{"id":51378,"date":"2018-03-08T10:11:55","date_gmt":"2018-03-08T08:11:55","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=51378"},"modified":"2018-03-07T19:16:20","modified_gmt":"2018-03-07T17:16:20","slug":"gesu-come-messia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/gesu-come-messia\/","title":{"rendered":"Ges\u00f9 come Messia"},"content":{"rendered":"

La Parola di Dio di questa IV Domenica di Quaresima ci pone davanti ad una scelta: il Signore o gli idoli? La luce o le tenebre? Il brano tratto dal II libro delle Cronache esprime infatti un giudizio nei riguardi delle guide giudaiche che hanno scelto di contravvenire a quanto pi\u00f9 di tutto il Signore desidera da loro: la fedelt\u00e0. E non solo hanno \u201cimitato in tutto gli abomini degli altri popoli\u201d, ma hanno \u201ccontaminato il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme\u201d provocando l\u2019ira divina e causando la distruzione del tempio stesso, la demolizione delle mura di Gerusalemme e la deportazione di buona parte del popolo a Babilonia. Il Salmista descrive allora la condizione dei deportati che in terra straniera piangevano ricordando Sion e professando con tono imprecatorio la fedelt\u00e0 alla Citt\u00e0 del Signore: \u201cSe mi dimentico di te, Gerusalemme, mi si attacchi la lingua al palato … se non innalzo Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia\u201d. Il Signore ha cos\u00ec ispirato uno straniero, Ciro re dei persiani, che nel 538 ha promulgato l\u2019Editto con cui ha concesso ai deportati di salire a Gerusalemme e di costruire un \u201ctempio\u201d al Signore. Come il Signore ha concesso l\u2019opportunit\u00e0 al popolo dell\u2019antica alleanza di \u201ctornare\u201d e \u201cricostruire\u201d, cos\u00ec ora il \u201cFiglio unigenito\u201d concede l\u2019opportunit\u00e0 perch\u00e9 \u201cil mondo sia salvato per mezzo di lui\u201d. Questa verit\u00e0 Ges\u00f9 la riferisce a Nicodemo nell\u2019occasione in cui lo stesso \u00e8 andato ad incontrare Ges\u00f9 di notte. La Liturgia di questa domenica ci propone l\u2019ascolto della seconda parte del dialogo di Ges\u00f9 con Nicodemo che \u00e8 per lo pi\u00f9 un monologo di Ges\u00f9. Nicodemo rientrava nel numero di quei farisei che erano affascinati dall\u2019insegnamento di Ges\u00f9 ed avevano creduto in Lui pur tuttavia senza dichiararlo apertamente per non essere espulsi dalla sinagoga (12,42). A lui Ges\u00f9 parla di se stesso in parallelo con Mos\u00e8: come l\u2019innalzamento del serpente ad opera di Mos\u00e8 signific\u00f2 la salvezza di quanti guardavano il serpente, cos\u00ec l\u2019innalzamento del \u201cFiglio dell\u2019uomo\u201d otterr\u00e0 la vita eterna a quanti crederanno in Lui. E subito spiega che per \u201cinnalzamento\u201d si intende l\u2019atto supremo di amore del Padre. Posti in alto a mo\u2019 di ammonimento, venivano infatti uccisi i rei di crimini ignominiosi e il Padre \u201cha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito\u201d sacrificato con la crudezza e l\u2019umiliazione su, nell\u2019\u201calto\u201d della croce.<\/p>\n

Riflettendo scorgiamo anche un altro significato di \u201cinnalzamento del Figlio dell\u2019uomo\u201d: negli Atti (2,33; 5,31) con il verbo \u201cinnalzare\u201d si indica l\u2019ascendere di Ges\u00f9 al cielo. E tra l\u2019\u201cinnalzamento\u201d della Croce e dell\u2019Ascensione vi \u00e8 l\u2019\u201cinnalzamento\u201d della Risurrezione dalla morte. Ges\u00f9 sta proponendo a Nicodemo un elevato insegnamento mirato a presentare il \u201cFiglio dell\u2019uomo\u201d come un tutt\u2019uno col Padre al quale si ricongiunge attraverso le tre tappe della Crocifissione, Risurrezione e Ascensione. Il motivo della discesa (Incarnazione) e dell\u2019ascesa (Morte, Risurrezione e Ascensione) \u00e8 la salvezza del \u201cmondo\u201d e non solo dei discepoli come viene espresso in altre occasioni. Per \u201cmondo\u201d si intende la totalit\u00e0 degli esseri umani, israeliti e non.<\/p>\n

