{"id":53766,"date":"2019-01-11T10:00:08","date_gmt":"2019-01-11T08:00:08","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=53766"},"modified":"2019-01-10T12:13:34","modified_gmt":"2019-01-10T10:13:34","slug":"tu-sei-figlio-mio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/tu-sei-figlio-mio\/","title":{"rendered":"\u201cTu sei il Figlio mio\u201d"},"content":{"rendered":"
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\u201c \u00c8<\/span> apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini\u201d: questo stesso annuncio ascoltato nella Notte di Natale<\/a>, la liturgia lo propone di nuovo all\u2019ascolto domenica 13 gennaio, Festa del Battesimo di Ges\u00f9<\/strong>, Festa che conclude il Tempo del Natale.<\/span><\/p>\n

Seconda lettura<\/h2>\n

Il brano <\/span>\u00e8 tratto dalla Lettera<\/em> che l\u2019apostolo Paolo indirizza a Tito, uno dei suoi pi\u00f9 validi discepoli, per fornirgli direttive in merito all\u2019organizzazione e al governo della comunit\u00e0 a lui affidata (secondo la tradizione, la comunit\u00e0 di Creta). Dopo aver suggerito compiti ed atteggiamenti, l\u2019apostolo addita il fondamento teologico: il Mistero dell\u2019Incarnazione. <\/span><\/p>\n

Tutto parte da l\u00ec. Paolo, servendosi di un\u2019interessante composizione letteraria del \u2018tre pi\u00f9 tre\u2019 forse per richiamare pi\u00f9 l\u2019attenzione, fa presente che il Mistero del Dio fatto carne insegna a vivere \u201ccon sobriet\u00e0, con giustizia e con piet\u00e0\u201d e favorisce cos\u00ec la realizzazione della finalit\u00e0 del sacrificio di Cristo di formare per s\u00e9 \u201cun popolo puro, che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone\u201d.<\/span><\/p>\n

Prima lettura<\/h2>\n

Questo evento di \u201cgrazia\u201d a cui Paolo si riferisce e che si \u00e8 gi\u00e0 compiuto, il profeta Isaia <\/em><\/span>lo annuncia. La pagina che ascoltiamo \u00e8 quella che apre la sezione dei capitoli 40-55 relativa al \u2018secondo Isaia\u2019, sezione nota con il titolo di \u2018Libro della consolazione\u2019 perch\u00e9 \u2018consolare\u2019 \u00e8 il verbo con cui ha inizio e perch\u00e9 in esso si parla di \u2018liberazione\u2019.<\/span><\/p>\n

Infatti la missione del profeta coincide con il periodo dell\u2019ascesa di Ciro, re dei Persiani, e i suoi primi successi militari (548 a. C.), per cui, interpretando positivamente la politica di Ciro, il profeta annuncia la svolta coincidente con il ritorno dei giudei in Patria (\u201ccon il suo braccio lo raduna\u201d). Tuttavia, il ristabilimento della comunit\u00e0 avr\u00e0 la sua compiutezza nel momento in cui \u201csi<\/span> riveler\u00e0 la gloria del Signore\u201d quando \u201ctutti gli uomini insieme la vedranno, perch\u00e9 la bocca del Signore ha parlato\u201d.<\/span><\/p>\n

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LA PAROLA <\/span>della Domenica<\/strong><\/p>\n

PRIMA LETTURA
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Dal Libro del profeta Isaia 40,1-5,9-11<\/span><\/a><\/p>\n

SALMO RESPONSORIALE
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Salmo 103<\/span><\/a><\/p>\n

SECONDA LETTURA
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Dalla Lettera di Paolo a Tito 2,11-14;3,4-7<\/span><\/a><\/p>\n

VANGELO
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Vangelo di Luca 3,15-16.21-22<\/span><\/a><\/p>\n<\/blockquote>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n

Salmo<\/h2>\n

In risposta a questo messaggio gioioso, la liturgia ci fa pregare con il<\/span> Salmo 103<\/em> che, seguendo lo stesso ordine della cosmologia del cap. 1 del libro della Genesi<\/em>, si presenta come un\u2019esplosione di lode al Creatore presentato in tutta la Sua gloria attraverso i suggestivi elementi della natura (\u201cfai delle nubi il tuo carro, cammini sulle ali del vento, fai dei venti i tuoi messaggeri e dei fulmini i tuoi ministri\u201d).<\/span><\/p>\n

