{"id":53760,"date":"2019-01-10T12:06:31","date_gmt":"2019-01-10T10:06:31","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=53760"},"modified":"2019-01-10T11:32:13","modified_gmt":"2019-01-10T09:32:13","slug":"legge-bilancio-nodo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/legge-bilancio-nodo\/","title":{"rendered":"Legge di bilancio: ecco dove sta il nodo"},"content":{"rendered":"

Il titolo esatto \u00e8 \u201cBilancio di previsione dello Stato per l\u2019anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2022\u201d. Nel linguaggio corrente per\u00f2 si chiama \u201clegge di bilancio\u201d o \u201cmanovra economica\u201d (che per\u00f2 a rigore esprime un concetto pi\u00f9 ampio). \u00c8 la legge n. 145 del 30 dicembre 2018<\/strong><\/a>, la si trova sulla\u00a0<\/span>Gazzetta ufficiale<\/em> n. 302 del 31 dicembre 2018, supplemento ordinario n. 62. \u00c8 un testo enorme, lungo 211 pagine. Consta di appena 19 articoli, ma soltanto il primo di essi contiene ben 1.143 commi.<\/span><\/p>\n

L’esercizio provvisorio di bilancio<\/h2>\n

\u00c8 il risultato del cosiddetto \u201cmaxiemendamento\u201d, presentato<\/span> in extremis dal Governo per recepire i termini dell\u2019accordo con la Commissione europea, e approvato dal Parlamento in un colpo solo e a scatola chiusa. Una modalit\u00e0 cos\u00ec estrema da diventare oggetto di un ricorso alla Corte costituzionale. <\/span><\/p>\n

Tutto per varare il provvedimento entro il 31 dicembre ed evitare l\u2019\u201cesercizio provvisorio di bilancio\u201d, una condizione disastrosa per il Paese: in pratica il Governo potrebbe gestire mese per mese, per un massimo di quattro mesi, soltanto l\u2019ordinaria amministrazione, a spesa bloccata.<\/span><\/p>\n

Una legge frettolosa<\/h2>\n

Per questo anche il Capo dello Stato si \u00e8 trovato nelle condizioni di promulgare la legge di bilancio \u201cpur se approvata in via definitiva dal Parlamento soltanto da poche ore\u201d, come ha tenuto a sottolineare nel discorso di fine anno, aggiungendo che \u201cla grande compressione dell\u2019esame parlamentare e la mancanza di un opportuno confronto con i corpi sociali richiedono adesso un\u2019attenta verifica dei contenuti del provvedimento\u201d.<\/span><\/p>\n

\u00c8 facile intuire che in una legge del genere ci sia praticamente di tutto. Compresa una norma che aumenta le tasse per il volontariato e il terzo settore, su cui il Governo si \u00e8 gi\u00e0 impegnato a fare marcia indietro.<\/span><\/p>\n

I punti fondamentali della legge di bilancio<\/h2>\n

Tra migliaia di commi, la struttura fondamentale della manovra \u00e8 per\u00f2 riconducibile a tre elementi portanti che assorbono gran parte delle risorse, vale a dire gli stanziamenti per il reddito di cittadinanza<\/strong>, per la quota 100 sulle pensioni<\/strong>, e per disinnescare l\u2019aumento dell\u2019Iva<\/strong> previsto dalle clausole di salvaguardia che l\u2019Italia da anni si porta dietro come garanzia rispetto agli sforamenti dei conti.<\/span><\/p>\n

La \u201cflat tax<\/strong>\u201d, altro cavallo di battaglia elettorale delle forze di maggioranza (della<\/span> Lega in particolare), si \u00e8 per ora risolta nell\u2019introduzione di un\u2019aliquota forfettaria del 15% per le partite Iva sotto i 65 mila euro. Nel complesso, peraltro, le tasse non sono diminuite, anzi, sono leggermente<\/span> aumentate: dal 42% al 42,4%, secondo i calcoli dell\u2019Ufficio parlamentare<\/span> di bilancio.<\/span><\/p>\n

Il rapporto tra il deficit pubblico e il Pil<\/strong> (l\u2019indicatore che misura convenzionalmente la crescita o decrescita dell\u2019economia) si \u00e8 assestato sul 2% (2,04%, per la precisione) a fronte del 2,4% solennemente annunciato dalla maggioranza di Governo per rivendicare la libert\u00e0 di spendere di pi\u00f9 a dispetto dei vincoli europei. Alla fine \u00e8 stato necessario comunque arrivare a un accordo con la Commissione Ue e ridurre l\u2019extra-deficit entro limiti accettabili da Bruxelles.<\/span><\/p>\n

Qual \u00e8 il problema?<\/h2>\n

L\u2019Italia comunque aumenter\u00e0 il debito pubblico<\/strong> (che \u00e8 gi\u00e0 uno dei maggiori al mondo, e alla collettivit\u00e0 costa miliardi in<\/span> termini di interessi), ma il profilo pi\u00f9 critico della manovra non \u00e8 neanche questo. <\/span><\/p>\n

Il vero nodo<\/strong> \u00e8 che si andr\u00e0 a fare pi\u00f9 deficit<\/span> non per aumentare gli investimenti e rilanciare l\u2019economia e l\u2019occupazione (com\u2019era nei ragionamenti iniziali del ministro Tria, che pensava a una manovra veramente espansiva), ma per finanziare misure che diventeranno spesa corrente e crescente del tempo.<\/span><\/p>\n

Il Governo ha ridimensionato le previsioni di crescita, portandole all\u20191% dall\u20191,5% iniziale. Ma molti indicatori fanno temere una crescita ancora pi\u00f9 ridotta. E senza una crescita significativa non si capisce, per esempio, da dove spunteranno fuori i posti di lavoro necessari a rendere il reddito di cittadinanza un\u2019operazione non assistenzialistica.<\/span><\/p>\n

Un altro profilo molto critico<\/strong> della manovra \u00e8 quello relativo ai tempi. La preoccupazione della maggioranza di Governo \u00e8 stata essenzialmente quella di rendere esecutivi prima delle elezioni europee i due provvedimenti di bandiera (reddito di cittadinanza e quota 100), scaricando sugli anni successivi maggiori spese in misura imponente. <\/span><\/p>\n

Basti pensare che la nuova clausola di salvaguardia dei conti introdotta per il 2020 prevede un aumento dell\u2019Iva di ben 23 miliardi. Per non parlare della dinamica della spesa pensionistica, contenuta quest\u2019anno con accorgimenti vari, ma destinata a lievitare nel 2020-2021.<\/span><\/p>\n

Stefano De Martis<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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