{"id":51860,"date":"2018-05-12T10:00:09","date_gmt":"2018-05-12T08:00:09","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=51860"},"modified":"2018-05-10T18:40:32","modified_gmt":"2018-05-10T16:40:32","slug":"messa-presenti-bambini","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/messa-presenti-bambini\/","title":{"rendered":"Quando a messa sono presenti i bambini"},"content":{"rendered":"

Caro don Verzini, in alcune parrocchie ho visto i bambini leggere la Preghiera dei fedeli, in altre solo adulti. Ci sono regole per quanto riguarda i lettori?<\/em><\/p>\n

La figura del lettore \u00e8 regolata, come tutta la celebrazione eucaristica, dall\u2019 Ordinamento del Messale romano<\/em>, e dallo stesso Messale. Chiaramente si riferisce perlopi\u00f9 al lettorato \u201cistituito\u201d, cio\u00e8 a quegli uomini che attraverso il rito d\u2019istituzione vengono abilitati alla proclamazione della Parola di Dio nella liturgia. Gi\u00e0 da qui possiamo per\u00f2 capire come questo non rispecchi la situazione odierna. Infatti nelle nostre assemblee tutti proclamano la Parola, uomini, donne, talvolta bambini, ma comunque non \u201clettori istituiti\u201d bens\u00ec lettori \u201cstraordinari\u201d, il che, di per s\u00e9, non \u00e8 un problema. Qualora manchi il lettore istituito anche i fedeli, debitamente preparati, possono proclamare le letture e le preghiere dei fedeli.<\/p>\n

La sua domanda per\u00f2 pone un altro problema, quello della presenza dei pi\u00f9 giovani nelle nostre assemblee. Parlo in termini di problema non perch\u00e9 la presenza di bambini lo sia, ma perch\u00e9 ci si pone come comunit\u00e0 cristiana un impegno nell\u2019accogliere anche in assemblea le giovani generazioni. Questo non significa solo averli sparsi nell\u2019aula liturgica, ma anche renderli in qualche maniera partecipi della celebrazione. Infatti il compito che ci \u00e8 dato dal giorno del battesimo di ogni bambino \u00e8 di essere una comunit\u00e0 che accoglie, e chiaramente questa missione \u00e8 rispettata se lo siamo anche in quanto assemblea che celebra.<\/p>\n

Per questo credo che siamo chiamati ad \u201ciniziare\u201d i bambini alla liturgia, educandoli al valore e all\u2019importanza della celebrazione con la celebrazione stessa. Da una parte noi adulti, compiendo i gesti rituali per bene, possiamo dare testimonianza su come si celebra ed educare – senza troppo parlare – i pi\u00f9 piccoli.<\/p>\n

Dall\u2019altra, sappiamo che per coinvolgere i bambini c\u2019\u00e8 bisogno anche di renderli un po\u2019 protagonisti delle azioni che si compiono, per questo anche nella liturgia possiamo dedicare talvolta alcuni semplici servizi ai bambini, secondo le loro capacit\u00e0.<\/p>\n

Diverse volte ho visto celebrazioni dedicate solo ai bambini e a misura di bambino, ma possono accadere solo una tantum<\/em>, per evitare che si crei la presenza di due comunit\u00e0 differenti, quella dei piccoli e quella dei grandi, con celebrazioni differenti. Pur non essendo strettamente normato ci\u00f2 che abbiamo detto finora, credo che compito dei Pastori, insieme a tutti i soggetti che entrano in gioco nell\u2019educazione delle giovani generazioni, \u00e8 quello di trovare i modi giusti per iniziare i bambini alla liturgia, rispondendo all\u2019invito di Ges\u00f9: \u201cLasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite\u201d (Mc<\/em> 10,14), senza per\u00f2 snaturare la celebrazione che la Chiesa ci ha consegnato.<\/p>\n

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