Vangelo<\/h2>\n

La \u2018gloria del Signore\u2019 annunciata da Isaia, additata da san Paolo e lodata nel Salmo, si manifesta definitivamente nella persona di Ges\u00f9, nel momento del Suo battesimo. Giovanni Battista ha appena terminato di profetizzare l\u2019arrivo di Colui che \u201cbattezzer\u00e0 in Spirito Santo e fuoco\u201d quando, nell\u2019anonimato, insieme a \u201ctutto il popolo\u201d, anche Ges\u00f9 riceve il battesimo. L\u2019evangelista Luca mette infatti in risalto non solo la grande quantit\u00e0 della gente, ma la \u2018totalit\u00e0 della folla\u2019, caratteristica che solo nel Vangelo menziona almeno altre nove volte.<\/span><\/p>\n

Ebbene, in questo contesto cos\u00ec popolato, Ges\u00f9 \u201cstava in preghiera\u201d. \u00c8 soltanto Luca<\/strong> a descrivere questo aspetto della preghiera in seguito al battesimo e prima di avviare l\u2019attivit\u00e0 pubblica. La preghiera preceder\u00e0 anche altri eventi importanti come la chiamata dei Dodici (6,12), l\u2019annuncio della Passione Morte Risurrezione (9,18), la trasfigurazione (9,28), l\u2019inizio della Passione (22,41).<\/span><\/p>\n

Come conseguenza di questa intensa preghiera, si presenta l\u2019apocalittica scena dell\u2019apertura del cielo, della discesa dello Spirito santo e della \u201cvoce dal cielo\u201d. Lo \u201cSpirito santo in forma corporea, come una colomba\u201d ci rimanda ai tanti episodi biblici in cui la colomba \u00e8 allusione e messaggera di periodi prosperi o di realt\u00e0 entusiasmanti.<\/span><\/p>\n

Si pensi a No\u00e8 e come la colomba \u00e8 stata per lui presagio di un\u2019umanit\u00e0 nuova (<\/span>Gen<\/em> 8,12), al Cantico dei Cantici dove la colomba \u00e8 metafora della donna amata (<\/span>Ct<\/em> 2,14; …), ai profeti che si servono della colomba per alludere alla liberazione dall\u2019esilio (<\/span>Is<\/em> 60,8) e anche alla fonte giudaica extrabiblica, Odi di Salomone che, parlando del Messia utilizza una tenera immagine delle colombe protese verso i loro piccoli (28,1; 24,1). <\/span><\/p>\n

Tuttavia, il significato che sembra pi\u00f9 importante \u00e8 quello di ribadire la reale presenza dello Spirito. \u00c8 scritto infatti \u201cin forma corporea, come una colomba\u201d, per marcare cio\u00e8 l\u2019attenzione sulla consistenza dell\u2019azione dello Spirito santo. A<\/span> questo punto interviene la \u201cvoce dal cielo\u201d (elemento quest\u2019ultimo che completa la manifestazione gloriosa della santissima Trinit\u00e0) che parla a Ges\u00f9 con il discorso diretto dicendogli \u201ctu sei il figlio mio, l\u2019amato\u201d.\u00a0<\/span>Avendo ascoltato tante volte il brano, forse non percepiamo la profondit\u00e0 del significato \u2018amato\u2019.<\/span><\/p>\n

L\u2019\u2018amato\u2019 (<\/em><\/span>dod)<\/em> \u00e8 il protagonista del Cantico dei Cantici<\/em>, \u00e8 colui che riversa sulla sua amata tutte le attenzioni possibili mettendone in risalto tutte le qualit\u00e0 e nello stesso tempo si lascia cercare da lei. Come le fonti rabbiniche fanno osservare, \u2018amato\u2019 ricorre 26 volte in questo poema d\u2019amore, e il numero rimanda al nome divino (somma delle lettere del tetragramma).<\/span><\/p>\n

L\u2019\u2018amato\u2019 \u00e8 Ges\u00f9 che, nonostante abbia il privilegio di essere nel seno del Padre assume la condizione di uomo, sposa l\u2019umanit\u00e0 condividendo con essa tutto fuorch\u00e9 il peccato. L\u2019\u2018amato\u2019 \u00e8 Ges\u00f9 e l\u2019\u2018amata\u2019 \u00e8 la Chiesa (Cf. Agostino,<\/span> De pastoribus<\/em>) e a lei si rivolge dicendole \u201cQuanto sei bella, amata mia, quanto sei bella!\u201d.<\/span><\/p>\n

Giuseppina Bruscolotti<\/strong><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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