{"id":51723,"date":"2018-04-21T15:08:06","date_gmt":"2018-04-21T13:08:06","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=51723"},"modified":"2018-04-19T19:12:46","modified_gmt":"2018-04-19T17:12:46","slug":"cannaiola-trevi-sulle-orme-del-beato-bonilli-prete-povero-periferia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/cannaiola-trevi-sulle-orme-del-beato-bonilli-prete-povero-periferia\/","title":{"rendered":"Cannaiola di Trevi. Sulle orme del beato Bonilli, prete povero di \u201cperiferia\u201d"},"content":{"rendered":"
Cannaiola era la comunit\u00e0 pi\u00f9 povera della piana spoletina, dove nessuno voleva andare. L\u00e0 invece fece domanda per trasferirvisi un giovane don Pietro Bonilli, di cui il paese quest\u2019anno festegger\u00e0 i 30 anni dalla beatificazione (24 aprile) e il 130\u00b0 anniversario dalla nascita dell\u2019ordine religioso che segue il suo carisma (il prossimo13 maggio)\u00a0\u201cEssere famiglia, dare famiglia, costruire famiglia\u201d: questo era il motto di don Pietro Bonilli (1841-1935), parroco di Cannaiola di Trevi per 34 anni, apostolo della famiglia, fondatore dell\u2019Istituto delle suore della Sacra Famiglia di Spoleto. Proprio quest\u2019anno, il 24 aprile, ricorrono i trenta anni della sua beatificazione e il 130\u00b0 anniversario, il 13 maggio, (a pag. 22 il programma della ricorrenza) di nascita dell\u2019ordine religioso che segue il suo carisma e che ancora si propaga in Italia, in Africa, in Asia e in America Latina.<\/p>\n
Umbria Radio<\/strong> trasmetter\u00e0 in diretta la messa celebrata domenica 22 aprile alle ore 10 nella chiesa parrocchiale del Beato Bonilli in Cannaiola di Trevi. La celebrazione sar\u00e0 preceduta da uno speciale radiofonico interamente dedicato alla parrocchia, alla sua storia, alle attivit\u00e0 pastorali, alle famiglie e alla vita in generale della comunit\u00e0 locale.<\/p><\/blockquote>\n
Don Pietro Bonilli per dirla con Papa Francesco, \u00e8 stato un prete di \u201cperiferia\u201d. Ha sognato e cercato di realizzare una Chiesa povera e per i poveri. A 22 anni, sacerdote novello, fece domanda per andare parroco nella comunit\u00e0 pi\u00f9 umile della piana spoletina, Cannaiola, dove nessuno voleva andare e che era vacante da tempo. L\u00ec si \u00e8 chinato sulle innumerevoli ferite di quel popolo: mancanza di lavoro, pratica diffusa dell\u2019incesto, alcolismo e analfabetismo, solo per citarne alcune. Persone emarginate che hanno conquistato e scaldato il cuore di questo giovane prete.<\/p>\n
Per loro si \u00e8 fatto maestro e fratello e come il buon pastore si \u00e8 caricato sulle spalle queste pecorelle curando le loro piaghe con amore e tenerezza, senza mai distogliere lo sguardo dal Signore. Una grande passione anim\u00f2 il suo ministero: l\u2019amore per la Sacra Famiglia. Ges\u00f9, Maria e Giuseppe erano i tre personaggi da imitare e da seguire. Li port\u00f2 in tutte le case di Cannaiola, li volle come icona nella chiesa parrocchiale, li mise al centro della sua azione pastorale. Non esit\u00f2 ad accogliere nella canonica di Cannaiola il giovane Luigi Plini, orfano, povero e che nessuno voleva. Papa Francesco oggi definirebbe Plini uno scarto della societ\u00e0. Bonilli lo cur\u00f2 come padre premuroso perch\u00e9, come scrive il suo biografo don Luigi Fausti, \u201cera un uomo dalla carit\u00e0 senza limiti, si accostava ai bisogni dei suoi simili e per essi si sacrificava\u201d. Dopo questo ragazzo, la tenerezza e la misericordia di don Pietro hanno abbracciato innumerevoli poveri, orfani, ciechi e sordomuti, disabili. A loro ha garantito il calore di una casa, l\u2019istruzione religiosa e scolastica, l\u2019integrazione nella societ\u00e0 e poi infine il lavoro.<\/p>\n
Possiamo dire che l\u2019opera iniziata dal Bonilli – segnata dalla bont\u00e0, dalla gratuit\u00e0 e dalla concretezza \u00e8 ancora viva oggi in tanti ambiti della pastorale, tra cui quella familiare. Se don Pietro fosse qui in mezzo a noi ci direbbe che \u00e8 opportuno, oltre alla giusta e imprescindibile cura dei poveri, un sussulto di impegno nella pastorale familiare, incoraggiando, consolando, medicando le piccole chiese domestiche dei nostri giorni. Scriveva che \u201ctutti piangono il decadimento e la dissoluzione della famiglia, tutti confessano che gli umani rimedi sono inefficaci a ricostruirla. Un solo farmaco salutare \u00e8 riserbato a sanarla, cio\u00e8 il ritorno alla imitazione della Sacra Famiglia di Nazaret…Non ci stanchiamo di raggiungere questa nobile meta, finch\u00e9 non corriamo tutti all\u2019unit\u00e0 dei pensieri e degli affetti conforme alla concordia che regnava tra Ges\u00f9, Maria e Giuseppe…\u201d.<\/p>\n
Parole di un\u2019attualit\u00e0 incredibile.<\/p>\n
Concludendo, possiamo dire che il Bonilli \u00e8 stato il prototipo di quello che Papa Francesco chiama un \u201cprete con l\u2019odore delle pecore\u201d, un prete convinto che tutto l\u2019amore e tutta la misericordia che si possono donare agli altri vengono dall\u2019Eucaristia.<\/p>\n
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