{"id":53053,"date":"2018-10-04T12:00:03","date_gmt":"2018-10-04T10:00:03","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=53053"},"modified":"2018-10-04T11:47:40","modified_gmt":"2018-10-04T09:47:40","slug":"reddito-di-cittadinanza","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/reddito-di-cittadinanza\/","title":{"rendered":"Il rebus \u201creddito di cittadinanza\u201d"},"content":{"rendered":"

di\u00a0Pier Giorgio Lignani<\/strong><\/p>\n

Era gi\u00e0 successo ai tempi del referendum voluto, e perso, da Renzi<\/strong>. Lui diceva che la riforma sarebbe stata una svolta storica e avrebbe risolto tutti i problemi dell\u2019Italia; gli avversari dicevano che, al contrario, sarebbe stata la fine della democrazia. Non era vera n\u00e9 l\u2019una n\u00e9 l\u2019altra, solo colossali esagerazioni propagandistiche. <\/span><\/p>\n

Cos\u00ec \u00e8 adesso con i progetti economici del Governo<\/strong>. Per Di Maio e soci sar\u00e0 una svolta storica, niente di meno che l\u2019\u201cabolizione della povert\u00e0\u201d; per gli avversari, la strada che ci trasformer\u00e0 nel Venezuela, dove l\u2019inflazione ha raggiunto il quarantamila per cento. <\/span><\/p>\n

Ancora non sappiamo bene come sar\u00e0 congegnato il famoso reddito di cittadinanza<\/strong>, ma, a quanto pare, la spesa complessiva dovrebbe essere circa il doppio di quello che gi\u00e0 lo Stato spende per il \u201creddito di inclusione\u201d, istituito dal governo Gentiloni e destinato a scomparire per essere assorbito nella nuova formula. <\/span><\/p>\n

Senza contare tutti gli altri trasferimenti di ricchezza, diretti e indiretti, che da decenni si attuano nel quadro di quello che chiamiamo Stato sociale<\/strong>.\u00a0<\/span>Certo, c\u2019\u00e8 sempre spazio per fare meglio; e magari l\u2019attuale Governo ci riuscisse!<\/span><\/p>\n

Ma non si pu\u00f2 dire che stia arrivando – nel bene o nel male – una rivoluzione. Cos\u00ec come non si pu\u00f2 dire che sia una grande innovazione fare spesa sociale in deficit<\/strong>, perch\u00e9 lo Stato italiano lo sta facendo da almeno settant\u2019anni, ed \u00e8 ben per questo che oggi \u00e8 uno degli Stati pi\u00f9 indebitati nel mondo. <\/span><\/p>\n

Una tempesta in un bicchiere d\u2019acqua, come al solito. Solo su un punto non c\u2019\u00e8 esagerazione, ed \u00e8 quando si dice che dal punto di vista dell\u2019equilibrio finanziario<\/strong> l\u2019Italia sta camminando sul filo del rasoio, e quindi non si pu\u00f2 giocare sul deficit. Questo problema dovrebbe essere affrontato dagli attuali governanti con realismo e pacatezza. <\/span><\/p>\n

Sparate del tipo \u201ci mercati se ne faranno una ragione\u201d non servono a nulla, perch\u00e9 i mercati finanziari non rispondono agli ordini della politica, ed \u00e8 giusto che sia cos\u00ec. Se non si capisce questo, si rischia davvero di finire come il Venezuela.\u00a0<\/span>Meno male che c\u2019\u00e8 l\u2019Europa<\/strong> che ce lo impedisce. Finch\u00e9 le diamo ascolto.<\/span><\/p>\n

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