{"id":52767,"date":"2018-09-06T12:00:32","date_gmt":"2018-09-06T10:00:32","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=52767"},"modified":"2018-09-05T16:19:43","modified_gmt":"2018-09-05T14:19:43","slug":"assisi-preghiera-ecumenica-creato","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/assisi-preghiera-ecumenica-creato\/","title":{"rendered":"Assisi. La prima preghiera ecumenica per il creato e il pellegrinaggio verso Gubbio"},"content":{"rendered":"

Prendersi cura della Terra durante il \u201cTempo del creato\u201d \u00e8 stato l\u2019appello rilanciato da alti rappresentati delle tradizioni cristiane ai fedeli cristiani – circa un terzo della popolazione mondiale! – durante la prima Preghiera ecumenica per il creato tenutasi ad Assisi in vista della Cop24, la Conferenza internazionale sul clima che si terr\u00e0 in Polonia il prossimo ottobre.<\/span><\/p>\n

Densi di significato i luoghi scelti per ospitare le quattro \u201ctappe\u201d della preghiera. Iniziata il 31 agosto presso il santuario della Spogliazione<\/strong> per incoraggiare una riflessione sull\u2019urgente necessit\u00e0 di una conversione ecologica, \u00e8 proseguita con la veglia davanti al Crocifisso di San Damiano<\/strong>, focalizzata sul mandato di Ges\u00f9 a san Francesco: \u201cVa\u2019 e ripara la mia casa<\/em>\u201d, che impegna anche noi oggi come custodi della creazione.<\/span><\/p>\n

Il 1\u00b0 settembre, in occasione della quarta Giornata mondiale di preghiera per il creato, il sagrato della basilica superiore di San Francesco ha accolto i leader presenti che hanno lanciato, con la\u00a0<\/span>Dichiarazione congiunta<\/em>, il loro appello per la giustizia climatica e per una nuova solidariet\u00e0 globale con i pi\u00f9 colpiti, invitando ad agire a livello internazionale attraverso \u201cprovvedimenti coraggiosi ai prossimi negoziati Onu sul clima\u201d. Dal sagrato \u00e8 poi partito il pellegrinaggio Assisi-Gub<\/strong><\/span>bio<\/strong> sul Sentiero di Francesco, con cui ci si \u00e8 uniti simbolicamente al cammino verso la Cop24<\/strong>. Era il primo incontro di questo tipo organizzato dal Direttivo ecumenico del Tempo del creato (per questo,<\/span> prima<\/em>\u00a0Preghiera) composto da Movimento cattolico mondiale per il clima, Consiglio ecumenico delle Chiese, Rete per l\u2019ambiente della Comunione anglicana, Federazione luterana mondiale,<\/span> A Rocha, Christian Aid, Lausanne\/ World Evangelical Alliance Creation Care Network, Act Alliance e World Communion for Reformed Churches.<\/span><\/p>\n

L\u2019evento \u00e8 stato realizzato in collaborazione con le diocesi di Assisi \u2013 Nocera Umbra \u2013 Gualdo Tadino e di Gubbio, il Sacro Convento e l\u2019Istituto Serafico di Assisi. Hanno partecipato ai diversi momenti l\u2019archimandrita Athenagoras Fasiolo, rappresentante del Patriarcato di Costantinopoli, il card. Angelo Bagnasco, presidente del Ccee, mons. Bruno-Marie Duffe\u00e9, segretario del Dicastero vaticano per il servizio dello sviluppo umano integrale, il vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino, e il sindaco di Assisi, Stefania Proietti.<\/span><\/p>\n

Nei loro interventi, i leader religiosi hanno richiamato all\u2019impegno nel servire personalmente e come comunit\u00e0 cristiane i fratelli<\/strong>, in particolare gli \u201cultimi\u201d, spesso resi tali proprio dalle conseguenze dei cambia<\/span>menti climatici nelle proprie<\/span> terre.<\/span> Un impegno sostenuto dalla speranza nel bene che gi\u00e0 c\u2019\u00e8 negli sforzi di tanti cristiani per rispondere alla chiamata ad essere custodi della creazione, e nei tentativi di cambiare la \u201cnarrativa\u201d di un mondo frammentato e polarizzato; e dall\u2019unit\u00e0 che possiamo gi\u00e0 vivere come comunit\u00e0 cristiane lavorando insieme per rispondere all\u2019urgenza della crisi ambientale.<\/span><\/p>\n

Marina Zola
\n<\/strong>Ufficio per l\u2019ecumenismo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino<\/em><\/p>\n

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In cammino sulle orme di Francesco<\/h2>\n

Nel \u201cchiostro della pace\u201d del convento di San Francesco, a conclusione della decima edizione del pellegrinaggio a piedi Assisi-Gubbio, il vescovo<\/span> Luciano Paolucci Bedini<\/strong> ha consegnato al suo predecessore, il vescovo emerito<\/span> Mario Ceccobelli<\/strong>, il premio \u201cLupo di Gubbio per la riconciliazione\u201d: un piatto in ceramica dell\u2019artista Giampietro Rampini. Non tanto un passaggio di consegne, ma un riconoscimento dovuto a Ceccobelli, il cui operato \u00e8 stato sempre improntato a ricercare il bene comune e soprattutto quanto unisce persone e popoli. \u00c8 stata la degna conclusione di una manifestazione che ancora una volta ha registrato un bel successo, con oltre 300 partecipanti complessivi. Il vescovo Luciano ha guidato il pellegrinaggio per la prima volta, u<\/span>n cammino tra l\u2019altro che il Vescovo ben conosce, soprattutto per i valori che riepiloga; non a caso lo ha scelto per arrivare nella diocesi affidata alle sue cure a ridosso della consacrazione e ingresso (3 dicembre 2017). Nella conclusione di questa decima edizione sono stati coinvolti luoghi-simbolo della vicenda umana e spirituale del francescanesimo: la chiesa della Vittorina, messa a disposizione di Francesco dal vescovo Vilano nel 1213, la chiesa di San Francesco della Pace, la chiesa di San Francesco in piazza 40 Martiri. Alla Vittorina, sede del primo cenobio dei<\/span> frati, legata all\u2019ammansimento del lupo e all\u2019assistenza ai lebbrosi nel vicino lazzaretto, c\u2019\u00e8 stato il saluto del custode, padre<\/span> Francesco Ferrari .<\/p>\n

Giampiero Bedini<\/strong><\/p>\n<\/blockquote>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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