{"id":52896,"date":"2018-09-20T15:47:25","date_gmt":"2018-09-20T13:47:25","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=52896"},"modified":"2018-09-21T17:52:55","modified_gmt":"2018-09-21T15:52:55","slug":"politica-pd-commento","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/politica-pd-commento\/","title":{"rendered":"Resa suicida dei conti all\u2019interno del Pd, tra strane \u201centit\u00e0\u201d e timori paralizzanti"},"content":{"rendered":"

di\u00a0Daris Giancarlini<\/strong><\/p>\n

\u201cNel Pd c\u2019\u00e8 un\u2019entit\u00e0, che si chiama Renzi, che non si capisce cosa voglia fare e che va avanti per conto suo. \u00c8 una roba<\/span> un po\u2019 singolare. \u00c8 stato un presidente del Consiglio che all\u2019inizio aveva veramente voglia di cambiare l\u2019Italia e che ha fatto cose buone. \u00c8 un grosso peccato\u201d: parola di<\/span> Carlo Calenda<\/strong>, che di Renzi \u00e8 stato ministro, e di un dicastero di prima classe, quello dello Sviluppo economico, pur non essendo iscritto al Partito democratico. <\/span><\/p>\n

La tessera di questo partito, Calenda (uomo di ottimo curriculum e altrettanto ottime entrature nel mondo economico e finanziario) l\u2019ha presa dopo la sconfitta elettorale del Pd del 4 marzo. In questi mesi, da Calenda \u00e8 arrivata la proposta di costituire un fronte democratico anti-sovranista.<\/span><\/p>\n

Una decina di giorni fa, l\u2019ex ministro aveva lanciato la proposta di discutere del futuro del Pd e del centrosinistra in una cena con lo stesso Renzi e con Paolo Gentiloni e Marco Minniti.\u00a0<\/span>Proposta che Calenda ha cancellato qualche giorno dopo, dando spiegazioni molto politiche per questa sua marcia indietro. \u201cL\u2019unica cosa – ha detto Calenda – che vuole fare il Pd in questo momento \u00e8 una resa dei conti fra renziani e antirenziani in vista di un congresso che doveva esserci, per me, settimane fa, e tutto sar\u00e0<\/span> paralizzato in questa cosa di cui al Paese non frega nulla. Nel frattempo, l\u2019opposizione si fa in ordine sparso\u201d. Per Calenda, nel Pd ci sono \u201ctroppi<\/span> ego e troppi conti da regolare\u201d, tanto che, per il ruolo di segretario, \u201cci vorrebbe uno psichiatra\u201d.<\/span><\/p>\n

Amarissima l\u2019analisi di Calenda, che denota tutta la delusione di una persona intellettualmente onesta ma forse poco avvezza ai contorcimenti e alle baruffe di un mondo politico, quello della sinistra, storicamente avvezzo pi\u00f9 alla distruzione del compagno di partito che alla lotta contro l\u2019avversario. <\/span><\/p>\n

Meno normale che a formulare giudizi analoghi sul Pd sia lo stesso segretario dem,<\/span> Maurizio Martina<\/strong>: \u201cAdesso basta, chiedo a tutti pi\u00f9 generosit\u00e0 e meno arroganza. Il Pd \u00e8 l\u2019unico argine al pericolo di questa destra\u201d. Un segretario, Martina, con un timbro di transitoriet\u00e0 troppo forte addosso, se nel fare un appello in vista della mobilitazione del<\/span> 30 settembre a Roma usa una formula che definire timorosa \u00e8 eufemistico: \u201c\u00c8 possibile – scrive Martina sui<\/span> social – chiedere a tutti i dirigenti nazionali del mio partito una mano perch\u00e9 la manifestazione del 30 sia grande, bella e partecipata?\u201d. Nel frattempo, i sondaggi danno il Partito democratico al 16 per cento. C\u2019\u00e8 da stupirsi?<\/span><\/p>\n

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