{"id":5382,"date":"2006-09-15T00:00:00","date_gmt":"2006-09-14T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=5382"},"modified":"2015-07-24T14:25:01","modified_gmt":"2015-07-24T12:25:01","slug":"tu-sei-pietro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/tu-sei-pietro\/","title":{"rendered":"Tu sei Pietro"},"content":{"rendered":"

“Con la confessione di Pietro, sulla strada che conduce a Cesarea di Filippo – scrive Radermakers – raggiungiamo un vertice del Vangelo di Marco<\/em>“: \u00e8 “il centro del Vangelo”.<\/p>\n

Diceva Giovanni Paolo II all’inizio del suo pontificato: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. Queste parole ha pronunciato Simone figlio di Giona, nella regione di Cesarea di Filippo. S\u00ec, le ha espresse con la propria lingua, con una profonda, vissuta, sentita convinzione, ma esse non trovano in lui la loro fonte, la loro sorgente: ‘… perch\u00e9 n\u00e9 la carne n\u00e9 il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli’ (Mt<\/em> 16,17). Queste erano parole di fede. Esse segnano l’inizio della missione di Pietro nella storia della salvezza, nella storia del popolo di Dio. Da allora, da tale confessione di fede, la storia sacra della salvezza e del popolo di Dio doveva acquisire una nuova dimensione: esprimersi nella storica dimensione della Chiesa. Questa dimensione ecclesiale della storia del popolo di Dio trae le sue origini, nasce infatti da queste parole di fede e si allaccia all’uomo che le ha pronunciate: ‘Tu sei Pietro – roccia, pietra – e su di te, come su una pietra, io costruir\u00f2 la mia Chiesa’. Quest’oggi e in questo luogo bisogna che di nuovo siano pronunciate ed ascoltate le stesse parole: ‘Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente’. S\u00ec, fratelli e figli, prima di tutto queste parole. […] Voi tutti che gi\u00e0 avete la inestimabile ventura di credere, voi tutti che ancora cercate Dio, e pure voi tormentati dal dubbio: vogliate accogliere ancora una volta – oggi e in questo sacro luogo – le parole pronunciate da Simon Pietro. In quelle parole \u00e8 la fede della Chiesa. In quelle stesse parole \u00e8 la nuova verit\u00e0, anzi, l’ultima e definitiva verit\u00e0 sull’uomo: il Figlio del Dio vivente. ‘Tu sei il Cristo, Figlio del Dio vivente’!” (Discorso del 22.10.1978<\/em>).<\/p>\n

La confessione di Pietro si apre, quasi improvvisamente, a un altro quadro, tratteggiato da Marco con brevi ma dense parole: si tratta dell’annuncio della passione, che qui tratteremo soltanto a proposito di due problemi di traduzione, lasciando altro spazio al tema nel commento al Vangelo della settimana prossima.Ges\u00f9 parlava della sua passione con parres\u00e8a<\/em> (v. 32), cio\u00e8 non solo “apertamente”, ma “con franchezza”, con lo stesso atteggiamento, cio\u00e8, che accompagner\u00e0 poi la Chiesa primitiva. Da qui si evince che l’annuncio della passione, morte e risurrezione non \u00e8 cosa che riguardi solo il Figlio dell’uomo: \u00e8 invece il primo annuncio della Chiesa. Come scrive Gnilka: “I discepoli, che un giorno dovranno diffondere il vangelo, devono scorgere in Ges\u00f9 la sorgente della parola che bisogna portare agli altri”.<\/p>\n

Pietro non \u00e8 invitato ad allontanarsi da Ges\u00f9, come il “lungi da me”, v. 33, lascerebbe intendere, ma ad andare dietro (in greco: op\u00e8so<\/em>) di lui, perch\u00e9 Pietro con il suo rifiuto ha abbandonato “il suo posto di discepolo che deve camminare dietro Ges\u00f9” (Traduction Oecum\u00e9nique de la Bible<\/em>). Cos\u00ec, infatti, si traduce nella nuova edizione Cei (1997) del NT: “Va’ dietro a me, satana!”. Anche se Pietro \u00e8 chiamato con lo stesso nome di colui che vuole dividere il Figlio dal progetto del Padre (satana), \u00e8 pur vero che il primo degli apostoli non viene allontanato perch\u00e9 se ne vada, anzi: “l’ordine dietro di me vuole richiamare il discepolo alla sequela e, quindi, a porsi sulla strada che Ges\u00f9 gi\u00e0 batte” (Gnilka).<\/p>\n

D’altronde, sar\u00e0 esattamente quanto verr\u00e0 richiesto non solo a Pietro, ma, come si legge nel versetto seguente, anche a tutti coloro che vogliono andare dietro (op\u00e8so<\/em>) Ges\u00f9. A questo punto \u00e8 inevitabile l’aggancio con la profezia presente nel terzo carme del “Servo sofferente” di Isaia, figura che la tradizione neotestamentaria ha identificato con il Messia disponibile alla volont\u00e0 di Dio e provato dagli uomini. La profezia, per noi cristiani, si realizza davvero in una persona storica, Ges\u00f9 di Nazareth, che con la sua morte e risurrezione mostra di essere il Servo sofferente ma vincitore sulla croce.<\/p>\n

L’ultima parte del nostro brano evangelico \u00e8 l’applicazione per i discepoli di quanto detto finora: per seguire Ges\u00f9 si deve professare prima la fede nella sua Persona; si deve poi accogliere la sua sorte: solo cos\u00ec si potr\u00e0 vivere da salvati. Cos\u00ec preghiamo con la colletta, chiedendo che “lo Spirito santo ci aiuti a credere, e a confessare con le opere che Ges\u00f9 \u00e8 il Cristo, per vivere secondo la sua parola e il suo esempio, certi di salvare la nostra vita solo quando avremo il coraggio di perderla”.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

“Con la confessione di Pietro, sulla strada che conduce a Cesarea di Filippo – scrive Radermakers – raggiungiamo un vertice del Vangelo di Marco“: \u00e8 “il centro del Vangelo”. Diceva Giovanni Paolo II all’inizio del suo pontificato: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. Queste parole ha pronunciato Simone figlio di Giona, nella […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[492],"tags":[2756],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/5382"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=5382"}],"version-history":[{"count":5,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/5382\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":36596,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/5382\/revisions\/36596"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=5382"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=5382"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=5382"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}