{"id":51606,"date":"2018-04-10T10:06:27","date_gmt":"2018-04-10T08:06:27","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=51606"},"modified":"2021-03-26T16:48:57","modified_gmt":"2021-03-26T14:48:57","slug":"londra-ue-un-anno-al-divorzio-futuro-carico-incognite","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/londra-ue-un-anno-al-divorzio-futuro-carico-incognite\/","title":{"rendered":"Londra-Ue, un anno al divorzio. Futuro carico di incognite"},"content":{"rendered":"
Theresa May se lo sta ancora chiedendo: perch\u00e9 tocca a me gestire questa difficilissima e contrastata fase della storia inglese? In effetti il \u201cdivorzio\u201d tra Regno Unito e Unione europea sta segnando, nel profondo, la vita del Paese: la politica \u00e8 spaccata, l\u2019economia per ora regge ma la City trema e alcune multinazionali hanno tutta l\u2019intenzione di voltare le spalle a Londra per piazze pi\u00f9 \u201csicure\u201d, in Germania, Francia o Italia. Nel frattempo le sedi di Eba (Autorit\u00e0 bancaria europea) ed Ema (Agenzia del farmaco), con tutto il loro indotto, lasciano l\u2019isola rispettivamente per Parigi e Amsterdam. Il futuro \u00e8 incerto: con rigurgiti separatisti in Irlanda e il rischio che, uscendo dal mercato unico, anche le imprese, i commerci e l\u2019occupazione ne soffrano. E pensare \u2013 dice fra s\u00e9 e s\u00e9 la May \u2013 che il referendum sul Brexit l\u2019avevano voluto altri\u2026<\/p>\n
Cameron, Farage e Theresa\u2026 Occorre tornare alla campagna elettorale del 2015 quando il premier conservatore uscente, David Cameron, per assicurarsi una larga vittoria, promette in caso di rielezione di indire un voto popolare per decidere se restare o uscire dall\u2019Ue, nella quale il Regno Unito era entrato nel 1973. E cos\u00ec avviene.<\/p>\n
Il referendum, indetto per il 23 giugno 2016, per\u00f2 sfugge di mano allo stesso Cameron,\u00a0il quale, infine, si era dichiarato per il \u201cremain\u201d, cio\u00e8 restare nell\u2019Unione europea. Alle urne si reca il 72% degli aventi diritto: 17 milioni e 410mila sudditi britannici scelgono il \u201cno\u201d all\u2019Europa (51,9%), 16 milioni 140mila si esprimono per il \u201cs\u00ec\u201d (48,1%). \u00c8 il successo degli indipendentisti dell\u2019Ukip guidati da Nigel Farage e dell\u2019ala oltranzista dei Tories, il partito di Cameron. Il Paese si divide in due: Londra citt\u00e0, Scozia e Irlanda del Nord votano per il \u201cremain\u201d, il resto del Paese per il \u201cBrexit\u201d (Britain exit). I giovani sono per l\u2019Europa, anziani e classi meno abbienti per l\u2019uscita.<\/p>\n
Capitoli aperti.<\/strong> A pochi giorni di distanza la prima vittima del Brexit \u00e8 Cameron, che lascia il numero 10 di Downing Street, dove si insedia, un po\u2019 recalcitrante, Theresa May. Da allora fra negoziati per il Brexit, attacchi terroristici su suolo britannico e \u201cguerra di spie\u201d con la Russia, l\u2019azione governativa resta impantanata. Le trattative con Bruxelles vengono affidate a David Davis (che molte voci indicano come aspirante futuro premier) e viene fissato il Brexit Day, il giorno della definitiva separazione dai Ventisette, che scatter\u00e0 alla mezzanotte del 29 marzo 2019, le 23 ora londinese.Il periodo di transizione durer\u00e0 20 mesi. Finora i negoziati sono stati in salita, con frizioni, riconciliazioni, spigoli da smussare. In sostanza il Regno Unito ha dovuto assicurare ai 3 milioni di europei che vivono e lavorano sul suo territorio la tutela di tutti i diritti acquisiti finora (lo stesso trattamento spetter\u00e0 ai 300mila britannici che risiedono nei Paesi Ue). Londra dovr\u00e0 per\u00f2 pagare dai 40 ai 45 miliardi di euro alle casse dell\u2019Unione per impegni di bilancio gi\u00e0 assunti fino al 2020 (Quadro finanziario pluriennale). Resta in sospeso \u2013 e per ora non si intravvede una buona soluzione \u2013 la questione dei rapporti tra le due Irlanda: l\u2019uscita del Regno dall\u2019Ue in effetti rialzerebbe le barriere, politiche e doganali, tra Ulster e Repubblica d\u2019Irlanda. Con il rischio di un ritorno a scontri e terrorismo interno.<\/p>\n L\u2019Unione a una svolta?