Vangelo di Luca 3,10-18<\/span><\/a><\/p>\n<\/blockquote>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\nSeconda lettura<\/h2>\n
Segue poi la II Lettura tratta dalla\u00a0<\/span>Lettera ai Filippesi<\/strong><\/em>, proprio il passaggio in cui Paolo invita alla gioia (il seguito dell\u2019Antifona d\u2019ingresso). In pi\u00f9 parti della Lettera<\/em> l\u2019Apostolo parla della gioia dei credenti, ma qui, ormai vicino alla conclusione, fa un particolare richiamo utilizzando la tecnica letteraria semitica del parallelismo (\u201csiate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti\u201d). <\/span><\/p>\nPaolo auspica anche che la gioia sia palese, in vista di tutti, allo scopo di manifestare la certezza cristiana che il Signore \u00e8 presente nella vita quotidiana dei credenti. Paolo \u00e8 consapevole delle difficolt\u00e0 che i filippesi stanno vivendo, quindi la gioia non deve essere \u2018ipocrita\u2019, come di chi vuole far finta che va tutto bene, e li indirizza perci\u00f2 ad avere una fiducia totale in Dio.<\/span><\/p>\nVangelo<\/h2>\n
La pagina del<\/span> Vangelo ci presenta il seguito di quanto abbiamo ascoltato domenica scorsa. Infatti, dopo la \u2018presentazione\u2019 che \u00e8 stata fatta di Giovanni Battista \u00e8 la volta della sua predicazione. Dopo l\u2019inizio del suo insegnamento piuttosto rigido ed esigente (vv. 7-9), subentra la richiesta da parte delle folle che lo ascoltano: \u201cche cosa dobbiamo fare?\u201d. <\/span><\/p>\nLa sua risposta verte a appagare tutte le categorie presenti: alle folle propone la condivisione dei beni primari, vestiti e cibo; ai pubblicani di essere onesti e di non esigere \u201cnulla di pi\u00f9 di quanto vi \u00e8 stato fissato\u201d; ai soldati di non maltrattare, di non estorcere niente a nessuno e di accontentarsi delle paghe che ricevono. <\/span><\/p>\nGiovanni ha quindi puntato sull\u2019amore, sull\u2019onest\u00e0, sulla condivisione e sulla giustizia. Del resto i commenti delle folle, \u201csi domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo\u201d, fanno percepire un\u2019ansia di attesa del Messia e quindi un clima di ben disposizione nei suoi riguardi. Tuttavia Giovanni allenta subito gli entusiasmi e addirittura usa l\u2019immagine dello \u2018slegare i sandali\u2019 (atto che spettava agli schiavi nei riguardi dei loro padroni) per dichiarare di non essere degno nemmeno di essere schiavo di Ges\u00f9!<\/span><\/p>\nGiovanni addita Ges\u00f9 con un\u2019espressione che l\u2019AT usa per parlare di Dio, lo definisce il \u201cforte\u201d, il \u201cpi\u00f9 forte\u201d di lui (<\/span>Ger<\/em> 32,18). E continua istruendo gli uditori circa il battesimo del Messia che \u00e8 pi\u00f9 potente di quello che amministra lui perch\u00e9 caratterizzato dallo Spirito santo e dal fuoco. E il fuoco serve a vagliare ci\u00f2 che d\u00e0 frutto (grano) perch\u00e9 venga conservato, da ci\u00f2 che \u00e8 infruttuoso (paglia) perch\u00e9 sia eliminato. <\/span><\/p>\nA conclusione \u00e8 detto che Giovanni \u201cevangelizzava il popolo\u201d, dava cio\u00e8 annunci lieti, gioiosi. Il tempo di Giovanni risentiva di tensioni sociali causate da debolezze politiche e di ansie religiose causate dall\u2019attesa del Messia. Il suo \u2018mandato\u2019 \u00e8 stato quello di preparare gli animi ristabilendo il senso di giustizia, di ordine e di condivisione. <\/span><\/p>\nEgli attira le folle nel deserto, propone loro di mettere Dio al di sopra di tutto per disporsi a cambiare decisamente condotta e stile di vita. Non tende tanto a sovvertire ruoli o posizioni quanto a interpellare le coscienze. Anche a noi, oggi, nel nostro tempo, nelle contraddizioni sociali e nelle freddezze all\u2019interno delle comunit\u00e0, il Signore attraverso la Chiesa provoca. <\/span><\/p>\nSta a noi lasciarci annunciare qualcosa di bello, di gioioso. Ma aspettiamo ancora qualcosa di bello?\u00a0<\/span>Soprattutto, abbiamo l\u2019umilt\u00e0 di dire: \u201cCosa dobbiamo fare?\u201d.<\/span><\/p>\nGiuseppina Bruscolotti<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"\u201cChe cosa dobbiamo fare?\u201d. \u00c8 la domanda che le folle rivolgono a Giovanni Battista perch\u00e9 indichi loro lo stile di vita adeguato in tempi di attese messianiche. Cos\u00ec la Liturgia ci proietta sempre pi\u00f9 verso l\u2019accoglienza del Natale di Ges\u00f9 con la terza domenica di Avvento detta \u2018domenica gaudete\u2019 nel messale di Papa Giovanni XXIII […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":50551,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[492],"tags":[2131,6444,2992,1406,1663],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/53630"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=53630"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/53630\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":53631,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/53630\/revisions\/53631"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/50551"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=53630"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=53630"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=53630"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}