\n
Seconda lettura<\/h2>\n
La<\/span> II Lettura continua a proporre l\u2019ascolto dei capitoli 12 e 13 della I Lettera ai Corinzi<\/strong><\/em>. Dopo aver chiarito e delineato le caratteristiche dei carismi, san Paolo elabora uno tra i pi\u00f9 entusiasmanti insegnamenti: l\u2019\u2018elogio dell\u2019amore\u2019. L\u2019Apostolo compone il testo distinguendolo in due parti: una espressa in modo ipotetico e l\u2019altra assertivo, ci\u00f2 che potrebbe essere, ci\u00f2 che \u00e8. <\/span><\/p>\nAd esempio, cita subito il pi\u00f9 ambito dei doni all\u2019interno della comunit\u00e0 corinzia, \u201cparlare le lingue degli uomini e degli angeli\u201d, ma, seppur desiderato per un alto e nobile scopo (lodare il Signore), senza l\u2019amore \u00e8 un dono destinato ad essere infruttifero. Ma quale tipo di amore intende Paolo? L\u2019amore di Cristo.<\/span><\/p>\nL\u2019Apostolo in questa pericope si serve nove volte del sostantivo greco<\/span> ag\u00e0pe e, nell\u2019insieme delle sue Lettere, lo usa sempre con l\u2019accezione di \u2018amore di Cristo per gli uomini\u2019. Per Paolo se si fa esperienza dell\u2019amore di Ges\u00f9 si riesce ad amare gli altri fino a \u201cconsegnare il proprio corpo\u201d. <\/span><\/p>\nSolo in questa ottica si comprende la tensione con cui l\u2019Apostolo (che ha incontrato faccia a faccia l\u2019amore di Ges\u00f9) vuole istruire in merito alla carit\u00e0 elencandone le 16 peculiarit\u00e0: \u201cmagnanima, benevola, non \u00e8 invidiosa, non si vanta, non si gonfia d\u2019orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell\u2019ingiustizia, ma si rallegra della verit\u00e0. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carit\u00e0 non avr\u00e0 mai fine\u201d. Questo \u00e8 l\u2019amore che solo conduce a donarsi agli altri disinteressatamente e senza attendersi contraccambi.<\/span><\/p>\nVangelo<\/h2>\n
La pagina del<\/span> Vangelo prosegue la lettura del racconto di Luca<\/strong>. Dopo la proclamazione e attualizzazione che Ges\u00f9 ha fatto della Scrittura nella sinagoga di Nazareth, ecco, nel testo di questa domenica, le reazioni degli uditori: da una parte di \u2018meraviglia\u2019, dall\u2019altra di ostilit\u00e0. La grandezza di Ges\u00f9 \u00e8 riconosciuta dalla \u2018testimonianza\u2019 che gli astanti fanno di Lui, ma \u00e8 anche farcita di retorica quando si chiedono: \u201cnon \u00e8 costui il figlio di Giuseppe?\u201d.<\/span><\/p>\nQuesta domanda la si comprende grazie al riferimento che Ges\u00f9 fa del proverbio: \u201cmedico, cura te stesso\u201d con il quale, al tempo di Ges\u00f9 si vuole provocare l\u2019uomo ricco che se prima non riversa l\u2019attenzione alla sua comunit\u00e0 viene considerato come un medico che non ha cura di se<\/span> stesso. Secondo questa logica, se Ges\u00f9, figlio di Giuseppe, \u00e8 il Messia, prima dovrebbe elargire i suoi prodigi a favore dei suoi compaesani! Ma Ges\u00f9 replica con un altro proverbio (\u201cnessun profeta \u00e8 bene accetto nella sua patria\u201d) e menzionando i profeti Elia ed Eliseo noti per aver guarito degli stranieri. <\/span><\/p>\nIn questo modo, alla domanda retorica risponde con l\u2019invito ad ampliare gli orizzonti e a scrollarsi di dosso i pregiudizi. Lo sdegno, per\u00f2, si impadronisce dei cuori dei suoi compaesani tanto che vorrebbero assegnare a Ges\u00f9 la stessa sorte dei falsi profeti: l\u2019espulsione dalla citt\u00e0 e la condanna a morte. Ma il loro discutere livoroso fa s\u00ec che non si accorgano di Ges\u00f9 che \u201cpassando in mezzo a loro, si mise in cammino\u201d.<\/span><\/p>\nGeremia e Ges\u00f9 ci insegnano a non arrenderci di fronte alle persecuzioni, a non aver paura e a procedere nella missione. Gli ostacoli sono previsti ma Ges\u00f9 ci testimonia la possibilit\u00e0 di superarli con naturalezza per avviarci verso nuove realt\u00e0. La Parola di Dio continua il suo percorso, il Regno di Dio cresce, \u201cla carit\u00e0 non avr\u00e0 mai fine\u201d.<\/span><\/p>\nGiuseppina Bruscolotti<\/strong><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"Prima lettura \u201cTi faranno guerra, ma non ti vinceranno, perch\u00e9 io sono con te per salvarti\u201d dice il Signore a Geremia, nella I Lettura in cui si narra della vocazione di Geremia, quando il Signore lo invia a riferire al popolo e alle autorit\u00e0 la Sua Parola. Il profeta \u00e8 presentato come i re nel […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":50551,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[492],"tags":[6444,2992,1406,1663],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/53930"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=53930"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/53930\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":53931,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/53930\/revisions\/53931"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/50551"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=53930"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=53930"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=53930"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}