{"id":53935,"date":"2019-02-01T14:02:47","date_gmt":"2019-02-01T12:02:47","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=53935"},"modified":"2019-02-01T12:11:12","modified_gmt":"2019-02-01T10:11:12","slug":"giulietti-santita-memoria-coscienza","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/giulietti-santita-memoria-coscienza\/","title":{"rendered":"Le parole di mons. Giulietti. “La santit\u00e0, la Memoria, il primato della coscienza”"},"content":{"rendered":"

Mi ha molto colpito quest\u2019anno la contiguit\u00e0 della festa di san Costanzo con la Giornata della memoria della Shoah. <\/strong>Le televisioni, in orari molto tardi purtroppo, hanno proposto tante storie relative a quelle<\/span> vicende. Ho colto un\u2019affinit\u00e0 tra le migliori figure di quelle storie e la figura di Costanzo, un\u2019affinit\u00e0 legata sostanzialmente al primato della coscienza. Costanzo decide che pi\u00f9 importante della legge dell\u2019Impero romano, pi\u00f9 importante della prospettiva di perdere la propria vita, \u00e8 il dettame della sua coscienza, che gli impone di essere fedele al suo Signore e alla sua gente fino al dono supremo di s\u00e9.<\/span><\/p>\n

Allo stesso modo, \u00e8 stato forte il dettato della coscienza<\/strong> in tante persone che negli anni bui della Seconda guerra mondiale hanno saputo<\/span> aiutare chi era perseguitato e cacciato, perch\u00e9 si sono fatte guidare da essa e dai propri valori. Anche nella nostra citt\u00e0 e nella nostra Chiesa diocesana, tra l\u2019altro, abbiamo due \u201cGiusti delle nazioni\u201d: don Federico Vincenti<\/strong>, parroco di Sant\u2019Andrea in Porta Santa Susanna di Perugia, e don Ottavio Posta<\/strong>, parroco di isola Maggiore sul Trasimeno.<\/span><\/p>\n

Le persone di coscienza sono sempre scomode, perch\u00e9 – dinanzi alle realizzazioni sempre provvisorie e sempre imperfette della societ\u00e0 e a volte della Chiesa fanno sentire che c\u2019\u00e8 qualcosa di pi\u00f9 da fare, da dire, da testimoniare, da osservare. Sono persone scomode, come \u00e8 stato scomodo Costanzo al suo tempo; piacerebbe infatti che tutti parlassero e pensassero allo stesso modo. <\/span><\/p>\n

Oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che c\u2019\u00e8 un grande tentativo di omologazione del pensiero<\/strong>, rivolto soprattutto ai giova<\/span>ni, per fare in modo che tutti pensino, credano, cerchino, vogliano le medesime cose.<\/span><\/p>\n

Potrebbe sembrare che questo processo di omologazione faccia meglio funzionare le cose. Forse nel breve termine \u00e8 cos\u00ec. Noi per\u00f2 abbiamo bisogno che la nostra societ\u00e0 si fondi su persone che ascoltano la propria coscienza<\/strong>, che possiedono valori in cui credere e per i quali sono disposti a dare la vita. Queste persone sul momento possono dare fastidio e possono risultare perdenti, come lo \u00e8 stato Costanzo, che ha perso la vita, e come \u00e8 risultato perdente Ges\u00f9, i cui nemici l\u2019hanno tolto di mezzo. Dopo qualche tempo, per\u00f2, sono diventate punti di riferimento.<\/span><\/p>\n

Costanzo lo \u00e8 ancora oggi per la nostra comunit\u00e0 diocesana, ma anche per la nostra comunit\u00e0 cittadina, come sono di riferimento e di onore le persone dei \u201cGiusti delle nazioni\u201d. Credo che la lezione di Costanzo sia per ciascuno di noi quella di non rinunciare alla propria coscienza, di coltivarla, di formarla, di essere ubbidienti ai suoi dettami anche quando non risultino corrispondenti ai canoni del pensiero dominante.<\/span><\/p>\n

Questa libert\u00e0 di coscienza nessuno pu\u00f2 togliercela<\/strong>. Noi siamo vincitori – come abbiamo sentito nel passo della<\/span> Lettera ai Romani<\/em> – perch\u00e9 ci possono togliere molte cose, anche la vita, ma non la libert\u00e0 di cercare e seguire il Vero. Penso che una comunit\u00e0 cristiana che porta avanti con fedelt\u00e0 i propri valori e la propria fede, sia un patrimonio importante per<\/span> tutta la comunit\u00e0 cittadina.<\/span><\/p>\n

Paolo Giulietti
\n<\/strong>arcivescovo eletto di Lucca, delegato ad omnia della diocesi di Perugia – Citt\u00e0 della Pieve (omelia tenuta luned\u00ec 28 gennaio ai primi vespri di san Costanzo)<\/span><\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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