{"id":53190,"date":"2018-10-23T10:00:03","date_gmt":"2018-10-23T08:00:03","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=53190"},"modified":"2018-10-18T17:04:59","modified_gmt":"2018-10-18T15:04:59","slug":"pensare-per-vivere","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/pensare-per-vivere\/","title":{"rendered":"Pensare per vivere"},"content":{"rendered":"

\u201cSe vuoi costruire una nave, non radunare gli uomini per far loro raccogliere il legno, distribuire i compiti in modo da organizzare bene il lavoro, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito\u201d. Cito da<\/span> Il Piccolo Principe<\/em>, un capolavoro timido e bello come una viola del pensiero, che fiorisce solo a fine estate ma poi dura<\/span> fino a primavera.<\/span><\/p>\n

Il Piccolo Principe<\/em> racconta il dialogo tra un pilota il cui aereo con un atterraggio di fortuna s\u2019\u00e8 inca-<\/span>gliato nel deserto del Sahara e un bambino apparso all\u2019improvviso che, tanto per attaccare bottone, gli chiede di disegnargli una pecora, e lui gli disegna una scatola. Non si sono capiti, ma proprio per questo il dialogo che parte zoppo assume un grande spessore umano, grazie soprattutto al fatto che il bambino non \u00e8 dei nostri, ma proviene da un lontano asteroide, sul quale abitano solo lui, tre vulcani di cui uno \u00e8 spento, e una piccola rosa, molto vanitosa, che lui ama molto…<\/span><\/p>\n

Uno sfondo magico per un invito estremamente realistico. Lo dobbiamo alla penna di Antoine de Saint-Exup\u00e9ry, un pilota di guerra che durante la Seconda guerra<\/span> mondiale s\u2019impegn\u00f2 allo spasimo contro l\u2019aviazione del Reich, nelle file delle<\/span> Forces a\u00e9riennes fran\u00e7aises libres<\/em>, e mor\u00ec sul finire del conflitto, colpito da un caccia tedesco davanti a Marsiglia. <\/span><\/p>\n

Il pilota della<\/span> Luftwaffe<\/em> che lo abbatt\u00e9, pur non sapendolo, aveva mille e una ragioni per farlo: perch\u00e9 Antoine de Saint-Exup\u00e9ry, mentre volava e combatteva, pensava. Pensava cose grandi: la vita, l\u2019uomo, la comunit\u00e0 umana. Pensava e poi, una volta a casa, affidava alla pagina bianche il frutto di quel suo rimuginare intimo. E dunque un\u2019attivit\u00e0 che al F\u00fchrer doveva per forza dare un immenso fastidio, e giustificare quel colpo alla schiena col quale un suo scagnozzo, a guerra finita, uccise lo scrittore reo di tanto delitto.<\/span><\/p>\n

Perch\u00e9 la qualit\u00e0 del pensiero di Saint-Exup\u00e9ry \u00e8 umanamente eccellente: il brano che abbiamo citato \u00e8 uno dei tanti che t\u2019inducono a spegnere la tv e a dar luogo alla liturgia manzoniana: poggiare il gomito sulla scrivania (invece che sul bordo della barca) poggiare la testa sul gomito, e pensare. Pensare a come impostare la vita.<\/span><\/p>\n

L\u2019invito del<\/span> Piccolo Principe<\/em> a puntare sul fascino infinito del mare piuttosto che sulle tecniche di costruzione della nave avr\u00e0 un giorno il suo apice in quello che don Milani scriver\u00e0 al suo confratello\u00a0<\/span>don Ezio Palombo, tentato<\/span> di puntare sul ping-pong per poter attirare i giovani in parrocchia: <\/span><\/p>\n

\u201cEcco dunque l\u2019unica cosa decente che ci resta da fare: stare in alto… e sfottere crudelmente non chi \u00e8 in basso, ma chi mira basso. Rinceffargli ogni giorno la sua vuotezza, la sua miseria, la sua inutilit\u00e0, la sua incoerenza. Star sui coglioni a tutti come sono stati i profeti innanzi e dopo Cristo. Rendersi antipatici noiosi odiosi insopportabili a tutti quelli che non vogliono aprire gli occhi sulla luce. E splendenti e attraenti solo per quelli che hanno grazia sufficiente da gustare altri valori che non siano quelli del mondo\u201d.<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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