{"id":52727,"date":"2018-08-31T16:45:45","date_gmt":"2018-08-31T14:45:45","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=52727"},"modified":"2018-08-31T16:47:13","modified_gmt":"2018-08-31T14:47:13","slug":"creato-serafico-preghiera-ecumenica","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/creato-serafico-preghiera-ecumenica\/","title":{"rendered":"Giornata del creato. Il Serafico \u00e8 fra i promotori della preghiera ecumenica"},"content":{"rendered":"

Per rispondere concretamente al grido d\u2019allarme lanciato da Papa Francesco all\u2019interno della sua enciclica Laudato Si’<\/i> per la tutela della nostra \u201ccasa comune<\/i>\u201d, la Terra, e per diffondere una cultura di reale accoglienza e fraternit\u00e0, l\u2019Istituto Serafico di Assisi <\/b>si fa promotore – insieme al Movimento Cattolico Mondiale per il Clima<\/b>, al Comitato Direttivo<\/b> del \u201cTempo del Creato<\/b>\u201d, alla Diocesi di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino<\/b>, alla Diocesi di Gubbio<\/b> e al Sacro Convento – <\/b>del primo incontro di preghiera ecumenico congiunto<\/b> per il Creato<\/b>. L\u2019obiettivo condiviso \u00e8 quello di unire i 2,2 miliardi di cristiani di tutte le confessioni nella preghiera rivolta alla salvaguardia del nostro Pianeta<\/b>, per camminare insieme verso la Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP 24<\/b>, che si terr\u00e0 il prossimo dicembre in Polonia. La preghiera inizier\u00e0 oggi, 31 agosto<\/b> alle ore 17<\/b> e si concluder\u00e0 sabato 1\u00b0 settembre alle ore 10 <\/b>sul Sagrato della Basilica di San Francesco d\u2019Assisi<\/b> con una Dichiarazione congiunta<\/b> che invita tutti i cristiani ad agire coraggiosamente per il clima <\/b>e con un\u2019azione simbolica<\/b> che coinvolger\u00e0 10 persone<\/b> appartenenti alla grande famiglia<\/b> del Serafico per ricordare i pi\u00f9 deboli<\/b>.\u00a0<\/span><\/p>\n

\u201cAbbiamo voluto partecipare a questo primo incontro perch\u00e9 avvertiamo la necessit\u00e0 e l\u2019urgenza di promuovere una cultura di reale accoglienza e fraternit\u00e0. <\/i>La societ\u00e0 rischia di smarrire il senso e la responsabilit\u00e0 della cura delle persone e del Creato<\/i><\/b>\u201d.\u00a0 <\/span>\u2013 <\/i>Dichiara Francesca Di Maolo, Presidente dell\u2019Istituto Serafico di Assisi<\/b>. \u201cIl nostro lavoro ci porta costantemente a percepire una profonda verit\u00e0, ossia che l\u2019uomo pu\u00f2 essere pienamente se stesso solo se \u00e8 in relazione con gli altri, con tutto il Creato e con Dio. \u00c8 per questo motivo che la vita ha bisogno di relazioni. Perch\u00e9 senza una persona accanto che li accompagni a fare esperienza della vita e del Creato, i pi\u00f9 deboli sarebbero condannati alla mera sopravvivenza e non potrebbero mai vivere pienamente. Prendersi cura dei pi\u00f9 vulnerabili \u00e8 impossibile senza prendersi prima cura delle persone che ci circondano e dell\u2019ambiente in cui viviamo. San Francesco, al quale la nostra Opera \u00e8 dedicata, ci ha insegnato che l\u2019ecologia integrale passa solo attraverso la conversione del cuore. Solo allora ci sentiremo intimamente uniti a tutto ci\u00f2 che esiste e parti della casa comune che Dio ci ha affidato\u201d. <\/i>\u2013 Prosegue la Presidente Di Maolo<\/b>.<\/p>\n

Il Serafico, che da 147 anni si prende cura di bambini e ragazzi con gravi disabilit\u00e0, \u00e8 pienamente consapevole del fatto che l\u2019integrit\u00e0 della persona non sia solo una somma di funzioni ed \u00e8 per questo che cerca di realizzare ogni giorno l\u2019ecologia integrale di cui parla il Santo Padre, per preservare la dignit\u00e0 della vita umana e la salute della nostra \u201ccasa comune\u201d.<\/p>\n

