{"id":5199,"date":"2006-06-09T00:00:00","date_gmt":"2006-06-09T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=5199"},"modified":"2006-06-09T00:00:00","modified_gmt":"2006-06-09T00:00:00","slug":"quando-dire-no-significa-in-realta-si","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/quando-dire-no-significa-in-realta-si\/","title":{"rendered":"Quando dire no significa in realt\u00e0 s\u00ec"},"content":{"rendered":"
Accade spesso che nei dibattiti pi\u00f9 impegnativi sia necessario attendere il placarsi della foga delle parole per riannodare un filo interrotto. Non si pensa a tempi supplementari, peraltro non concessi dalle regole di un’informazione torrentizia, ma alla responsabilit\u00e0 di non far mancare elementi di approfondimento. Nessun intento recondito, quindi, nella richiesta di un pensare meno frettoloso come \u00e8 accaduto nel recente e non concluso dibattito su famiglia, unioni di fatto, omosessualit\u00e0. Non si pu\u00f2 ignorare che su questi temi c’\u00e8 stata da alcune parti la volont\u00e0 di passare all’opinione pubblica un’immagine offuscata della Chiesa e dei cattolici. Una Chiesa abbarbicata ai divieti, una Chiesa incapace di capire le sofferenze delle persone che vivono situazioni complesse, una Chiesa che sta pi\u00f9 dalla parte dei concetti che dalla parte della vita’ Nulla di nuovo e nessun vittimismo. Si tratta di un percorso culturale affollato, soprattutto quando attraversa il paesaggio mediatico. Assai pi\u00f9 impegnativo \u00e8 mostrare il volto reale, non si escludono quindi le ombre di una Chiesa che dice alcuni ‘no’ perch\u00e9 continua a dire molti ‘s\u00ec’ alla vita, alla felicit\u00e0, alla libert\u00e0’ Una Chiesa che nel condividere le sofferenze pi\u00f9 laceranti \u00e8 impegnata a rimuoverne le cause, non solo materiali, senza tacere la verit\u00e0, ‘i principi non negoziabili. Una Chiesa che sa quanto la verit\u00e0 abbia bisogno della carit\u00e0 per farsi strada nel cuore degli uomini e delle donne. Tacere i molti ‘s\u00ec’ detti con responsabilit\u00e0 e parlare solo di alcuni ‘no’ detti con altrettanta responsabilit\u00e0 \u00e8 segno di onest\u00e0 intellettuale? Forse \u00e8 il momento di chiedersi se alzare la voce per difendere e promuovere la vita umana dal primo istante del suo concepimento fino al suo termine naturale e sostenere la famiglia fondata sul matrimonio, non significhi anche alzare la voce per difendere e promuovere la dignit\u00e0 delle persone che nella loro esistenza vivono strappi, solitudini e conflitti interiori. Occorre chiedersi se da una vita intesa come dono e da una famiglia fondata sul ‘s\u00ec’ per sempre tra un uomo e una donna non vengano ragioni di speranza e di fiducia, anche per chi \u00e8 alla ricerca di riferimenti pi\u00f9 consistenti di quelli offerti da una cultura e da una politica in affanno. Davvero si pu\u00f2 continuare a credere e dire, senza mai avvertire il bisogno di una verifica, che la Chiesa \u00e8 contro l’affettivit\u00e0, la sessualit\u00e0, la felicit\u00e0, la libert\u00e0? Davvero la realt\u00e0 \u00e8 questa? Davvero le comunit\u00e0 e le famiglie cristiane, le associazioni e le istituzioni cattoliche, sono fatte, perlopi\u00f9, da persone tristi, insensibili, incoerenti? Davvero si pu\u00f2 continuare a dire che la Chiesa non distingue tra errore ed errante? Qualcuno non sta forse ingannando qualcun altro? In tema di persone omosessuali, ad esempio, perch\u00e9 non dire che nel Catechismo della Chiesa cattolica accanto all’invito a non arrendersi davanti alla prova, si afferma che ‘a loro riguardo si eviter\u00e0 ogni marchio di ingiusta discriminazione’? L’augurio \u00e8 che si riesca a leggere nella difesa della famiglia fondata sul matrimonio la volont\u00e0 di incoraggiare anche la ricerca interiore delle persone omosessuali e di non ingannarle.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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