{"id":51974,"date":"2018-06-01T10:00:28","date_gmt":"2018-06-01T08:00:28","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=51974"},"modified":"2018-05-30T17:08:24","modified_gmt":"2018-05-30T15:08:24","slug":"gesu-spezzo-pane","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/gesu-spezzo-pane\/","title":{"rendered":"Ges\u00f9 spezz\u00f2 il pane"},"content":{"rendered":"

\u201c\u00c8 certezza a noi cristiani: si trasforma il pane in carne, si fa sangue il vino\u201d, recita la Sequenza attribuita a san Tommaso d\u2019Aquino che ascoltiamo domenica, solennit\u00e0 del Santissimo corpo e sangue di Cristo. Ancora continua la sequenza: \u201cCede al nuovo il rito antico\u201d.<\/p>\n

E il libro dell\u2019 Esodo<\/em> ci richiama proprio il \u201crito antico\u201d, il momento pi\u00f9 solenne della storia biblica: la stipula dell\u2019alleanza tra il Signore e Israele. Questo evento \u00e8 caratterizzato dai due elementi del sangue sparso sull\u2019altare e della lettura del \u201clibro dell\u2019alleanza\u201d, elementi che compaiono subito dopo che Mos\u00e8 ha eretto un altare \u201ccon dodici stele per le dodici trib\u00f9 d\u2019Israele\u201d, cio\u00e8 dopo aver convocato la comunit\u00e0 nella sua interezza. Mos\u00e8 fa da tramite tra il Signore e il popolo e, servendosi del sangue delle vittime sacrificali, asperge l\u2019altare (che rappresenta il Signore) e poi il popolo. Il sangue sigilla quindi il patto tra il Signore e il popolo biblico.<\/p>\n

Anche la Lettera agli Ebrei<\/em> parla del sangue, ma non del sangue delle vittime animali, ma del sangue di Cristo, di Colui che \u201coffr\u00ec se stesso senza macchia … ottenendo cos\u00ec una redenzione eterna\u201d. Quindi non pi\u00f9 la mediazione del sangue di pi\u00f9 sacrifici, ma un solo sacrificio, un solo sangue versato: quello di Cristo, \u201cmediatore di un\u2019alleanza nuova\u201d. Cristo stesso ha annunciato il Suo sacrificio nell\u2019occasione dell\u2019Ultima Cena trascorsa con i \u201cDodici\u201d.<\/p>\n

Secondo il Vangelo di Marco questo Pasto \u00e8 stato anticipato da preparativi misteriosi. Intanto ha inizio con la volont\u00e0 espressa dai discepoli di andare a preparare un luogo per mangiare la Pasqua e poi viene descritto l\u2019incontro che i due discepoli inviati fanno con un uomo con la brocca d\u2019acqua che conduce gli stessi ad una casa dove il padrone mostra loro \u201cil piano superiore (con) una grande sala, arredata e gi\u00e0 pronta\u201d. Questa intro-duzione lascia intravvedere l\u2019importanza della serata che sta per aver luogo e, soprattutto, rimanda all\u2019esperienza di Davide che avrebbe voluto costruire una dimora per accogliere il Signore e invece il Signore l\u2019ha costruita a lui. Cos\u00ec la \u201csala\u201d che accoglie Ges\u00f9 e i \u201cDodici\u201d: non deve essere allestita perch\u00e9 \u00e8 gi\u00e0 pronta, e l\u00ec i \u201cDodici\u201d preparano \u201cla Pasqua\u201d. Poi avviene che, invece di descrivere la Cena, l\u2019Autore spezza il racconto presentando Ges\u00f9 nell\u2019atto di confidare l\u2019imminente tradimento che subir\u00e0 da parte di \u201cuno dei Dodici\u201d (brano che non ascoltiamo domenica, ma che \u00e8 al centro della narrazione).<\/p>\n

