{"id":52072,"date":"2018-06-15T10:00:09","date_gmt":"2018-06-15T08:00:09","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=52072"},"modified":"2018-06-13T17:34:06","modified_gmt":"2018-06-13T15:34:06","slug":"ora-tempo-crescere","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/ora-tempo-crescere\/","title":{"rendered":"Ora \u00e8 tempo di crescere"},"content":{"rendered":"
\u201cIl giusto fiorir\u00e0 come palma, crescer\u00e0 come cedro del Libano\u201d.<\/p>\n
Sono le parole del Salmo 91 che ascoltiamo nell\u2019XI domenica del Tempo Ordinario. Di nascita, sviluppo e crescita ci parlano anche gli altri brani della liturgia della Parola. Con la Quaresima, il periodo pasquale e le ultime solennit\u00e0 della SS.ma Trinit\u00e0 e del Corpus Domini<\/em> le occasioni di grazia ci sono state fornite abbondantemente attraverso i Sacramenti e la Parola. Ora \u00e8 tempo di deciderci e far fruttificare il bene ricevuto. Di crescita si parla gi\u00e0 nella prima lettura tratta dal libro del profeta Ezechiele dove si descrive un ramoscello estirpato dalla cima di un cedro per poi essere piantato su \u201cun monte alto, imponente\u201d. Il brano fa parte della sezione di capitoli che annunciano la caduta di Gerusalemme con la conseguente deportazione a Babilonia di parte degli israeliti (\u201cla punta dei rami\u201d), ma la parola \u2018distruzione\u2019 non \u00e8 mai l\u2019ultima nella Bibbia! Del resto Ezechiele ha prima avvertito circa il \u2018castigo\u2019, poi, condotto in terra d\u2019esilio con gli altri deportati, ha spronato alla fiducia e alla speranza in Dio. E allora ecco che la storia del popolo biblico viene paragonata ad un grande cedro divenuto infecondo (\u00e8 l\u2019Israele infecondo perch\u00e9 idolatra) il cui \u201cramoscello\u201d viene staccato e piantato altrove (riferimento a Babilonia). Poi di nuovo questo \u201cramoscello\u201d risulta piantato \u201csull\u2019alto monte d\u2019Israele\u201d e, da secco che era, il cedro diventa \u201cmagnifico\u201d, si impone con i suoi rami e i suoi abbondanti frutti tanto che tutti gli uccelli vanno a riposarsi sotto di esso.<\/p>\n Cos\u00ec Israele diverr\u00e0 un simbolo per tutti gli altri popoli perch\u00e9 il suo Dio gli cambier\u00e0 la condizione cos\u00ec come la cambia il germoglio verde allo spuntare dal legno secco.<\/p>\n Nel Vangelo di Marco si parla similmente di seminagione e di fecondit\u00e0. \u00c8 la pagina che comprende le due parabole del seme che cresce da solo e del granellino di senape. Relativamente alla prima, Ges\u00f9 si rif\u00e0 molto concretamente al fatto che nessun contadino andrebbe mai ad aprire il terreno per vedere se il seme sta germogliando perch\u00e9 cos\u00ec facendo distruggerebbe il seme ancor prima di svilupparsi. Questo per dire che l\u2019ansia di chi vorrebbe vedere subito i frutti (in qualsiasi situazione) rischierebbe solo di nullificare gli sforzi della semina.<\/p>\n L\u2019attivit\u00e0 evangelizzatrice, l\u2019annuncio del Regno di Dio, necessita dei suoi ritmi e per sua natura, \u201cdorma o vegli, di notte o di giorno\u201d, produce ugualmente i suoi frutti! L\u2019altra parabola poi, quella del granello di senape, trasmette un messaggio che va a completare la parabola del seme che cresce da solo. Il granello di senape \u00e8 tra i pi\u00f9 piccoli granelli che si trovino in natura, \u00e8 equivalente ad un puntino nero, quasi impercettibile, eppure da esso si sviluppa una grande pianta. Insieme le due parabole si integrano andando a proporre la logica degli \u2018opposti\u2019: inattivit\u00e0\/sviluppo, piccolezza\/grandezza.<\/p>\n Il cedro avvizzito diventa un grande e prospero cedro sotto il quale \u201ctutti gli uccelli dimoreranno\u201d, cos\u00ec il granello di senape cresce e si sviluppa e diventa il pi\u00f9 grande degli alberi tanto che \u201cgli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra\u201d.