educatori dei giovani, proponendo Ges\u00f9 come segreto della vita\u201d.<\/span><\/p>\n Gigliola Alfaro<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" \u201cEssere sempre unito a Ges\u00f9, ecco il mio programma di vita. Sono contento di morire perch\u00e9 ho vissuto la mia vita senza sciupare neanche un minuto di essa in cose che non piacciono a Dio\u201d. 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