{"id":52705,"date":"2018-08-30T16:00:46","date_gmt":"2018-08-30T14:00:46","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=52705"},"modified":"2018-09-13T17:23:17","modified_gmt":"2018-09-13T15:23:17","slug":"diciotti-intervista-don-ivan-maffeis","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/diciotti-intervista-don-ivan-maffeis\/","title":{"rendered":"Nave Diciotti. Don Ivan Maffeis: “La nostra \u00e8 una risposta di supplenza, non \u00e8 La risposta”"},"content":{"rendered":"
Dopo lo sbarco di sabato notte i 143 migranti della nave Diciotti, rimasta ferma una settimana al porto di Catania, sono ora nell\u2019hotspot di Messina per le procedure di identificazione. Quelli accolti dalla Chiesa italiana saranno spostati tra poche ore in un centro di accoglienza nella zona dei Castelli Romani, quindi distribuiti nelle tante diocesi che si sono messe a disposizione spontaneamente: Torino, Firenze, Brescia, Bologna, Agrigento, Cassano all\u2019Jonio, Rossano Calabro\u2026 Qui verranno seguiti i vari protocolli con progetti personalizzati a seconda delle situazioni. Mentre \u00e8 in corso un incontro al Viminale che sta affrontando le varie questioni tecniche (luned\u00ec 27 agosto,<\/span> ndr<\/em>), don<\/span> Ivan Maffeis<\/strong>, sottosegretario della Cei e direttore dell\u2019Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, ribadisce al Sir: \u201cQuesta \u00e8 una risposta di supplenza. Non \u00e8 \u2018la risposta\u2019. La risposta di un Paese democratico matura attraverso ben altri processi. Ma anche risposte di solidariet\u00e0 e di umanit\u00e0 come questa possono aiutare a sviluppare una cultura dell\u2019accoglienza\u201d.<\/span><\/p>\n Perch\u00e9 la Chiesa italiana ha scelto di accogliere i migranti della nave Diciotti? C\u2019\u00e8 un rischio che i migranti siano usati come mezzo di ricatto per smuovere l\u2019Europa all\u2019accoglienza? I migranti della nave Diciotti come saranno distribuiti?<\/strong> Quante persone saranno accolte dalla Chiesa italiana e come?<\/strong> Patrizia Caiffa<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Dopo lo sbarco di sabato notte i 143 migranti della nave Diciotti, rimasta ferma una settimana al porto di Catania, sono ora nell\u2019hotspot di Messina per le procedure di identificazione. Quelli accolti dalla Chiesa italiana saranno spostati tra poche ore in un centro di accoglienza nella zona dei Castelli Romani, quindi distribuiti nelle tante diocesi […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":52706,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[6377],"tags":[1372,1332,2981],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/52705"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=52705"}],"version-history":[{"count":3,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/52705\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":52718,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/52705\/revisions\/52718"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/52706"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=52705"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=52705"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=52705"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}
\n<\/strong>\u201c\u00c8 stata una scelta della presidenza Cei, legata alla volont\u00e0 di uscire da una situazione di stallo in cui queste persone erano da diversi giorni. Davanti ad una situazione insostenibile dal punto di vista umanitario si \u00e8 scelto di non andare avanti con comunicati e appelli generici ma di intervenire offrendo una disponibilit\u00e0 all\u2019accoglienza concreta, fattiva e immediata\u201d.<\/span><\/p>\n
\n<\/strong>\u201cLa Chiesa \u00e8 intervenuta proprio per sbloccare questa situazione. Il governo pretendeva, anche giustamente, il coinvolgimento dell\u2019Europa per una redistribuzione dei migranti e per affrontare in maniera comunitaria un fenomeno di portata enorme. D\u2019altra parte \u00e8 ovvio che per arrivare a concordare una politica comunitaria su un<\/span> tema come quello delle migrazioni non possiamo servirci di gente in fuga dalla guerra o da situazioni di persecuzione\u201d.<\/span><\/p>\n
\n\u201cI migranti saranno trasferiti in un centro di Rocca di Papa, in attesa di essere ospitati nelle tante diocesi che hanno dato la disponibilit\u00e0: Torino, Brescia, Bologna, Agrigento, Cassano all\u2019Jonio, Rossano Calabro, per citare solo quelle di cui sono a conoscenza. \u00c8 stata una risposta spontanea, noi non abbiamo fatto alcun appello. La Chiesa italiana ha una tradizione d\u2019accoglienza<\/span> reale: sapere che nelle diocesi ci sono gi\u00e0 tra le 26mila e le 28mila persone accolte dovrebbe farci riflettere per capire quanto stiamo enfatizzando un fatto solo perch\u00e9 li<\/span> abbiamo bloccati l\u00ec\u201d.<\/span><\/p>\n
\n\u201cLa Chiesa italiana \u00e8 disposta a prendere tutti quelli che hanno necessit\u00e0 di essere accolti, non abbiamo fatto una questione di numeri. Per noi era importante sbloccare una situazione oramai insostenibile. Abbiamo offerto un\u2019accoglienza umanitaria.<\/span><\/p>\n