\u00a0<\/span>\u201cSiamo qui insieme ai bambini dei nostri dipendenti per ricordare la responsabilit\u00e0 che abbiamo verso le nuove generazioni. Siamo con i bambini disabili del Kosovo, che abbiamo trovato in situazioni di abbandono e povert\u00e0. Siamo con la famiglia Irachena che \u00e8 scappata dall\u2019orrore della guerra con la piccola Shosho, disabile grave che abbiamo accolto al Serafico. Siamo con i nostri dipendenti e i nostri volontari, che ogni giorno compiono grandi, ma anche piccoli gesti di cura. Siamo con le nostre suore infermiere indiane del Kerala. Siamo con le nostre famiglie, esempio di cura, accoglienza e solidariet\u00e0. Siamo con alcuni dei nostri bambini e ragazzi disabili, che vogliono testimoniarci che la pienezza della vita \u00e8 sempre possibile e che una persona inguaribile non per questo \u00e8 incurabile o infelice. La vita ha bisogno di essere accolta, custodita, tutelata, perch\u00e9 \u00e8 un bene talmente prezioso che non pu\u00f2 essere lasciato in bal\u00eca di false libert\u00e0, della solitudine e dell\u2019abbandono. Le storie di queste persone ci insegnano che la forza dell\u2019amore pu\u00f2 abbattere ogni limite. \u00c8 nei piccoli gesti di cura verso il Creato e verso le persone pi\u00f9 fragili che possiamo difendere la nostra Casa Comune, spezzare la logica dell\u2019egoismo globale e accendere l\u2019amore sociale, vera leva per lo sviluppo e per il futuro<\/i>\u201d. \u2013 Ha concluso la Presidente Di Maolo<\/b>. \u00a0<\/span><\/p>\n

Il programma<\/h2>\n

Venerd\u00ec 31 agosto, dalle ore 17.30-19.30<\/b> gli eventi si terranno alla Sala della Spogliazione di San Francesco<\/b>, per incoraggiare una riflessione sull\u2019urgenza della necessit\u00e0 di una conversione ecologica. Interverranno Mons. Domenico Sorrentino<\/b>, Vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, Mons. Bruno-Marie Duff\u00e9<\/b>, Segretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale del Vaticano, Arc. Bernard Ntahoturi<\/b>, rappresentante dell\u2019Arcivescovo di Canterbury, Archim. Athenagoras Fasiolo<\/b>, rappresentante del Patriarcato Ecumenico, e altri. \u00a0<\/span><\/p>\n

Sabato 1\u00b0 settembre, alle ore 10.00<\/b> gli eventi avranno luogo sul Sagrato della Basilica Superiore di San Francesco<\/b>. Saluti saranno offerti da S.E. Card. Angelo Bagnasco<\/b>, Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d\u2019Europa (CCEE), Rev. Christian Krieger<\/b>, Presidente della Conferenza delle Chiese Europee (CEC), Padre Mauro Gambetti<\/b>, Custode del Sacro Convento, ed altri. I leader delle confessioni cristiane rilasceranno una dichiarazione condivisa<\/b> per richiamare alla responsabilit\u00e0 verso specifiche iniziative climatiche globali, cui seguir\u00e0 un\u2019azione simbolica dell\u2019Istituto Serafico di Assisi<\/b>. Infine, i leader – insieme a Mons. Luciano Paolucci Bedini, Vescovo di Gubbio, ai pellegrini ed i \u201cpi\u00f9 piccoli\u201d – faranno i primi passi della decima edizione del Pellegrinaggio Assisi\/Gubbio che si unir\u00e0 simbolicamente al pellegrinaggio verso la COP24<\/b>, portando lo spirito di San Francesco alla conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite in Polonia.<\/p>\n

Chi sono i protagonisti dell’azione simbolica curata dal Serafico<\/h2>\n

I bambini<\/b> che porteranno in dono una delle piantine di ulivo sul palco hanno partecipato al campus estivo per i figli dei dipendenti del Serafico. Un\u2019iniziativa finalizzata a mettere in risalto l\u2019importanza della famiglia anche nell\u2019ambiente di lavoro, ma non solo. Per questi bambini, infatti, il campus ha rappresentato un importante momento di condivisione con i ragazzi del Serafico, che ha dato vita a nuovi spazi di inclusione sociale, ma soprattutto ha rappresentato un percorso di crescita personale volto ad abbattere quelle barriere culturali che spesso vengono innalzate di fronte alla disabilit\u00e0.\u00a0<\/span><\/p>\n

