{"id":53192,"date":"2018-10-23T12:05:58","date_gmt":"2018-10-23T10:05:58","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=53192"},"modified":"2018-10-18T17:15:37","modified_gmt":"2018-10-18T15:15:37","slug":"sisma-valnerina-alto-adige","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/sisma-valnerina-alto-adige\/","title":{"rendered":"Sisma 2016. Due anni dopo, ecco cosa \u00e8 stato fatto in Valnerina con le offerte raccolte in Alto Adige"},"content":{"rendered":"

A quasi due anni, 26 e 30 ottobre 2016<\/strong>, dalle terribili scosse che hanno ferito e \u201ctrasfigurato\u201d Norcia<\/span> e l\u2019intera Valnerina, con danni significativi anche nella piana di Spoleto, la parola che la Chiesa di Spoleto-Norcia vuole fare risuonare \u00e8: grazie! <\/span><\/p>\n

A Dio, anzitutto, per non aver dovuto piangere vittime. E poi alle tante persone che in questi due anni sono state vicine alle popolazioni della terra di san Benedetto e di santa Rita: il Papa con la sua presenza a S. Pellegrino e la sua vicinanza nella preghiera e materiale per la ricostruzione del complesso della Madonna della Grazie a Norcia; alla Conferenza episcopale italiana e alla Caritas nazionale per il sostegno morale ed economico soprattutto finalizzato alla veloce ripresa del culto grazie ai centri di comunit\u00e0; cardinali e vescovi giunti da ogni parte d\u2019Italia e non solo per portare solidariet\u00e0 e aiuti concreti; preti, frati, suore, giovani, famiglie e poi ancora membri di associazioni e movimenti.<\/span><\/p>\n

Ciascuno ha contribuito in modo significativo a non far perdere la speranza ad un popolo che per la terza volta in quaranta anni si \u00e8 confrontato con la forza devastatrice del terremoto.<\/span><\/p>\n

Una delle zone d\u2019Italia molto vicine alla<\/span> Valnerina \u00e8 stata l\u2019Alto Adige<\/strong>. E proprio nei giorni scorsi (16-19 ottobre) una delegazione della Chiesa di Spoleto-Norcia \u00e8 andata nella diocesi di Bolzano-Bressanone guidata da mons. Ivo Muser per dire semplicemente grazie. Con l\u2019arcivescovo Renato Boccardo \u00e8 andato il direttore della Caritas Giorgio Pallucco e una famiglia di S. Pellegrino di Norcia, Cinzia e Lorenzo Leoncilli, volontaria della Caritas lei, allevatore lui. <\/span><\/p>\n

In un incontro pubblico con la popolazione nel centro pastorale in piazza Duomo a Bolzano dal titolo \u201cQuando la terra trema. Norcia: il dopo terremoto tra solidariet\u00e0, speranze e frustrazione\u201d \u00e8 stato presentato quanto fatto in Valnerina con le offerte raccolte in Alto Adige. <\/span><\/p>\n

A favore delle popolazioni colpite dai sismi di agosto e ottobre 2016, la Caritas altoatesina ha fino ad oggi utilizzato<\/span> 1.121.283 euro di quanto raccolto grazie alle offerte ricevute (poco pi\u00f9 di 1.200.000 euro). <\/span><\/p>\n

Alla Chiesa di Spoleto-Norcia sono stati consegnati circa 700.000 euro per varie realizzazioni: ricostruzione di alcune stalle, sostegno a piccoli imprenditori agricoli attraverso l\u2019acquisto di spazi espositivi alle principali fiere gastronomiche, avvio del progetto \u201cGranelli di senape\u201d che prevede la destinazione di risorse economiche a famiglie e imprese di tutti e 15 i Comuni umbri del cratere, contributo per la prossima realizzazione del Centro di Comunit\u00e0 a Campi di Norcia. <\/span><\/p>\n

L\u2019incontro tra i due vescovi, mons. Muser di Bolzano-Bressanone e mons. Boccardo di Spoleto-Norcia, ha suggellato questo gemellaggio di solidariet\u00e0 e di fede tra la Valnerina e l\u2019Alto Adige.<\/span><\/p>\n

Francesco Carlini<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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