{"id":51792,"date":"2018-05-02T17:15:58","date_gmt":"2018-05-02T15:15:58","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=51792"},"modified":"2018-05-02T17:15:58","modified_gmt":"2018-05-02T15:15:58","slug":"giovani-vocazioni-card-stella-presenti-anche-nei-social-network-senza-cedere-allaggressivita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/giovani-vocazioni-card-stella-presenti-anche-nei-social-network-senza-cedere-allaggressivita\/","title":{"rendered":"Giovani e vocazioni. Card. Stella: \u201cEssere presenti anche nei social network, ma senza cedere all\u2019aggressivit\u00e0\u201d"},"content":{"rendered":"

\u201cQuella cristiana \u00e8 una presenza che, nel mondo digitale, sta crescendo sempre di pi\u00f9; direi che occorre entrarci rispettando alcuni criteri: non giudicare a-priori, mettersi nella disponibilit\u00e0 di imparare e non solo di insegnare; vigilare sui contenuti e \u2013 come il Santo Padre ha ricordato di recente \u2013 avere cura di non cedere all\u2019aggressivit\u00e0 che talvolta caratterizza i linguaggi del web\u201d. Il cardinale Beniamino Stella<\/strong>, prefetto della Congregazione per il Clero, parla all\u2019indomani della\u00a055\u00aa Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.<\/p>\n

Nel mondo attuale, gli spazi digitali si sono ampliati enormemente e i social network sono diventati un ambiente abitato soprattutto dai giovani. Si pu\u00f2 pensare a una pastorale vocazionale anche in questi luoghi?<\/strong>
\nIl recente Documento preparatorio<\/em> per il Sinodo dei giovani afferma che bisogna prendere atto di come, talvolta, tra il linguaggio ecclesiale e il mondo\u00a0giovanile si \u00e8 venuta a creare una distanza difficile\u00a0da colmare; lo spazio digitale e i social network sono certamente un linguaggio privilegiato, che i giovani oggi usano per comunicare, informarsi, abbattere le barriere dello spazio e del tempo e \u2013 perch\u00e9 no \u2013 anche formare la propria coscienza su determinati aspetti della vita, dell\u2019etica, della politica e della religione. Il Documento ne parla come \u201cun luogo di vita\u201d, cio\u00e8 qualcosa in pi\u00f9 di un semplice strumento; se la pastorale vocazionale vuole raggiungere la vita dei giovani e proporre loro la bellezza dell\u2019umanit\u00e0 di Ges\u00f9 e della sequela, deve anch\u2019essa abitare questo mondo.<\/p>\n

Papa Francesco invita a cercare \u201cmodi per aprire strade affinch\u00e9 il Signore possa parlare, affinch\u00e9 il Signore possa chiamare\u201d senza \u201cfare campagna elettorale, n\u00e9 campagne di tipo commerciale, perch\u00e9 la chiamata di Dio non rientra nei modelli del marketing\u201d. Come fare?<\/strong>
\nInizierei col dire che non esistono ricette gi\u00e0 pronte quando affrontiamo il tema della vocazione. La stessa parola, anzitutto, evoca un\u2019azione che deriva in primo luogo da un \u201cAltro\u201d, cio\u00e8 da Dio; ecco perch\u00e9 a noi \u2013 afferma Papa Francesco \u2013 tocca solo \u201caprire strade\u201d perch\u00e9 Lui possa parlare. Ci\u00f2 significa che\u00a0la pastorale vocazionale non pu\u00f2 limitarsi a fare una proposta, magari rendendola in qualche modo accattivante, ma, molto pi\u00f9, essa deve trovare vie di incontro e di dialogo con i giovani\u00a0\u2013 attraverso la relazione fraterna, la catechesi, la direzione spirituale e altro \u2013 perch\u00e9 possano essere raggiunti dalla Parola di Dio. A volte viene denunciata una crisi della fede e dell\u2019appartenenza religiosa dei giovani e su questo tema si \u00e8 detto e scritto molto; tuttavia, quando i ragazzi vengono messi a contatto con il Vangelo e con la figura di Ges\u00f9, in particolare con la Sua libert\u00e0, la Sua capacit\u00e0 di amare gratuitamente, la sua attenzione verso i pi\u00f9 deboli e la forza che ha nel respingere il male, rimangono spesso affascinati. Occorre dunque ripartire da qui.<\/p>\n