<\/strong> Occorre poi pensare al dopo-Brexit. Quando sar\u00e0 finito il periodo transitorio, quali rapporti saranno instaurati tra Londra e Ue? Si dar\u00e0 vita a un semplice accordo doganale? Oppure, come preferirebbero le istituzioni comunitarie, si opter\u00e0 per un \u201cAccordo di associazione\u201d di quelli che si stabiliscono con i Paesi terzi ma \u201camici\u201d dell\u2019Unione? Si seguir\u00e0 \u2013 altre ipotesi \u2013 il modello norvegese (\u201camici amici\u201d), quello svizzero (accordi bilaterali) o quella canadese (regole commerciali)? Senza contare che Westminster dovr\u00e0 ratificare gli accordi con l\u2019Ue e non \u00e8 detto che la May riesca a spuntare una maggioranza. E, proseguendo, se alle prossime elezioni vincesse una maggioranza laburisti-scozzesi, fortemente contrari al Brexit? Londra potrebbe, magari mediante un nuovo referendum, tornare sui suoi passi? In politica non \u00e8 mai detta l\u2019ultima parola. Nel frattempo il Consiglio europeo del 22 e 23 marzo aveva messo nero su bianco le ultime decisioni in materia, con la convergenza di tutti i leader presenti. Un evento, questo, da non sottovalutare: perch\u00e9 per l\u2019Ue i problemi non mancano. L\u2019uscita di un Paese tanto importante non \u00e8 certo un buon segnale e\u00a0obbliga semmai la stessa Unione a un serio esame di coscienza:perch\u00e9 i cittadini britannici hanno ritenuto meglio lasciare la \u201ccasa comune\u201d piuttosto che restarvi? Si tratta solo di venti euroscettici e populisti o dietro ci sono serie ragioni legate al distacco tra Unione e cittadini europei che dovrebbero indurre l\u2019Ue a serie ed efficaci riforme?<\/p>\n \u201cConseguenze negative\u201d.<\/strong> Comunque le \u201cConclusioni\u201d del summit di primavera, dopo aver recepito l\u2019accordo sinora raggiunto tra David Davis e il negoziatore europeo Michel Barnier, ricordano che ci sono ancora diversi capitoli aperti. Il Consiglio europeo \u201cchiede di intensificare gli sforzi sulle rimanenti questioni concernenti il recesso\u201d, in particolare Irlanda e Gibiliterra. Quindi\u00a0il Consiglio europeo \u201cribadisce la determinazione dell\u2019Unione ad avere un partenariato quanto pi\u00f9 stretto possibile con il Regno Unito in futuro\u201d. Theresa May se lo sta ancora chiedendo: perch\u00e9 tocca a me gestire questa difficilissima e contrastata fase della storia inglese? In effetti il \u201cdivorzio\u201d tra Regno Unito e Unione europea sta segnando, nel profondo, la vita del Paese: la politica \u00e8 spaccata, l\u2019economia per ora regge ma la City trema e alcune multinazionali hanno tutta […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":51607,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[2180,1082,6797],"tags":[1110,1314,2216],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/51606"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=51606"}],"version-history":[{"count":2,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/51606\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":51609,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/51606\/revisions\/51609"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/51607"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=51606"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=51606"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=51606"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}
\nTale partenariato \u201cdovrebbe riguardare la cooperazione commerciale ed economica nonch\u00e9 altri settori, in particolare la lotta al terrorismo e alla criminalit\u00e0 internazionale, come pure la sicurezza, la difesa e la politica estera\u201d. \u201cAl tempo stesso, il Consiglio europeo deve tenere conto delle posizioni del Regno Unito, espresse a pi\u00f9 riprese, che limitano la portata di detto partenariato futuro. La mancata partecipazione all\u2019unione doganale e al mercato unico produrr\u00e0 inevitabilmente attriti in ambito commerciale. Le divergenze nelle tariffe esterne e nelle norme interne, nonch\u00e9 l\u2019assenza di istituzioni comuni e di un ordinamento giuridico condiviso, rendono necessari verifiche e controlli a difesa dell\u2019integrit\u00e0 del mercato unico dell\u2019Ue e del mercato del Regno Unito, il che avr\u00e0 purtroppo conseguenze economiche negative, in particolare nel Regno Unito\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"