{"id":52068,"date":"2018-06-13T18:00:15","date_gmt":"2018-06-13T16:00:15","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=52068"},"modified":"2018-06-13T18:00:15","modified_gmt":"2018-06-13T16:00:15","slug":"la-grande-famiglia-dei-preti-presbiterio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-grande-famiglia-dei-preti-presbiterio\/","title":{"rendered":"La grande famiglia dei preti \u00e8 il presbiterio"},"content":{"rendered":"
Al Cenacolo del 14 maggio scorso, svoltosi nel seminario regionale, hanno partecipato una ventina di preti oltre al vescovo emerito Lorenzo Chiarinelli e\u00a0al vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino Domenico Sorrentino il quale, auspicando il ripetersi di queste iniziative, ha invitato a pregare per gli assenti per motivi di salute, di et\u00e0 o di lavoro e ha raccomandato lo stile sinodale nell\u2019azione pastorale e rapporti quanto pi\u00f9 possibile fraterni nel presbiterio. In merito a quest\u2019ultimo punto, che costituiva l\u2019oggetto specifico della riunione, un dirigente nazionale dell\u2019Unione apostolica ha proposto dalla Sardegna, via mail, l\u2019istituzione dei \u201cluned\u00ec del prete\u201d, pi\u00f9 volte da lui vissuti in Brasile; giornate cio\u00e8 in cui i preti si ritrovano per stare insieme, pregare, scambiarsi idee, mangiare e magari anche giocare ecc. lasciando da parte i soliti problemi di natura pastorale. \u201cAnche la famiglia presbiterale \u2013 ha scritto – ha bisogno di momenti totalmente riservati a se stessa\u201d.<\/p>\n
La proposta \u00e8 divenuta subito oggetto di diverse, ma convergenti valutazioni. Pi\u00f9 di uno si \u00e8 dichiarato del tutto favorevole a questi momenti di fraternit\u00e0 dato che anche i preti hanno bisogno di recuperare, meglio se insieme, le loro energie psico-fisiche . Un giovane partecipante ha affermato con forza l\u2019obbligo morale di visitare spesso i frateli malati o anziani e soli, o almeno fare sentire la propria vicinanza. Non dovrebbe pertanto accadere \u2013 come invece purtroppo accade – che qualcuno venga ricoverato in ospedale o in una casa di riposo nell\u2019indifferenza degli altri o senza ricevere almeno un segno di solidariet\u00e0: una visita, una telefonata, ecc. Utili proposte sono venute anche da parte qualche laico, invitato al Cenacolo per la diretta conoscenza dei sacerdoti. Una signora ha rilevato la scarsit\u00e0 di dialogo tra i preti della sua zona pastorale; un\u2019altra ha espresso il desiderio di vedere pi\u00f9 spesso i preti riuniti insieme, anche al di l\u00e0 delle convocazioni ufficiali. Un parroco emerito ha ricordato alcune forme di vita comune vissute con i suoi collaboratori; un altro ha affermato che il ritrovarsi insieme, al di l\u00e0 delle consuete programmazioni di natura pastorale, \u00e8 necessario anche perch\u00e9 \u201cperch\u00e9 il mondo creda\u201d. Conosce infatti gente che si \u00e8 allontanata dalla Chiesa a causa della mancanza di fraternit\u00e0 e armonia tra preti.<\/p>\n
Un socio dell\u2019Unione apostolica (associazione cui si deve la prassi dei Cenacoli), tenendo conto che il presbiterio diocesano \u00e8 un soggetto sacramentale di cui si fa parte in forza del sacramento dell\u2019Ordine, ha affermato che \u201csi appartiene al presbiterio in quanto preti, ma che si \u00e8 pienamente e legittimamente tali solo si \u00e8 parte attiva del presbiterio diocesano\u201d. Come dire: un prete indifferente al suo presbiterio, o che agisce in modo individualistico, \u00e8 come un arto staccato dal corpo. Se si pensa come un \u201cio\u201d solitario pi\u00f9 che come un \u201cnoi\u201d, dovrebbe ricordare l\u2019antico aforisma teologico per il quale unus christianus, nullus christianus<\/em>. Un parroco ha affermato che un presbiterio unito pu\u00f2 costituisce un valore \u201ccurativo\u201d di natura psicologica e morale. Un altro, in relazione al seminario in cui ci troviamo, ha evidenziato l\u2019ampio ventaglio di aspetti positivi del medesimo, ma anche il rischio di viverci insieme per alcuni anni e camminare poi divisi nel ministero pastorale. C\u2019\u00e8 chi ha affermato che il seminario \u00e8 pi\u00f9 che una comunit\u00e0 di giovani che condividono lo stesso progetto. Dovrebbe essere invece come una fraternit\u00e0 – e la stessa cosa vale per il presbiterio – ove i rapporti interpersonali sono ben pi\u00f9 profondi di quelli di natura psicologica. Solo cos\u00ec pu\u00f2 adeguatamente preparare all\u2019ingresso in un presbiterio. Vengono evidenziati sia la necessit\u00e0 di relazioni tra presti non solo affettive, ma anche effettive, sia il fatto che le molteplici incombenze di natura amministrative, connesse con la legale rappresentanza delle parrocchie, impediscono di disporre sufficiente tempo da riservare ai fratelli del presbiterio, specie soli o malati.