{"id":51956,"date":"2018-05-25T13:00:45","date_gmt":"2018-05-25T11:00:45","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=51956"},"modified":"2018-06-04T15:41:56","modified_gmt":"2018-06-04T13:41:56","slug":"la-disoccupazione-creare-ponti-scuola-lavoro","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-disoccupazione-creare-ponti-scuola-lavoro\/","title":{"rendered":"Contro la disoccupazione creare ponti scuola-lavoro"},"content":{"rendered":"
Per tanti giovani umbri \u00e8 difficile trovare un lavoro, ma ci sono tante aziende che vorrebbero assumere e invece non trovano persone preparate per le mansioni richieste. \u00c8 quanto avviene ad esempio in provincia di Perugia dove, secondo la Camera di commercio, nel trimestre maggio- luglio il sistema delle imprese prevede di attivare 11.310 nuovi contratti di lavoro.<\/p>\n
Purtroppo pi\u00f9 del 25% delle aziende disposte ad assumere \u201cincontra difficolt\u00e0 – ha detto il presidente della Camera di commercio, Giorgio Mencaroni – a trovare i profili professionali desiderati\u201d. In particolare, mancano tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione, ma anche conduttori di macchinari mobili e operai nelle attivit\u00e0 metalmeccaniche e elettromeccaniche.<\/p>\n
Sembra assurdo ma \u00e8 cos\u00ec. Manca dunque una sinergia tra il mondo della scuola, dell\u2019universit\u00e0 e della formazione professionale e quello del lavoro. E questo \u00e8 uno dei motivi per i quali l\u2019economia italiana cresce meno della media europea. Il contestato progetto di \u201calternanza scuola-lavoro\u201d ha cercato di creare un ponte tra i due mondi della formazione e del lavoro, con risultati che hanno ottenuto qualche consenso e tante critiche.<\/p>\n
Cresce solo il precario A crescere per\u00f2 \u00e8 solo il lavoro precario (+20,4%), mentre \u201ccala fortemente (specie in provincia di Terni) il lavoro autonomo e arretra anche quello dipendente a tempo indeterminato\u201d. Anche la Camera di commercio di Perugia conferma che la stragrande maggioranza dei nuovi contratti di lavoro (73%) sono a tempo determinato.<\/p>\n Nei nuovi scenari economici del mondo globalizzato il \u201cposto fisso\u201d \u00e8 ormai un miraggio. Con le nuove tecnologie il modo di produrre cambia in continuazione, e dun- que serve una formazione professionale permanente.<\/p>\n
\n<\/strong>Anche per l\u2019economia umbra – secondo il rapporto Ires-Cgil pre- sentato il 16 maggio a Terni – ci sono \u201csegnali di inversione di tendenza, ma da prendere con le molle\u201d perch\u00e9 migliora l\u2019export ma il Pil cresce meno della media nazionale e dell\u2019Italia centrale. Nel 2017 il numero degli occupati \u00e8 un po\u2019 aumentato rispetto all\u2019anno precedente: 576 posti di lavoro in pi\u00f9, soprattutto nel settore del commercio e dei servizi.<\/p>\n