{"id":52814,"date":"2018-09-13T12:45:27","date_gmt":"2018-09-13T10:45:27","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=52814"},"modified":"2018-10-04T11:21:54","modified_gmt":"2018-10-04T09:21:54","slug":"nuova-residenza-capodarco-perugia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/nuova-residenza-capodarco-perugia\/","title":{"rendered":"Una nuova residenza della Comunit\u00e0 Capodarco a Perugia"},"content":{"rendered":"
Stare dalla parte di chi non ha diritti, con l\u2019impegno concreto di \u201caccogliere, condividere e progettare il futuro\u201d perch\u00e9 anche \u201ci non tutelati e i non garantiti si formino una coscienza dei loro diritti e doveri per diventare i soggetti della propria liberazione e riscatto\u201d. Dal 1966 la Comunit\u00e0 di Capodarco<\/strong> ha compiuto questa scelta. Erano 13 i disabili accolti dal fondatore, don Franco Monterubbianesi, in una villa abbandonata nel paesino marchigiano dal quale ha preso il nome.<\/span><\/p>\n Oggi, attraverso varie comunit\u00e0 locali, opera in diverse regioni italiane<\/strong>, dalla Sicilia al Veneto, e anche in Paesi come Albania, Camerun, Ecuador e Kosovo<\/strong>. Una di queste \u00e8 la Comunit\u00e0 di Capodarco di Perugia onlus. \u00c8 stata costituita ufficialmente nel 2000, in seguito alla divisione territoriale della Comunit\u00e0 di Capodarco dell\u2019Umbria, ma operava nel capoluogo sin dal 1979, gestendo strutture di accoglienza per persone con disabilit\u00e0 fisica e psichica e per persone svantaggiate. Attualmente sono cinque<\/strong> (tre centri diurni e due strutture residenziali) e assistono complessivamente 57 persone<\/strong>.<\/span><\/p>\n Sabato<\/span> 15 settembre<\/strong> diventeranno per\u00f2 sei con l\u2019apertura della nuova residenza \u201cCasamia<\/strong>\u201d a Prepo, con otto posti letto. Nel pomeriggio, alle 16, \u00e8 in programma la cerimonia di inaugurazione. Ospiter\u00e0 persone con disabilit\u00e0 grave che non hanno familiari e parenti in<\/span> grado di assisterle. \u00c8 stata realizzata in un edificio dell\u2019Opera pia Marzolini, dove gi\u00e0 c\u2019\u00e8 un centro diurno della comunit\u00e0, con lavori di ristrutturazione costati circa mezzo milione di euro.<\/span><\/p>\n Uno sforzo economico reso possibile – spiega<\/span> Francesca Bondi<\/strong>, presidente della onlus perugina e vice presidente nazionale della Conunit\u00e0 Capodarco – dal contributo determinante della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, ma anche dalla generosit\u00e0 di tanti amici. Tra questi l\u2019associazione \u201cOttavo giorno\u201d, della quale fanno parte genitori e tutori degli ospiti della comunit\u00e0 e altre persone che hanno scelto di impegnarsi sui problemi della emarginazione e della disabilit\u00e0.<\/span><\/p>\n \u201cIl rapporto con la famiglia e con la societ\u00e0 \u00e8 fondamentale – sottolinea Bondi – per sperimentare nuovi modelli relazionali e ricevere sollecitazioni verso ulteriori forme di autonomia. Nei valori della Comunit\u00e0 la persona \u00e8 infatti al centro del suo progetto educativo<\/strong>, riabilitativo e terapeutico e l\u2019assistenza viene erogata<\/span> in base a programmi personalizzati\u201d.<\/span><\/p>\n Gli ospiti sono impegnati anche nello svolgimento dei lavori domestici<\/strong>. \u201cSono molto importanti – continua la presidente – anche le attivit\u00e0 di inserimento lavorativo, in collaborazione con i Servizi del territorio, per ospiti con una discreta autonomia\u201d. Grazie anche allo strumento delle \u201cborse lavoro per disabili\u201d, alcuni di loro hanno trovato occupazione stabile. Francesca Bondi cita il<\/span> caso di un assistito che ora lavora per McDonald<\/strong>. \u00c8 in fase sperimentale il progetto \u201cColoriamo la vita\u201d in collaborazione con l\u2019azienda \u201cIdea mode<\/strong>\u201d di Cannara. Saranno gli ospiti della comunit\u00e0 a disegnare e decorare capi di abbigliamento e accessori dell\u2019azienda.<\/span><\/p>\n Di questo sforzo di apertura alla societ\u00e0 fanno parte altre esperienze, come l\u2019accoglienza nelle proprie strutture dei giovani \u201cmessi in prova\u201d dal Tribunale per i minori<\/strong>. Strutture frequentate e animate anche da tanti altri giovani impegnati nel servizio civile<\/strong> e in tirocini formativi<\/strong>. Poi ci sono i volontari, che si mettono a disposizione per tante attivit\u00e0,<\/span> come quelle di accompagnare i disabili a uno spettacolo o altri eventi pubblici. Anche se – sottolinea con un po\u2019 di amarezza la presidente – \u201cnegli ultimi anni i volontari sono sempre di meno, forse perch\u00e9 la gente prima di tutto ha bisogno di trovare un lavoro pagato\u201d.<\/span><\/p>\n C\u2019\u00e8 poi il problema dei tagli alle spese per la sanit\u00e0. \u201cNon si pu\u00f2 fare ricadere sui pi\u00f9 deboli il peso della fragilit\u00e0 economica che stiamo vivendo: non \u00e8 giusto, \u00e8 inammissibile\u201d afferma categorica Bondi nel commentare i tagli alle spese per la sanit\u00e0 pubblica<\/strong>. \u201cTagli – afferma – che hanno influenzato anche i servizi che l\u2019Umbria aveva sempre offerto in questo settore. Le rette pro-capite pagate dal settore pubblico per l\u2019assistenza fornita nelle nostre strutture sono insufficienti. Rette che – ha spiegato parlandone con<\/span> La Voce<\/em> – non sono differenziate in base ai servizi di assistenza e riabilitazione necessari per i singoli assistiti. La Presidente regionale e l\u2019assessore alla Sanit\u00e0 – ha concluso – ci hanno assicurato il loro impegno. Siamo in attesa\u201d.<\/span><\/p>\n Enzo Ferrini<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Stare dalla parte di chi non ha diritti, con l\u2019impegno concreto di \u201caccogliere, condividere e progettare il futuro\u201d perch\u00e9 anche \u201ci non tutelati e i non garantiti si formino una coscienza dei loro diritti e doveri per diventare i soggetti della propria liberazione e riscatto\u201d. Dal 1966 la Comunit\u00e0 di Capodarco ha compiuto questa scelta. […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":52815,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[4066,1131],"tags":[4404],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/52814"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=52814"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/52814\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":52817,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/52814\/revisions\/52817"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/52815"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=52814"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=52814"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=52814"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}