<\/p>\n Un partecipante, a questo proposito, si \u00e8 chiesto se non sia giunto il tempo di affidare la legale rappresentanza a un membro del consigli per gli affari economici. Il medesimo ha inoltre rilevato che la fraternit\u00e0 sacerdotale \u00e8 spesso impedita dal rifiuto delle unit\u00e0 pastorali e che ci sono preti appartenenti a istituti religiosi che nell\u2019azione pastorale fanno riferimento al loro superiore piuttosto che al vescovo diocesano. Un anziano prete ha raccomandato di arricchire gli incontri di fraternit\u00e0 attraverso l\u2019esperienza della lectio divina; un suggerimento che ha trovato piena accoglienza.<\/p>\n Il vescovo Chiarinelli<\/strong>, pi\u00f9 volte intervenuto nel dialogo con preziose riflessioni, concludendo il Cenacolo ha ricordato che, oggi, \u201c non viviamo in un\u2019epoca di cambiamento, ma in un cambiamento di epoca\u201d; in mondo inedito, cio\u00e8, ove la modernit\u00e0, che nei secoli scorsi aveva decretato l\u2019insignificanza della fede e la supremazia della ragione, \u00e8 stata sostituita dalla post-modernit\u00e0; un mondo ove la razionalit\u00e0 ha ceduto il posto all\u2019emotivit\u00e0 e al pensiero debole; ove le persone vivono senza sapere perch\u00e9 e si affannano senza avere la consapevolezza che il traguardo ultimo della vita umana \u00e8 \u201cil giorno senza tramonto\u201d di cui parla Ges\u00f9. Egli ha inoltre affermato che, anche per tutto questo, la tradizionale azione pastorale \u00e8 divenuta per larga parte superata e dunque spesso inefficace. Ricordando per\u00f2 che Dio cammina insieme a noi e che non \u00e8 estraneo a nessuna cultura, ha invitato ad avere fiducia e, soprattutto, ad ancorare saldamente la nostra vita in Colui che ha vinto il mondo.<\/p>\n <\/p>\n DOMANDE E RISPOSTE <\/strong><\/p>\n Venti partecipanti circa, hanno accettato di rispondere ad alcune domande proposte in una scheda \u2013 anonima! – distribuita nell\u2019intervallo. Eccone alcune, con le relative risposte.<\/p>\n Prima domanda.<\/strong> Tra i preti del tuo presbiterio, sia diocesani sia religiosi, la consapevolezza di appartenere a una sola famiglia spirituale di cui il vescovo \u00e8 padre appare:<\/p>\n notevole: 3 * scarsa: 15 * inesistente: 1<\/p>\n Seconda.<\/strong> a)<\/strong>\u00a0Le relazioni fraterne tra preti ti sembrano: *povere \/ ricche (indicare con una cifra da un minimo di 1 a un massimo di 10):<\/p>\n uno 2: cinque 4; quattro 5; tre 6: due 7; due 8;<\/p>\n b)<\/strong>\u00a0La relazione filiale con il vescovo appare: * povera \/ ricca:<\/p>\n uno 2; cinque 4; cinque 5; uno 6; tre 8; uno 9.<\/p>\n Terza.<\/strong>\u00a0I problemi di ciascuno sia pastorali sia personali (di salute, psicologici, economici, ecc) sono condivisi e fatti propri dai fratelli del presbiterio in questa misura:<\/p>\n *molto: 0. *poco: 2. * da qualcuno: 16. * da nessuno: 1.<\/p>\n Quarta.<\/strong> Il ministero presbiterale ha una \u201dradicale forma comunitaria\u201d e pu\u00f2 essere svolto solo come \u201cun\u2019opera collettiva\u201d. Il grado di consapevolezza di tutto questo, nel presbiterio, ti appare:<\/p>\n Notevole: 0. * sufficiente: 8. * scarso: 12.<\/p><\/blockquote>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Al Cenacolo del 14 maggio scorso, svoltosi nel seminario regionale, hanno partecipato una ventina di preti oltre al vescovo emerito Lorenzo Chiarinelli e\u00a0al vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino Domenico Sorrentino il quale, auspicando il ripetersi di queste iniziative, ha invitato a pregare per gli assenti per motivi di salute, di et\u00e0 o di lavoro e […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":52082,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[3691,8],"tags":[5915],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/52068"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=52068"}],"version-history":[{"count":2,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/52068\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":52081,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/52068\/revisions\/52081"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/52082"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=52068"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=52068"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=52068"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}