E l\u2019Autore della Lettera agli Efesini esprime con verbi al passato una verit\u00e0 che \u00e8 gi\u00e0 conquistata e cio\u00e8 che non solo il \u201cFiglio dell\u2019uomo\u201d \u00e8 \u201cinnalzato\u201d, ma anche i credenti perch\u00e9 \u201cDio, ricco di misericordia, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatti rivivere, ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Ges\u00f9\u201d. Il Padre ci ha riservato di prender parte alla gloria del Figlio. Ora per\u00f2 spetta a noi accogliere e credere a Colui che \u00e8 stato \u201cmandato\u201d dal Padre perch\u00e9 la salvezza viene proposta a tutti, ma nello stesso tempo dipende dalla libert\u00e0 di ciascuno accoglierla credendo al Figlio di Dio. Il credere si riflette poi nell\u2019operare la \u201cverit\u00e0\u201d perch\u00e9 come \u00e8 nella mentalit\u00e0 semitica, tutto ha un riscontro nella concretezza. \u201cOperare la verit\u00e0\u201d biblicamente parlando significa \u201cmantener fede\u201d e nella letteratura di Qumran (con la quale il brano giovanneo evidenzia dei messaggi comuni) \u201cfare la verit\u00e0\u201d equivale ad un vero e proprio \u201cimpegno di vita\u201d (1 Qs<\/em>I,5) e, tornando alla pagina del Vangelo \u201cchi fa la verit\u00e0 viene verso la luce, perch\u00e9 appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio\u201d. Quindi, Ges\u00f9 sembra voler dire a Nicodemo che l\u2019adesione spirituale e razionale alla Sua persona – che \u00e8 anche ricerca della \u201cverit\u00e0\u201d – non \u00e8 fine a se stessa, ma si riflette nella dimensione affettiva (amore e fedelt\u00e0 alla Sua persona) e nella messa in atto di opere la cui luce \u00e8 una testimonianza per tutti (amore e fedelt\u00e0 verso gli altri). A questo punto sentiamoci interpellati: crediamo nel Figlio e le nostre \u201copere di verit\u00e0\u201d lo testimoniano, oppure siamo ancora nella fase della ricerca solo di tipo teorico? La testimonianza di una santa umbra, Chiara d\u2019Assisi, per la quale il tempo quaresimale \u00e8 stato cos\u00ec determinante tanto da condurla la notte della Domenica delle Palme 1212 alla Porziuncola per decidersi definitivamente per Cristo, ci provochi personalmente.<\/p>\n

Nel \u201cTestamento\u201d scrive qualcosa che pu\u00f2 sollecitare la nostra volont\u00e0 di ricerca del Signore e la pratica delle opere di \u201cverit\u00e0\u201d: \u201cAmandovi a vicenda nell\u2019amore di Cristo, quell\u2019amore che avete nel cuore, dimostratelo al di fuori con le opere, affinch\u00e9 le sorelle, provocate da questo esempio, crescano sempre nell\u2019amore di Dio e nella mutua carit\u00e0\u201d (59-60).<\/p>\n

PRIMA LETTURA<\/strong>
\nDal II Libro delle Cronache 36,14-16.19-23<\/p>\n

SALMO RESPONSORIALE<\/strong>
\nSalmo 136<\/p>\n

SECONDA LETTURA<\/strong>
\nDalla Lettera di Paolo agli Efesini 2,4-10<\/p>\n

VANGELO<\/strong>
\nDal Vangelo di Giovanni 3,14-21<\/p>\n

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