{"id":51937,"date":"2018-05-23T16:42:31","date_gmt":"2018-05-23T14:42:31","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=51937"},"modified":"2018-05-23T16:42:31","modified_gmt":"2018-05-23T14:42:31","slug":"vita-nascente-40-anni-scoperte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/vita-nascente-40-anni-scoperte\/","title":{"rendered":"Vita nascente: 40 anni di scoperte"},"content":{"rendered":"
di Maria Rita Valli<\/strong><\/p>\n \u201cLa realt\u00e0 \u00e8 superiore all\u2019idea\u201d. Papa Francesco lo ripete spesso, lo ha scritto anche nell\u2019esortazione apostolica Evangelii Gaudium<\/em> laddove affronta il tema del bene comune e della pace sociale.<\/p>\n In modo molto efficace ricorda che occorre sempre partire dalla realt\u00e0 perch\u00e9 questa non dipende dalle nostre idee. Ripartire dalla realt\u00e0 consente di riprendere il confronto in un dialogo costruttivo anche su quei temi etici che sono fortemente divisivi quando affrontati con approccio ideologico. Uno di questi \u00e8 il tema della vita nascente, che diventa tab\u00f9 non appena se ne parla, ancor pi\u00f9 se in relazione all\u2019aborto. Ed \u00e8 ci\u00f2 che sta accadendo in questi giorni con le iniziative dei movimenti pro life<\/em> promosse in occasione dei quaranta anni dell\u2019approvazione, in Italia, della legge 194 del 22 maggio 1978 sull\u2019aborto. Dai manifesti ProVita e CitizenGo con il feto di 11 settimane per ricordare a chi lo vede che \u201cTu eri cos\u00ec\u201d e che \u201cOra sei qui perch\u00e9 tua mamma non ti ha abortito\u201d, alla marcia per la vita che sabato scorso ha raccolto a Roma migliaia di persone.<\/p>\n I manifesti sono stati censurati a Roma come a Magione dalle stesse amministrazioni che prima li avevano affissi, mentre a Perugia \u00e8 stato imbrattato e l\u2019opposizione in Consiglio comunale (i consiglieri Pd Tommaso Bori e Sara Bistocchi) ne chiede, anche qui, la censura, ritenendolo \u201clesivo dei diritti e delle libert\u00e0 individuali\u201d perch\u00e9, secondo loro, oltre ad essere \u201coffensivo\u201d sarebbe un attacco alla legge 194 e al (presunto) diritto all\u2019aborto. Da parte loro, i pro-life<\/em> (che la stampa internazionale e anche italiana definisce in senso dispregiativo \u201cintegralisti cattolici\u201d) affermano che la campagna non \u00e8 contro le donne ma anzi a sostegno della loro reale libera scelta, anche di quella di non abortire.<\/p>\n Si pu\u00f2 dissentire dalla forma di comunicazione, per la scelta delle immagini piuttosto che per il tono diretto dei testi (e dubbi e perplessit\u00e0 , se non proprio contrariet\u00e0, sono stati espressi anche da chi \u00e8 contro l\u2019aborto) ma ci\u00f2 che colpisce nella reazione dei paladini della 194 \u00e8 la totale assenza di confronto con la realt\u00e0: la realt\u00e0, anzitutto, di ci\u00f2 che accade nel corpo di una donna sin dal concepimento.<\/p>\n Della realt\u00e0 possiamo avere una comprensione diversa nel tempo, questo anche quando parliamo della vita che nasce. Ci\u00f2 che oggi conosciamo non ci consente pi\u00f9 di affrontare il tema con le categorie – le idee – di quarant\u2019anni fa. Il neonatologo Carlo Bellieni, su Avvenire<\/em> di marted\u00ec 22 maggio (on line su www.avvenire.it) scrive che \u201cQuarant\u2019anni per la scienza sono un\u2019infinit\u00e0. All\u2019epoca del varo della 194 non si conosceva la potenzialit\u00e0 interattiva del figlio con la madre prima della nascita, non si sapeva come il Dna viene influenzato dalle esperienze prenatali, e pochissimo si sapeva della sensorialit\u00e0 fetale.<\/p>\n Oggi conosciamo molto\u201d. E continua, citando studi e scoperte, per concludere sottolineando che \u201cla lezione di questi quarant\u2019anni \u00e8 che non possono esistere difensori del feto contrapposti a difensori delle donne ma un\u2019alleanza, perch\u00e9 laddove si rispetta la donna necessariamente si rispetta anche il bambino, e viceversa\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" di Maria Rita Valli \u201cLa realt\u00e0 \u00e8 superiore all\u2019idea\u201d. Papa Francesco lo ripete spesso, lo ha scritto anche nell\u2019esortazione apostolica Evangelii Gaudium laddove affronta il tema del bene comune e della pace sociale. In modo molto efficace ricorda che occorre sempre partire dalla realt\u00e0 perch\u00e9 questa non dipende dalle nostre idee. 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