{"id":54146,"date":"2019-03-08T10:07:12","date_gmt":"2019-03-08T08:07:12","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=54146"},"modified":"2019-03-08T13:45:59","modified_gmt":"2019-03-08T11:45:59","slug":"tre-tentazioni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/tre-tentazioni\/","title":{"rendered":"Le tre tentazioni"},"content":{"rendered":"

\u201cIl Signore ci fece uscire dall\u2019Egitto con mano potente e con braccio teso\u201d: sono le parole di una parte<\/span> della professione di fede che accompagna il rito dell\u2019offerta delle \u2018primizie\u2019. <\/span><\/p>\n

Prima lettura<\/h2>\n

Il brano \u00e8 tratto dal cap. 26 del\u00a0<\/span>Deuteronomio<\/em><\/strong>, capitolo che conclude il cos\u00ec detto \u2018codice deuteronomico\u2019, ovvero l\u2019insieme delle \u201cleggi e delle norme\u201d che il popolo d\u2019Israele si \u00e8 impegnato ad osservare nella terra che il Signore gli ha donato. <\/span><\/p>\n

Tra le norme da osservare, vi \u00e8 appunto quella dell\u2019offerta delle primizie: come i primogeniti degli uomini e degli animali \u2018appartengono\u2019 al Signore, cos\u00ec anche le primizie dei frutti della terra vengono consacrate a Lui. <\/span><\/p>\n

Il rito consiste nella consegna delle primizie al sacerdote che funge da mediatore tra l\u2019offerente e il Signore: al sacerdote compete di deporre la cesta davanti all\u2019altare e all\u2019offerente di pronunciare una professione di fede consistente nell\u2019elencare gli elementi costitutivi della storia d\u2019Israele, soprattutto quelli che mettono in luce gli interventi prodigiosi del Signore a favore del Suo popolo. <\/span><\/p>\n

La formula di fede evoca infatti il passato in cui Israele ha conosciuto la permanenza forzata in una terra straniera, \u00e8 stato maltrattato e umiliato, ha poi gridato al Signore che \u00e8 intervenuto liberandolo e donandogli oltre alla libert\u00e0 anche una terra ricca di frutti e di delizie. Si dona al Signore tutto quanto si possiede e questo dimostra la vera fede nel Signore che non abbandona mai quanti confidano in Lui.<\/span><\/p>\n

Salmo<\/h2>\n

Alla I Lettura la Liturgia ci propone di rispondere con uno dei Salmi pi\u00f9 belli, il<\/span> Salmo<\/strong><\/em> 90 (91)<\/strong><\/em> che esprime la certezza di essere al \u2018sicuro\u2019 quando si sta \u201cal riparo dell\u2019Altissimo\u201d. <\/span><\/p>\n

\u00c8 tra i pi\u00f9<\/span> commentati e solo per citare qualche autore si pensi a san Bernardo che lo riteneva adatto \u201cad incoraggiare i timidi\u201d, o a san Bellarmino che ne consigliava l\u2019uso per la preghiera serale \u201caffinch\u00e9 con la protezione divina, possano essere respinti gli assalti notturni\u201d o anche ad uno scrittore del secolo scorso, Pasternak, che in una sua opera (<\/span> Il dottor Zivago ) parla di un soldato che teneva appeso al collo un pezzo di stoffa in cui erano cuciti i versetti di questo Salmo a mo\u2019 di protezione durante gli attacchi bellici. <\/span><\/p>\n

La liturgia delle Ore ne propone la preghiera ad inizio della settimana per affidare i giorni alla protezione divina con le parole: \u201cnon ti potr\u00e0 colpire la sventura … egli dar\u00e0 ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie …\u201d.<\/span><\/p>\n

\n

LA PAROLA <\/span>della Domenica<\/strong><\/p>\n

PRIMA LETTURA
\n<\/span>Dal libro del Deuteronomio 26,4-10<\/span><\/a><\/p>\n

SALMO RESPONSORIALE
\n<\/span>
Salmo 90<\/span><\/a><\/p>\n

SECONDA LETTURA
\n<\/span>
Dalla Lettera di Paolo ai Romani 10,8-13<\/span><\/a><\/p>\n

