{"id":53147,"date":"2018-10-17T12:09:01","date_gmt":"2018-10-17T10:09:01","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=53147"},"modified":"2018-10-17T17:10:05","modified_gmt":"2018-10-17T15:10:05","slug":"voce-di-chi-non-si-fa-sentire","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/voce-di-chi-non-si-fa-sentire\/","title":{"rendered":"La voce di chi non si fa sentire"},"content":{"rendered":"
di<\/span> Maria Rita Valli<\/strong><\/p>\n Viviamo tempi difficili segnati da una lunga crisi economica, da movimenti di popoli, da una \u201cguerra mondiale diffusa\u201d che sembra non voler finire, da culture e valori che cambiano non solo nella importanza che gli si d\u00e0 ma anche nel significato. Il senso di confusione e smarrimento sembra trovare argine solo nella affermazione di un \u201cnoi\u201d<\/strong> che si difende da un \u201cloro\u201d che nelle parole non dette sono i \u201cnemici\u201d che mettono a rischio la \u201cnostra\u201d cultura, religione, identit\u00e0 e, non ultimo, il nostro benessere. <\/span><\/p>\n Tempi difficili perch\u00e9 quando si attraversa il cambiamento, quando si vive immersi nella storia, non \u00e8 facile saper riconoscere tra i mille segni e le mille voci quelli che tracciano e indicano la via da percorrere.<\/span><\/p>\n Abbiamo bisogno di prenderci per mano perch\u00e9 sentiamo la terra muoversi sotto i nostri piedi, e insieme andare verso quel futuro che non conosciamo e non sappiamo cosa ci riserva.\u00a0<\/span>Prenderci per mano, come prendiamo per mano il bambino che ha paura di entrare nella stanza buia e lo accompagniamo a piccoli passi affinch\u00e9 scopra che dietro quella porta non c\u2019\u00e8 la stanza degli orrori ma uno spazio nuovo da attraversare e scoprire, e da vivere. <\/span><\/p>\n Ma a chi dare la mano oggi? Ovvero: a chi affidarsi per essere accompagnati nel cammino?<\/strong> Non \u00e8 un tema politico, anche se la politica \u00e8 una parte importante della risposta. \u00c8, prima di tutto, un tema culturale, un tema che ha anche a che fare con la psicologia umana nella quale le emozioni giocano un ruolo importante. Non ultimo, su queste emozioni fa leva un certo modo di comunicare che non lascia spazio alla ragione, non porta argomenti, non accetta il confronto, alza sempre la voce tanto da sembrare essere diventato l\u2019unico modo possibile di comunicare.<\/span><\/p>\n C\u2019\u00e8, per\u00f2, anche chi non si rassegna a questo stato di cose. Verrebbe da dire che \u00e8 la \u201cmaggioranza silenziosa\u201d<\/strong>. Probabilmente non \u00e8 la maggioranza, ma sono tanti coloro che sembrano non esserci solo perch\u00e9 non \u201csi fanno sentire\u201d. Sono tutti quelli che preferiscono il confronto, il dialogo, l\u2019ascolto, la condivisione, quelli che prima di decidere vogliono capire e non si accontentano di slogan, quelli che anche nel confronto riconoscono competenze e responsabilit\u00e0 a chi le ha, quelli che usano il \u201cnoi\u201d non per contrapporsi a \u201cloro\u201d ma per riconoscere una comune umanit\u00e0. Sembrano muti perch\u00e9 non fanno rumore.<\/span><\/p>\n Anche nella Chiesa c\u2019\u00e8 confusione<\/strong>. Marted\u00ec scorso, il cardinale Walter Kasper presidente emerito del Pontificio Consiglio per la promozione dell\u2019unit\u00e0 dei cristiani, commentava cos\u00ec gli attacchi a Papa Francesco che si stanno susseguendo in questo periodo: \u201c\u00c8 una situazione inedita perch\u00e9 finora il Papa non era attaccabile\u201d.<\/span><\/p>\n \u201cSi poteva ovviamente non essere d\u2019accordo. Ma il Papa \u00e8 il simbolo dell\u2019unit\u00e0 e ha un\u2019autorit\u00e0 non soltanto nella Chiesa; \u00e8 un\u2019autorit\u00e0 morale nel mondo. Distruggere questa autorit\u00e0 come fanno, \u00e8 del tutto irresponsabile\u201d. E aggiungeva: \u201cLa maggioranza dei cristiani che \u00e8 in favore del Papa, non deve stare zitta<\/strong> in questa situazione e deve dire: siamo con il Papa, per il Papa. Ma questo manca. La maggioranza \u00e8 zitta mentre gli altri parlano ad alta voce e hanno una rete fra di loro\u201d.<\/span><\/p>\n In questi tempi confusi credenti e non credenti possono lavorare insieme per farsi carico di una visione di futuro in cui c\u2019\u00e8 una speranza per tutti.<\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" di Maria Rita Valli Viviamo tempi difficili segnati da una lunga crisi economica, da movimenti di popoli, da una \u201cguerra mondiale diffusa\u201d che sembra non voler finire, da culture e valori che cambiano non solo nella importanza che gli si d\u00e0 ma anche nel significato. 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