{"id":53229,"date":"2018-10-26T16:39:21","date_gmt":"2018-10-26T14:39:21","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=53229"},"modified":"2018-11-23T18:13:19","modified_gmt":"2018-11-23T16:13:19","slug":"sinodo-giovani-documento-cardinale-balla","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/sinodo-giovani-documento-cardinale-balla\/","title":{"rendered":"Sinodo dei giovani. Documento finale e…un cardinale che balla (video)"},"content":{"rendered":"

\u201cUn lunghissimo applauso ha accolto la presentazione della bozza di<\/span> Documento finale<\/em> \u201d ha riferito ai giornalisti<\/span> Paolo Ruffini<\/strong>, prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, il 23 ottobre durante il briefing in Sala stampa vaticana. La bozza del documento finale – ha precisato – \u201c\u00e8 altra cosa rispetto\u00a0<\/span>all\u2019\u00a0Instrumentum<\/em><\/span> laboris<\/em>, anche se l\u2019 Instrumentum<\/em> e il progetto di documento finale s\u2019integrano a vicenda\u201d. Rispetto a quello che era il testo-base per il lavoro di queste tre settimane sinodali, la bozza di documento finale risulta \u201cpi\u00f9 breve, anche se corposa, e riprende i temi ampiamente discussi\u201d.<\/span><\/p>\n

Immagine e fonti del Documento finale<\/h2>\n

L\u2019immagine<\/strong> scelta come simbolo del nuovo testo (che fino a oggi, venerd\u00ec 26, pu\u00f2 ancora essere integrato dalle modifiche dei 267 Padri sinodali, prima di essere letto in aula sabato mattina e poi consegnato al Papa) \u00e8 quella dei discepoli di Emmaus<\/strong>.<\/span><\/p>\n

Il<\/span> Documento finale<\/em> nasce da un lavoro faticoso, entusiasmante, attento, e da una corsa contro il tempo. \u00c8 stato comunque – commentano fonti interne – un esempio ben riuscito di sinodalit\u00e0.<\/span><\/p>\n

Fonti<\/strong> del<\/span> Documento finale<\/em> sono, oltre all\u2019 Instrumentum<\/em><\/a><\/span> laboris<\/em><\/a>, anche gli interventi, le relazioni e i \u201cmodi\u201d o emendamenti scaturiti dai lavori del Sinodo. La struttura fondamentale dell\u2019<\/span> Instrumentum<\/em> \u00e8 conservata nella suddivisione<\/span> in tre parti: \u201criconoscere, interpretare, scegliere\u201d, tuttavia il documento riflette anche la struttura del brano dei discepoli di Emmaus: \u201cCamminava con loro\u201d, \u201csi aprirono loro gli occhi\u201d e infine \u201cpartirono senza indugio\u201d. In sostanza, dei temi dell\u2019 Instrumentum<\/span> laboris si ritrovano nel<\/span> Documento finale soprattutto quelli su cui ci si \u00e8 soffermati pi\u00f9 a lungo nell\u2019aula sinodale durante queste tre settimane.<\/span><\/p>\n

Nascita ed evoluzione del Documento<\/h2>\n

Il testo, suddiviso in 173 paragrafi – ha rimarcato il relatore generale del Sinodo, card.<\/span> Sergio da Rocha<\/strong> – \u00e8 \u201cfrutto di un lavoro di squadra: ne sono autori i Padri sinodali, i partecipanti al Sinodo<\/a> e in particolare i giovani. Il progetto, ancora riservato, \u00e8 stato consegnato ai Padri sinodali che ora avranno il tempo di leggerlo, potranno presentare proposte di aggiunte ed emendamenti. Primo destinatario del<\/span> Documento finale \u00e8 il Papa\u201d. Con l\u2019approvazione da parte del Pontefice, infatti, il testo \u201csar\u00e0 reso disponibile a tutta la Chiesa, alle Chiese particolari, ai giovani e a tutti coloro che sono impegnati con i giovani nella pastorale giovanile e vocazionale\u201d.<\/span><\/p>\n

Punto di partenza e punto di arrivo \u00e8 il popolo di Dio \u201cnella variet\u00e0 delle situazioni socio-culturali ed ecclesiali\u201d che i lavori hanno fatto emergere. Il percorso sinodale infatti – ha aggiunto il card. da Rocha – non \u00e8 ancora terminato, perch\u00e9 prevede una fase attuativa.<\/span><\/p>\n

\u201cSar\u00e0 importante che le Chiese particolari<\/span> e le Conferenze episcopali possano assumere in maniera creativa e fedele la dinamica del<\/span> Documento allo scopo di adattare al loro contesto quanto emerso durante i lavori\u201d. Il processo del Sinodo infatti non si chiude con \u201cricette pastorali da assumere… sarebbe l\u2019opposto del discernimento!\u201d.<\/span><\/p>\n

La lettera ai giovani<\/h2>\n

Se d\u2019altronde il linguaggio del testo elaborato non \u00e8 propriamente giovanile, si ricorda che \u00e8 stato deciso di preparare anche una<\/span> Lettera rivolta a tutti i giovani\u00a0<\/span>da parte dei Padri sinodali.<\/span> Quest\u2019idea di una<\/span> Lettera da indirizzare ai giovani di tutto il mondo era stata lanciata da alcuni vescovi durante i lavori del Sinodo. Come spiegato da Ruffini, per la stesura della<\/span> Lettera \u00e8 stata creata una Commissione che, rispecchiando le aeree geografiche, \u00e8 composta da quattro Padri sinodali, un giovane, un religioso, un invitato speciale e un esperto.<\/span><\/p>\n

Per i Padri sinodali sono stati nominati mons. Emmanuel Gobilliard, vescovo ausiliare di Lione (Francia), mons. Eduardo Horacio Garc\u00eda, vescovo di San Justo (Argentina), mons. Anthony Colin Fisher, arcivescovo di Sydney (Australia) e il card. Dieudonn\u00e9 Nzapalainga, arcivescovo di Bangui (Repubblica Centroafricana).<\/span><\/p>\n

Per gli uditori la scelta \u00e8 caduta su due giovani, Briana Regina Santiago, \u201capostola della vita interiore\u201d (Stati Uniti d\u2019America), e Anastasia Indrawan, della Commissione per i giovani della Conferenza episcopale indonesiana. Completano la Commissione l\u2019invitato speciale fratel Alois, priore della Comunit\u00e0 di Taiz\u00e9 e, come esperto, don Michele Falabretti, responsabile del Servizio Cei per la pastorale giovanile.<\/span><\/p>\n

E intanto, mentre la chiusura di questo Sinodo dei giovani \u00e8 alle porte, un cardinale si riscopre giovane fra i giovani: \u00e8 il card. filippino\u00a0Luis Antonio Gokim Tagle\u00a0<\/b>che lancia un messaggio ed improvvisa alcuni passi di danza insieme ad un gruppo di giovani.<\/p>\n

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