{"id":51855,"date":"2018-05-11T10:00:32","date_gmt":"2018-05-11T08:00:32","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=51855"},"modified":"2018-05-10T18:01:59","modified_gmt":"2018-05-10T16:01:59","slug":"nel-nome-gesu","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/nel-nome-gesu\/","title":{"rendered":"Nel nome di Ges\u00f9"},"content":{"rendered":"

\u201cMentre (gli apostoli) lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi\u201d, scrive l\u2019Autore degli Atti degli Apostoli ricordando il momento in cui Ges\u00f9 \u00e8 asceso al Padre.<\/p>\n

L\u2019episodio dell\u2019Ascensione di Ges\u00f9 \u00e8 di fondamentale importanza per san Luca che lo riporta sia a conclusione del Vangelo che all\u2019inizio degli Atti. E in entrambi i casi vi \u00e8 espressa la promessa del dono dello Spirito santo agli apostoli che permetter\u00e0 loro di avere forza per essere \u201ctestimoni\u201d di Ges\u00f9, e in tutte e due le narrazioni si parla di Gerusalemme come punto di partenza con l\u2019aggiunta, nel libro degli Atti, che la testimonianza deve passare per la Samaria e arrivare \u201cfino ai confini della terra\u201d. Quindi ancora una volta la Liturgia ci propone di rispondere alla I Lettura con uno dei Salmi che contengono il messaggio universalistico invitando con una certa intensit\u00e0, sia di gesti (\u201cbattete le mani\u201d) che di parole (\u201cgrida di gioia\u201d), ad esaltare il Signore che \u00e8 il \u201cre di tutta la terra\u201d con un linguaggio teofanico che anticipa la Solennit\u00e0 che celebriamo in quanto annuncia l\u2019\u201cascendere (di) Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba\u201d.<\/p>\n

Mentre stiamo con i cuori elevati a contemplare l\u2019Ascesa di Ges\u00f9 al cielo, l\u2019Autore della Lettera agli Efesini sembra volerci riportare con i piedi per terra. Il brano \u00e8 infatti tratto dal cap. 4, capitolo dove l\u2019apostolo Paolo deve dirimere le prime controversie in seno alla comunit\u00e0 cristiana dovute al serpeggiare delle divisioni nonch\u00e9 alla mal distribuzione dei ministeri. E Paolo, ispirandosi anch\u2019egli agli episodi dell\u2019Ascensione e della Pentecoste (v. 8), esorta a collaborare nel rispetto dei vari carismi (apostoli, profeti, evangelisti, pastori, maestri) all\u2019edificazione del \u201ccorpo di Cristo\u201d e \u201call\u2019unit\u00e0 della fede e della conoscenza del figlio di Dio\u201d come a ribadi- re che il ministero di uno si valorizza nella misura in cui davvero gli compete e lo impiega nella e per la comunit\u00e0. Anche la pagina del Vangelo ci propone il programma missionario in tutta la sua concretezza. Si tratta del finale \u201clungo\u201d del Vangelo secondo Marco, ovvero di una composizione (probabilmente aggiunta) che esplicita i dettagli della missione che Ges\u00f9 ha affidato agli apostoli dopodich\u00e9 \u201cfu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio\u201d.<\/p>\n

