{"id":53821,"date":"2019-01-20T10:00:17","date_gmt":"2019-01-20T08:00:17","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=53821"},"modified":"2019-01-17T14:51:50","modified_gmt":"2019-01-17T12:51:50","slug":"nucleo-eucaristia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/nucleo-eucaristia\/","title":{"rendered":"Il primo nucleo dell\u2019eucaristia"},"content":{"rendered":"

La celebrazione eucaristica attuale da dove trae la sua origine? C\u2019\u00e8 un nucleo originario che riguarda non solo la Chiesa cattolica, ma anche le altre Confessioni cristiane?<\/strong><\/em><\/p>\n

La celebrazione eucaristica<\/a> affonda le sue radici nella cena pasquale celebrata da Ges\u00f9 all\u2019inizio della sua passione. Le diverse tradizioni rituali e le divergenze teologiche e interpretative esistenti ancor oggi tra le varie Chiese e Confessioni cristiane hanno in comune il riferimento ai testi biblici che narrano ci\u00f2 che Ges\u00f9 fece con il gruppo degli apostoli \u201cnella notte in cui fu tradito\u201d. <\/span><\/p>\n

Seppure con alcune differenze, esprimono una fedelt\u00e0 al comando: \u201cFate questo in memoria di me\u201d. Quindi possiamo dire che il punto di partenza sono i gesti e le parole compiute dal Messia nell\u2019Ultima Cena, della quale sono arrivate a noi diverse testimonianze nei Vangeli e in Paolo. Si tratta dei racconti d\u2019istituzione, che testimoniano la presenza di due tradizioni parallele gi\u00e0 nelle prime comunit\u00e0 cristiane: la tradizione marciana e la tradizione paolina.<\/span><\/p>\n

Della prima fanno parte i racconti riportati in<\/span> Marco<\/a> 14,17-26 e in<\/span> Matteo<\/a> 26,20-30, della seconda invece il racconto in<\/span> Luca\u00a0<\/a>22,14-20 e nella<\/span> Prima lettera ai Corinzi<\/a> 11,2325. Non sembri strano al lettore il fatto di avere due tradizioni che seppur nelle differenze, dovute a svariati motivi – riportano la stessa sostanza: Ges\u00f9 si \u00e8 consegnato ai suoi con un\u2019azione rituale anticipatrice, nella quale ha significato il suo successivo sacrificio. <\/span><\/p>\n

Potremmo qui<\/span>dedicare parole su parole all\u2019esegesi dei testi d\u2019istituzione, ma per ora pu\u00f2 bastare indicare che cosa abbia voluto significare il Maestro nel benedire, spezzare e distribuire il pane, come nel benedire e distribuire il calice del vino, e per quale motivo lo ha fatto. Anzitutto, i quattro racconti fanno riferimento alla Pasqua ebraica, che fa memoria della liberazione del popolo dall\u2019Egitto, sottolineando il contesto nel quale si svolse la cena: la solennit\u00e0 pasquale.<\/span><\/p>\n

Pur avendo ancora sul tavolo del dibattito molte questioni legate alla cronologia dei fatti, non \u00e8 difficile percepire che l\u2019intento degli evangelisti e di Paolo \u00e8 quello di far comprendere come il Cristo sia il nuovo agnello pasquale, immolato per la salvezza dell\u2019uomo. Ci\u00f2 che Giovanni Battista aveva profetizzato, \u201cecco l\u2019agnello di Dio\u201d (<\/span>Gv<\/a> 1,36), diventa qui evidente. <\/span><\/p>\n

La<\/span> Lettera agli Ebrei preciser\u00e0: \u201cCos\u00ec egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volont\u00e0 [salvifica,<\/span> ndr ] siamo stati santificati per mezzo dell\u2019offerta del corpo di Ges\u00f9 Cristo, una volta per sempre\u201d (<\/span>Eb<\/a> 10,9-10). Il secondo passo della nostra riflessione \u00e8 rispondere sinteticamente al perch\u00e9 il Signore abbia celebrato l\u2019Ultima Cena indicando nei segni del pane e del vino il suo corpo e il suo sangue. <\/span><\/p>\n

Il \u201cfate questo in memoria di me\u201d della tradizione paolina non \u00e8 solo un comando con cui viene ordinato agli apostoli di ripetere ci\u00f2 che egli ha compiuto, \u00e8 molto di pi\u00f9: al gruppo dei Dodici e quindi alla Chiesa \u00e8 stato consegnato il sacramento con il quale perpetuare il mistero pasquale. La celebrazione eucaristica \u00e8 l\u2019orizzonte entro cui il Risorto, sacrificatosi una volta per tutte, continua a donarsi alla sua Chiesa affinch\u00e9 ogni persona in ogni tempo possa vivere l\u2019evento che ci ha salvati.<\/span><\/p>\n

Don Francesco Verzini<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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