Si parla spesso di \u201cessere creativi\u201d nel campo delle vocazioni. \u00c8 una posizione che condivide?<\/strong>
\nCertamente non dobbiamo avere paura della \u201ccreativit\u00e0\u201d. Talvolta, la paura di cambiare stili, abitudini e schemi, prevale sulla gioiosa accoglienza dell\u2019opera di Dio che, invece, \u00e8 eterna novit\u00e0. Su questo aspetto c\u2019\u00e8 come un filo rosso che lega gli inizi del Pontificato ai giorni nostri; ricordo che nel 2013 Papa Francesco disse ai catechisti: \u201cDio \u00e8 creativo\u201d. Oggi lo ha ripetuto ai giovani, in un recente libro dedicato a loro: \u201cDio \u00e8 social, giovane e ama la novit\u00e0\u201d. Certo, non si deve inseguire l\u2019innovazione in modo forzato, cambiare le cose senza discernimento o semplicemente inseguire la moda del \u201cnuovo a tutti i costi\u201d; occorre solo accostare, in modo audace, nuove vie, proposte e strumenti vocazionali, accanto alla tradizionale pastorale gi\u00e0 esistente.<\/p>\n

Ci sono ancora vocazioni che sorgono nell\u2019ambito parrocchiale? I parroci sono ancora pronti a proporre questo percorso di vita ai giovani che ritengono chiamati al ministero?<\/strong>
\nQuello della parrocchia rimane sempre un ambito privilegiato per entrare a contatto con la vocazione sacerdotale o religiosa, anche perch\u00e9 \u00e8 in esso che spesso si apprendono i primi rudimenti della fede cristiana. Ci\u00f2 non toglie che il Signore possa servirsi di altri strumenti e che esistono realt\u00e0 e gruppi giovanili capaci di comunicare la fede in modo attraente, suscitando talvolta il desiderio di una vita donata per la causa del Vangelo. Penso che\u00a0i parroci possono e devono fare ancora questa proposta,\u00a0sottolineando la responsabilit\u00e0 e l\u2019impegno che essa richiede in quanto scelta totalizzante della vita, ma anche mostrandone, soprattutto attraverso una generosa e limpida testimonianza sacerdotale, la gioia che ne deriva.<\/p>\n

Quali sono le sue aspettative dal prossimo Sinodo, con riferimento al discernimento vocazionale?<\/strong>
\n\u00c8 un segno di notevole importanza che la Chiesa abbia deciso, attraverso uno strumento speciale come il Sinodo, di mettersi in ascolto dei giovani, del loro cuore, delle loro domande e solitudini, e delle loro speranze. L\u2019aspettativa \u00e8 che, da questo ascolto profondo,\u00a0i Pastori e gli operatori pastorali siano stimolati e aiutati a trovare linguaggi e strumenti pastorali per aiutare i giovani a discernere le scelte pi\u00f9 profonde della loro vita.
\nQuesto \u00e8 un servizio fondamentale che la Chiesa intende fare alla vita dei ragazzi e al loro futuro, nonch\u00e9 una possibilit\u00e0 in pi\u00f9 per aiutarli ad aprirsi alla voce del Signore e \u2013 perch\u00e9 no \u2013 a una scelta di vita sacerdotale o religiosa.<\/p>\n

Lei ha il privilegio di conoscere la situazione del clero in tutto il mondo. \u00c8 fiducioso per il futuro?<\/strong>
\nLa Congregazione lavora quotidianamente al servizio dei Vescovi e Sacerdoti, verso cui nutre un affetto speciale, cercando di accompagnare i loro percorsi e di aiutarli ad affrontare le difficolt\u00e0, che non mancano.\u00a0Svolgiamo questo servizio in modo sereno perch\u00e9 confidiamo nel padrone della vigna, che \u00e8 il Signore, siamo incoraggiati dalla parola e dall\u2019esempio di vita di Papa Francesco, veniamo a conoscenza di tante luminose testimonianze sacerdotali e, nondimeno, di giovani seminaristi pieni di entusiasmo. Siamo fiduciosi nel futuro.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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