VANGELO
\n<\/span>
Vangelo di Luca 4,1-13<\/span><\/a><\/p>\n<\/blockquote>\n

 <\/p>\n

Seconda lettura<\/h2>\n

La<\/span> II Lettura tratta dalla Lettera ai Romani<\/em><\/strong> presenta l\u2019importante passaggio in cui san Paolo addita gli elementi essenziali della professione di fede in Ges\u00f9 che \u00e8 il \u201cSignore\u201d e che \u201cDio lo ha risuscitato dai morti\u201d. \u00c8 una professione che si fa con la \u201cbocca\u201d e con il \u201ccuore\u201d ed \u00e8 \u2018universale\u2019 ed \u2018inclusiva\u2019 perch\u00e9 \u201cnon c\u2019\u00e8 distinzione tra Giudeo e Greco, dato che lui stesso \u00e8 il Signore di tutti\u201d per cui \u201cchiunque invocher\u00e0 il nome del Signore sar\u00e0 salvato\u201d.<\/span><\/p>\n

Vangelo<\/h2>\n

In continuit\u00e0 con il tema della professione di fede nell\u2019unico Signore, salvatore e liberatore, il<\/span> Vangelo<\/strong><\/em> secondo san Luca<\/strong><\/em> ci propone l\u2019ascolto delle \u2018tentazioni\u2019 di Ges\u00f9. L\u2019episodio ha avvio dall\u2019azione dello Spirito santo che conduce Ges\u00f9 nel deserto per quaranta giorni, luogo e tempo significativi per la storia biblica in quanto figure note dell\u2019AT hanno vissuto una o tutte e due le circostanze (No\u00e8, Mos\u00e8 ed Elia). <\/span><\/p>\n

Nella solitudine e asprezza del deserto, Ges\u00f9 \u00e8 \u201ctentato dal diavolo\u201d per ben tre volte, ma Ges\u00f9 ad ognuna risponde citando il libro del Deuteronomio. Ges\u00f9 non d\u00e0 quindi risposte \u2018personali\u2019, ma fa \u2018parlare\u2019 la \u2018Parola di Dio\u2019. Non d\u00e0 possibilit\u00e0 di aperture alla \u2018contrattazione\u2019 con il diavolo, ma come figlio d\u2019Israele sa che solo Dio deve essere adorato e solo Lui<\/span> ascoltato e professato. <\/span><\/p>\n

Il diavolo cerca infatti di provocare Ges\u00f9 perch\u00e9 approfitti del Suo<\/span> status di Figlio di Dio per superare i limiti della condizione umana. Ognuna delle tre provocazioni \u00e8 oltretutto ambientata in circostanze \u2018difficili\u2019: nel deserto, in alto e sul pinnacolo del tempio. La prima delle tre \u2018tentazioni\u2019 \u00e8 quella della fame biologica cui Ges\u00f9 risponde con l\u2019invito a nutrirsi del cibo spirituale che \u00e8 la Parola di Dio (<\/span>Dt<\/em> 8,3). <\/span><\/p>\n

La seconda \u00e8 la tentazione del potere a cui Ges\u00f9 dovrebbe sottomettersi, ma Ges\u00f9 risponde proponendo la sottomissione che si deve soltanto a Dio (<\/span>Dt<\/em> 6,13). Per la terza tentazione, quella della spettacolarit\u00e0 religiosa, il diavolo gioca l\u2019ultima carta che \u00e8 la citazione della Sacra Scrittura, nello specifico proprio il Salmo 90(!), ma anche ad essa Ges\u00f9 si oppone dicendo \u201cnon metterai alla prova il Signore Dio tuo\u201d (cf.\u00a0<\/span>Dt<\/em> 6,16). <\/span><\/p>\n

A conclusione c\u2019\u00e8 poi un dettaglio che solo l\u2019evangelista Luca riferisce: \u201cdopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontan\u00f2 da lui fino al momento fissato\u201d. E il \u2018momento fissato\u2019 \u00e8 quello in cui \u201csatana entr\u00f2 in Giuda\u201d (22,3).<\/span><\/p>\n

Con l\u2019episodio delle \u2018tentazioni\u2019 Luca ci orienta gi\u00e0 alla Passione di Ges\u00f9 che abbiamo di nuovo l\u2019opportunit\u00e0 di fare memoria e di meditare in questa Quaresima \u201ctempo favorevole per la nostra salvezza\u201d (preghiera \u2018sulle offerte\u2019).<\/span><\/p>\n

Giuseppina Bruscolotti<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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