Ges\u00f9 \u00e8 quindi la vera vittima, \u00e8 il \u201cgiusto\u201d che \u201cingiustamente\u201d soffre, \u00e8 Colui del quale il Salmista -impersonandoloha anticipato dicendo: \u201cl\u2019amico in cui confidavo (\u201cuno dei Dodici\u201d), che con me divideva il pane, contro di me alza il suo piede\u201d (Sal<\/em> 41,10). \u00c8 in questa circostanza di dolore che Ges\u00f9 elargisce il pi\u00f9 sublime degli insegnamenti: il Suo corpo donato, il Suo sangue versato. Abituati come siamo, nemmeno ci rendiamo conto della portata delle parole che costituiscono la base della \u201cpreghiera eucaristica\u201d. Il Vangelo di Marco la introduce riferendo che Ges\u00f9 \u201cprese il pane e recit\u00f2 la benedizione\u201d.<\/p>\n

La benedizione del cibo prima di mangiare coincideva con una tradizione inserita dai farisei e riportata nella Misnah<\/em> non presente nella Bibbia che invece la prevedeva solo dopo aver mangiato (Dt<\/em> 8,10). Posta all\u2019inizio del pasto si prefiggeva di ringraziare il Signore per i frutti della terra e l\u2019occasione della convivialit\u00e0. Dopo la benedizione \u201cGes\u00f9 spezz\u00f2 il pane\u201d mettendo in atto uno tra i pi\u00f9 familiari compiti domestici. Nella cultura semitica al capo famiglia spettava di pronunciare una preghiera, di spezzare il pane e poi distribuirlo tra i presenti. Secondo le testimonianze ci\u00f2 avveniva nelle occasioni di festa e soprattutto all\u2019inizio del Pasto pasquale. Lo \u201cspezzare il pane\u201d per poi donarlo agli altri indicava al tempo stesso comunione e condivisione: tutti si nutrono dello stesso alimento che \u00e8 quindi motivo di appartenenza reciproca, e che rende tutti una cosa sola. Fin qui tutto pu\u00f2 sembrare confacente a quella che era \u201ctradizione\u201d, nessuno stupore. Ma Ges\u00f9 prosegue e, riferendosi al pane, dice: \u201cPrendete, questo \u00e8 il mio corpo\u201d. Non sono riportati i sentimenti dei presenti, ma si ritiene che potrebbero essere rimasti scossi in quanto nell\u2019Antico Testamento erano vietati i sacrifici umani che invece alcune religioni antiche praticavano per propiziare il favore delle divinit\u00e0. E ancora continua dicendo del Suo \u201csangue dell\u2019alleanza versato per molti\u201d, il sangue che, contrariamente a quello \u201cantico\u201d degli animali che andava ripetuto pi\u00f9 volte, \u00e8 \u201cversato\u201d una volta per tutte a favore di \u201cmolti\u201d semitismo per dire la \u201ctotalit\u00e0\u201d degli esseri umani.<\/p>\n

Con il \u201ccorpo donato\u201d e il \u201csangue versato\u201d Cristo dona totalmente se stesso a favore della \u2018totalit\u00e0\u2019 e lascia il modello del vero amore che \u00e8 proprio di chi non si risparmia, ma dona tutto se stesso, dona l\u2019esistenza intera. Questo principio \u00e8 da trarre soprattutto dalla concretezza tipica del linguaggio biblico: \u201cla vita della carne \u00e8 nel sangue\u201d (Lv<\/em> 17,11). Ges\u00f9 \u00e8 stato il solo che potesse offrire la sua vita in modo perfetto perch\u00e9 innocente e con il cuore pieno d\u2019amore anche per chi lo tradiva. La Celebrazione eucaristica ci permette di rivivere questo mistero d\u2019amore che non ha eguali e che certamente ci trasforma i cuori. \u201cOgni volta che noi facciamo la Comunione assomigliamo di pi\u00f9 a Ges\u00f9, diventiamo ci\u00f2 che riceviamo\u201d (Papa Francesco, 21.03.\u201918).<\/p>\n

LA PAROLA\u00a0della Domenica<\/strong><\/h5>\n

PRIMA LETTURA
\nDal Libro dell\u2019Esodo 24,3-8<\/p>\n

SALMO RESPONSORIALE
\nSalmo 115<\/p>\n

SECONDA LETTURA
\nDalla Lettera agli ebrei 9,11-15<\/p>\n

VANGELO
\nDal Vangelo di Marco 14,12-16.22-26<\/p>\n

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