Una volontaria<\/b> Dopo i bambini, salir\u00e0 sul palco una storica volontaria del Serafico, testimonianza del valore del dono, ma anche della necessit\u00e0 di una forte solidariet\u00e0 fra le diverse generazioni. Perch\u00e9 solo attraverso dei forti legami tra presente e passato \u00e8 possibile tutelare il nostro futuro.\u00a0<\/span><\/p>\n

Gli orfani<\/b> e i bambini lontani dalle loro famiglie<\/b> Nessuno pu\u00f2 essere lasciato in balia della solitudine e dell\u2019abbandono ed \u00e8 un piccolo ospite del Serafico a farsi portavoce di questo appello. Il bimbo, affetto da una disabilit\u00e0 plurima, non poteva essere assistito direttamente dai genitori, ma ha trovato il suo posto all\u2019interno dell\u2019Istituto, dove grazie all\u2019impegno degli operatori migliora giorno dopo giorno.\u00a0<\/span><\/p>\n

Rifugiati<\/b> Saliranno sul palco i fratelli di una piccola profuga che dall\u2019Iraq \u00e8 fuggita in Giordania insieme alla sua famiglia. A causa delle sue gravi disabilit\u00e0, la bambina non poteva sopportare quel tipo di vita e per salvarla il Serafico ha costruito un corridoio umanitario per ospitare lei e tutta la sua famiglia (sono in 6) ad Assisi. Da quando \u00e8 arrivata ad Assisi, \u00e8 in cura presso il Semi Residenziale dei Piccoli e ogni giorno d\u00e0 riscontri molto positivi alle attivit\u00e0 riabilitative cui viene sottoposta.\u00a0<\/span><\/p>\n

Persone in situazioni di povert\u00e0<\/b> Edison \u00e8 un bambino di 6 anni conosciuto in Kosovo durante un viaggio umanitario. Il piccolo, affetto da disabilit\u00e0 plurime, viveva in condizioni di estrema povert\u00e0, con una famiglia completamente impossibilitata a prendersi cura di lui. Siamo riusciti a portarlo in Italia, dove al Serafico ha iniziato un percorso di cura e riabilitazione. Giorno dopo giorno, il volto del piccolo \u00e8 tornato a sorridere alla vita. Ma la svolta verso la conquista di una vita piena \u00e8 arrivata quando una giovane coppia lo ha preso in affido.\u00a0 <\/span>La nuova famiglia \u00e8 stata poi benedetta dall\u2019arrivo della piccola Sara.\u00a0<\/span><\/p>\n

Ragazzi con disabilit\u00e0<\/b> I ragazzi del Serafico insegnano che la disabilit\u00e0, anche se pu\u00f2 imprigionare un corpo, non limita mai l\u2019anima, che \u00e8 sempre pronta ad innalzarsi e a godere delle meraviglie del creato.\u00a0<\/span><\/p>\n

I lavoratori<\/b> Saliranno sul palco anche alcuni lavoratori del Serafico per ricordare che il lavoro \u00e8 un diritto fondamentale per la dignit\u00e0 dell\u2019uomo. Tra le fasce deboli della nostra societ\u00e0 non possiamo dimenticare le persone che sono in cerca di un lavoro, coloro che lo hanno perso e tutti coloro che sono sfruttati in ambito lavorativo.\u00a0<\/span><\/p>\n

Famiglia <\/b>\u00c8 un\u2019autentica risorsa per il nostro futuro. E\u2019 il primo luogo di umanizzazione della vita. La famiglia \u00e8 capace di amore, di accoglienza, di cura e di progetto.\u00a0<\/span><\/p>\n

Personale medico di assistenza<\/b> Sono loro la testimonianza tangibile del prendersi cura, che \u00e8 sempre un atto umano prima ancora che tecnico e scientifico. Sono i veri custodi e servitori della vita e rappresentano per tutti noi un modello da seguire.\u00a0<\/span><\/p>\n

Le suore infermiere del Serafico <\/b>provenienti dal Kerala. Recentemente, a causa delle inondazioni di quei territori, hanno seguito da lontano e con apprensione il dramma delle loro famiglie e molte di loro hanno perso la propria casa. Con la loro presenza ci testimoniano quotidianamente lo spirito di servizio che coniugano con la vicinanza e l\u2019amore per i pi\u00f9 piccoli e, in questo drammatico frangente, anche la straordinaria importanza del prendersi particolarmente cura del Creato.<\/p>\n

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