La missione viene caratterizzata in modo preciso definendo sia lo spazio geografico (\u201ctutto il mondo\u201d), che i destinatari (\u201cogni creatura\u201d), che il contenuto (\u201cil vangelo\u201d). E nella scaletta dei doni da distribuire c\u2019\u00e8 al primo posto il Battesimo, la cui prerogativa \u00e8 la fede in Ges\u00f9. A questo punto, non c\u2019\u00e8 specificato qualche atteggiamento particolare da mettere in atto perch\u00e9 la fede in Ges\u00f9 \u00e8 automaticamente accompagnata da \u201csegni\u201d. Per cui \u201cnel nome di Ges\u00f9\u201d quelli che \u201ccredono\u201d guariranno i malati nello spirito, si esprimeranno in lingue nuove, faranno prodigi e guariranno i malati nel corpo. Questi \u201csegni\u201d sono effettivamente quelli che si verificheranno successivamente alla Pentecoste e confermeranno la predicazione apostolica con il conseguente sviluppo e diffusione del cristianesimo. Innanzitutto l\u2019Evangelista mette al primo posto la necessit\u00e0 di scacciare i dem\u00f2ni: questa \u00e8 per Marco davvero una priorit\u00e0 perch\u00e9 il primo miracolo compiuto da Ges\u00f9 secondo il suo Vangelo \u00e8 proprio la guarigione di un indemoniato nella sinagoga di Cafarnao (1,1,21-28). Come \u00e8 stato per Ges\u00f9, anche le prime predicazioni saranno accompagnate dalle guarigioni spirituali palesando cos\u00ec la vittoria della Parola di Dio sul male. Poi si fa menzione del \u201cparlare lingue nuove\u201d (glossolalia<\/em>), fenomeno questo che ha gi\u00e0 i suoi precedenti nell\u2019Antico Testamento. Pietro stesso nella sua prima predicazione ne richiama uno (Gl<\/em> 3) e in seguito, grazie alle narrazioni degli Atti e di una Lettera paolina (1 Cor<\/em>) veniamo a conoscere il ripetersi di questo fenomeno finalizzato per lo pi\u00f9 alla lode del Signore nonch\u00e9 alla profezia. Segue quindi la garanzia della protezione divina in occasione dei pericoli cui andranno incontro gli apostoli e simboleggiati dalle immagini dei \u201cserpenti\u201d e del \u201cveleno\u201d. Cos\u00ec gi\u00e0 il Salmo 91 canta la vittoria del \u201cgiusto\u201d che calpester\u00e0 \u201caspidi e vipere\u201d e il profeta Isaia che profetizza l\u2019incolumit\u00e0 di colui che si imbatter\u00e0 nel covo del \u201cserpente velenoso\u201d (11,8). Al termine Ges\u00f9 indica una vera e propria ritualit\u00e0 da eseguire sui malati nel corpo: \u201cimporanno le mani ai malati e questi guariranno\u201d.<\/p>\n

L\u2019imposizione delle mani veniva eseguita per intenti diversi: per investire un uomo di un ruolo particolare e pubblico (Nm<\/em> 27,18.23; Dt 34,9), per concedere una grazia (Eb<\/em> 6,2), per benedire (Mt<\/em> 19,15), per inviare alla missione (At<\/em> 6,6; 13,3) e soprattutto per guarire i malati. L\u2019insieme di questi prodigi sono la garanzia dell\u2019instaurazione del Regno di Ges\u00f9 sulla terra (Mt<\/em> 11,2s). Considerando che ogni essere umano, quando si avvicina il momento di lasciare questa terra, esprime le volont\u00e0 pi\u00f9 importanti ai suoi cari, in questo programma del \u201cfinale\u201d di Marco \u00e8 ravvisabile il desiderio di Ges\u00f9 di far pervenire a tutti la Sua Parola affinch\u00e9 \u201cogni creatura\u201d venga liberata dai legami insidiosi e guarita dal male fisico. E dopo la brevissima narrazione dell\u2019Ascensione, l\u2019Evangelista conclude informando della messa in atto da parte degli apostoli del mandato di Ges\u00f9 che \u201cconfermava la Parola con i segni che la accompagnavano\u201d. Ed \u00e8 specificato: \u201cil Signore agiva con loro\u201d. Il Signore \u00e8 con noi come 2000 anni fa\u2019 lo era con gli apostoli. Ci crediamo davvero? Gli permettiamo quindi di operare \u201csegni\u201d anche attraverso noi?<\/p>\n

LA PAROLA della Domenica<\/strong><\/h5>\n

PRIMA LETTURA
\nAtti degli Apostoli 1,1-11<\/p>\n

SALMO RESPONSORIALE
\nSalmo 46<\/p>\n

SECONDA LETTURA
\nLettera di Paolo agli Efesini 4,1-13<\/p>\n

VANGELO
\nVangelo di Marco 16,15-20<\/p>\n

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