{"id":53280,"date":"2018-11-02T12:00:42","date_gmt":"2018-11-02T10:00:42","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=53280"},"modified":"2018-11-23T18:12:17","modified_gmt":"2018-11-23T16:12:17","slug":"terremoto-nuova-norcia-dati-famiglie","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/terremoto-nuova-norcia-dati-famiglie\/","title":{"rendered":"Terremoto. La nuova Norcia e i dati sulle famiglie residenti"},"content":{"rendered":"

Sono stati giorni intensi quelli di fine ottobre, che hanno visto protagonista la citt\u00e0 di Norcia nel fare memoria del secondo anniversario del sisma<\/a> che nel 2016 ha letteralmente sconvolto la vita dei suoi abitanti, cos\u00ec come quella dei Comuni di Cascia e Preci.<\/span><\/p>\n

Cosa \u00e8 accaduto nel 2016<\/h2>\n

La \u2018botta grossa\u2019, quella del 24 agosto che ha portato oltre 200 morti tra Amatrice (Ri) e Arquata del Tronto (Ap), sembrava essere il culmine, ma non era cos\u00ec. Nessuno avrebbe mai immaginato che, dopo un paio di mesi, la terra avrebbe ripreso a tremare con violenza inaudita il 26 ottobre, raggiungendo il culmine domenica 30 ottobre alle 7.41, quando una nube bianca di polvere e macerie ha ricoperto in pochi attimi la citt\u00e0. La basilica di San Benedetto \u00e8 divenuta simbolo di quel tragico evento; oggi l\u2019auspicio \u00e8 che lo sia anche per la ricostruzione.<\/span><\/p>\n

La ricostruzione<\/h2>\n

Proprio questo \u00e8 il tema sul quale si sono incentrate le iniziative dei questi giorni di \u2018ricordo\u2019. La ricorrenza offre il pretesto per tracciare un bilancio di quanto \u00e8 stato fatto e quanto c\u2019\u00e8 da fare.<\/span><\/p>\n

Per quanto riguarda l\u2019Umbria, si \u00e8 usciti dalla fase dell\u2019emergenza – anche se, di fatto, terminer\u00e0 solo quando tutti saranno rientrati nelle rispettive abitazioni. Per tutte le abitazioni, prime e seconde case, ci sar\u00e0 il finanziamento per la ricostruzione degli immobili, come concordato da tutte le istituzioni.<\/span><\/p>\n

Ad oggi si contano all\u2019Ufficio speciale per la ricostruzione di Foligno (il distaccamento \u00e8 a Norcia) circa mille pratiche di ricostruzione per il danno lieve, ossia quello identificato da scheda Aedes recante la lettera \u2018B\u2019. Di queste, circa 400 sono in lavorazione, circa 400 i cantieri aperti e qualche decina i cantieri conclusi. <\/span><\/p>\n

A Norcia qualche famiglia \u00e8 rientrata nelle rispettive abi<\/span>tazioni, anche nel centro storico. Le pratiche attese sono per\u00f2 circa 9.000, e si stima di raggiungere il picco nel 2019. Ma il personale dell\u2019Ufficio speciale ricostruzione \u00e8 in scadenza al 31 dicembre 2018, e questo pu\u00f2 rappresentare<\/span> una criticit\u00e0.<\/span><\/p>\n

\u201cPer quanto riguarda la ricostruzione privata – ha detto la presidente della Regione,<\/span> Catiuscia Marini<\/strong> – siamo in linea nei tempi con il sisma del 1997; pi\u00f9 avanti rispetto a L\u2019Aquila (2009) e in parallelo con quello dell\u2019Emilia Romagna (2012). Siamo in una fase ormai operativa e abbiamo anche approvato, prima tra le Regioni coinvolte dal terremoto, la legge sulla ricostruzione con cui ci poniamo l\u2019obiettivo non solo di una ricostruzione fisica degli edifici, ma anche della ricostruzione economica e sociale della Valnerina e di Spoleto. L\u2019attuazione della ricostruzione \u2013 ha aggiunto – dovr\u00e0 avvenire nei tempi necessari, con autorizzazioni che devono essere date nella garanzia della legalit\u00e0, ma anche della qualit\u00e0 della ricostruzione, della trasparenza\u201d. <\/span><\/p>\n

La Presidente rimarca poi come \u201cnon si possa gestire l\u2019emergenza con procedure normative ordinarie. La ricostruzione deve essere gestita dai territori, e quindi in capo ai Comuni e alle Regioni: sono loro i primi che conoscono le esigenze e a cui i cittadini<\/span> chiedono le risposte, non pu\u00f2 essere palazzo Chigi\u201d.<\/span><\/p>\n

La nuova Norcia<\/h2>\n

Ricostruzione dunque la parola chiave di questi giorni. \u201cVogliamo guardare avanti ed iniziare a pensare alla nuova citt\u00e0, che dovr\u00e0 essere innanzitutto sicura – ha detto il sindaco di Norcia,<\/span> Nicola Alemanno<\/strong>. – Abbiamo proposto alla cittadinanza una serie di spunti di riflessione, un \u2018decalogo\u2019 che possa essere il pi\u00f9 ampiamente partecipato da cittadini, associazioni e imprese, per ricostruire la Norcia del futuro\u201d.<\/span><\/p>\n

Alemanno ha poi elencato in un<\/span> report i numeri attraverso i quali si pu\u00f2 quantificare l\u2019ingente mole di lavoro che gli Uffici comunali stanno portando avanti da due anni a questa parte. Risulta tra l\u2019altro che 1.376 sono gli abitanti delle Sae (soluzioni abitative d\u2019emergenza) nel territorio comunale; 1.812 le persone assistite attraverso il Contributo di autonoma sistemazione (Cas).<\/span><\/p>\n

Tra i dati che lasciano ben sperare per il futuro, anche la sostanziale invariabilit\u00e0 del numero della popolazione rispetto ad agosto 2016, che allontana l\u2019ipotesi di un\u2019emigrazione di massa. Si segnala anche un incremento degli studenti nelle scuole e all\u2019asilo nido comunale, che \u00e8 passato da 24 a 32 bambini.<\/span><\/p>\n

I giorni dell\u2019anniversario sono stati anche di \u2018ripartenza\u2019, come quella del \u2018Deltaplano\u2019 di Castelluccio: una struttura temporanea di circa 1.500 mq che ospita le attivit\u00e0 commerciali del borgo, che sta finalmente spiccando il volo. \u201cOgni inaugurazione che abbiamo fatto – ha detto il Sindaco – ha significato restituire qualcosa alla nostra comunit\u00e0, divenuta sinonimo concreto di resilienza. Sono orgoglioso di poterla rappresentare, e sono convinto che insieme<\/span> ce la faremo\u201d.<\/span><\/p>\n

Paolo Millefiorini<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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