{"id":53905,"date":"2019-01-30T15:44:38","date_gmt":"2019-01-30T13:44:38","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=53905"},"modified":"2019-01-31T12:16:10","modified_gmt":"2019-01-31T10:16:10","slug":"sea-watch-doro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/sea-watch-doro\/","title":{"rendered":"SEA WATCH. Doro, una delle persone salvate dalla nave"},"content":{"rendered":"

Doro, che i membri dell\u2019equipaggio della\u00a0<\/span>Sea Watch 3<\/a> chiamano \u201cgigante gentile\u201d, ha cicatrici ovunque, sul volto, sul corpo.<\/span><\/p>\n

\u00c8 stato torturato e picchiato ripetutamente in Libia; tre volte ha tentato di fuggire con un\u2019imbarcazione in mare, e tre volte \u00e8 stato riportato indietro dalla Guardia costiera libica e reso schiavo.<\/span><\/p>\n

Lo hanno ferito con un Kalashnikov e, a causa dei postumi, ha perso parte della vista. Gli hanno spento sigarette sulla schiena per estorcergli denaro. La madre<\/span> ha dovuto vendere casa per riscattarlo. Nelle carceri libiche ha visto morire il suo miglior amico. Doro \u00e8 tra le 47 persone a bordo della Sea Watch, bloccata nel porto di Siracusa, eppure nonostante gli attacchi sui social \u2013 sui quali l\u2019equipaggio li informa \u2013 ha ancora la gentilezza e il coraggio di dire: \u201cNon biasimarli. Non hanno mai sofferto cos\u00ec. Non sanno cosa significa\u201d. La sua storia \u00e8 raccontata su Facebook da<\/span> Brendan, uno dei soccorritori a bordo della Sea Watch.<\/span><\/p>\n

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