<\/p>\n Considerando che l\u2019\u2018albero\u2019 fecondo per eccellenza \u00e8 la Croce di Cristo sotto la quale tutti trovano accoglienza e refrigerio, tuttavia, rimanendo nel tema delle \u2018due parabole\u2019 percepiamo da esse un invito a credere nell\u2019indiscutibile efficacia della Parola di Dio. All\u2019uomo spetta di collaborare all\u2019attivit\u00e0 evangelizzatrice, poi il resto \u00e8 compito di Dio perch\u00e9 Lui stesso assicura che \u201cla parola che esce dalla (sua) bocca non ritorner\u00e0 a (Lui) senza effetto, senza aver ottenuto ci\u00f2 per cui l\u2019ha inviata\u201d (Is 55,11). Quindi la fecondit\u00e0 dell\u2019evangelizzazione non dipende dall\u2019efficientismo umano, ma dalla fede che si ripone nella potenza che \u00e8 propria della parola di Dio. Non che l\u2019uomo non abbia responsabilit\u00e0 nell\u2019opera evangelizzatrice, ma non dipende dalle sue forze la riuscita. Il parametro per valutare il contributo umano pu\u00f2 venire dall\u2019esperienza paolina.<\/p>\n In quella che \u00e8 considerata la Lettera pi\u00f9 \u201cpersonale e spontanea\u201d, ovvero la Seconda ai Corinzi, san Paolo dedica ampio spazio alla trattazione del ministero apostolico descrivendone le fatiche e contemporaneamente la grandezza. Ad un certo punto, (nel brano che ascolteremo domenica), fa presente la parte di responsabilit\u00e0 che ha il credente nell\u2019attivit\u00e0 evangelizzatrice in quanto \u201ctutti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle cose compiute, sia in bene che in male\u201d, ma l\u2019Apostolo fa anche presente che \u201cn\u00e9 chi pianta, n\u00e9 chi irriga \u00e8 qualcosa, ma \u00e8 Dio che fa crescere\u201d (1Cor 3,7). Perci\u00f2 \u201cil Regno di Dio richiede la nostra collaborazione, ma \u00e8 soprattutto iniziativa e dono del Signore. \u2026 La vittoria del Signore \u00e8 sicura: il suo amore far\u00e0 spuntare e far\u00e0 crescere ogni seme di bene presente sulla terra. Questo ci apre alla fiducia e alla speranza, nonostante i drammi, le ingiustizie, le sofferenze che incontriamo. Il seme del bene e della pace germoglia e si sviluppa, perch\u00e9 lo fa maturare l\u2019amore misericordioso di Dio\u201d (Papa Francesco, 14.06.\u201915).<\/p>\n PRIMA LETTURA SALMO RESPONSORIALE SECONDA LETTURA VANGELO \u201cIl giusto fiorir\u00e0 come palma, crescer\u00e0 come cedro del Libano\u201d. Sono le parole del Salmo 91 che ascoltiamo nell\u2019XI domenica del Tempo Ordinario. Di nascita, sviluppo e crescita ci parlano anche gli altri brani della liturgia della Parola. Con la Quaresima, il periodo pasquale e le ultime solennit\u00e0 della SS.ma Trinit\u00e0 e del Corpus Domini […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":50551,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[492],"tags":[2992,1406,2756],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/52072"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=52072"}],"version-history":[{"count":1,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/52072\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":52073,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/52072\/revisions\/52073"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/50551"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=52072"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=52072"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=52072"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}LA PAROLA\u00a0della Domenica<\/strong><\/h5>\n
\nDal Libro del profeta Ezechiele 17,22-24<\/p>\n
\nSalmo 91<\/p>\n
\nII Lettera ai Corinzzi 5,6-10<\/p>\n
\nVangelo d Marco 4,26-34<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"