{"id":51362,"date":"2018-03-07T17:50:55","date_gmt":"2018-03-07T15:50:55","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=51362"},"modified":"2018-03-07T17:50:55","modified_gmt":"2018-03-07T15:50:55","slug":"un-voto-chiaro-radicalizzato","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/un-voto-chiaro-radicalizzato\/","title":{"rendered":"Un voto chiaro e radicalizzato"},"content":{"rendered":"
di Francesco Bonini<\/strong><\/p>\n Un voto chiaro, un voto polarizzato, radicalizzato. Gli italiani sono inquieti e insoddisfatti, e a ogni elezione cambiano maggioranza. Il 5 marzo, rispetto a cinque anni fa, si contano due milioni in pi\u00f9 di voti ai cinquestelle, due milioni in pi\u00f9 alla coalizione di centrodestra, due milioni in meno al Pd; nel frattempo due milioni di voti finiti a Monti sono evaporati. All\u2019interno del centrodestra la Lega (non pi\u00f9 Nord) guadagna quattro milioni di voti, primo partito dell\u2019alleanza.<\/p>\n Fin qui i numeri, che ci consegnano peraltro un sistema sfilacciato, in moto accelerato, \u201csbussolato\u201d come non pochi altri, in Europa. In ogni caso sono sconfitte o, comunque sia, perdono consensi quelle forze politiche che pi\u00f9 schierano candidati \u201cvecchi\u201d, dal Pd a Leu, da Forza Italia a Noi con l\u2019Italia. Perch\u00e9 la spinta a cambiare, a un cambiamento di dirigenza politica, \u00e8 sempre pi\u00f9 forte.<\/p>\n L\u2019Italia, pi\u00f9 di sempre<\/strong>, risulta spaccata geograficamente, con la zona \u201crossa\u201d sempre pi\u00f9 compressa. Il confine tra l\u2019area ad egemonia centrodestra e quella a egemonia cinquestelle passa per Roma e il Lazio. Italia spaccata anche in ordine alle promesse, ovvero ai programmi dei due schieramenti vincitori, il centrodestra a trazione leghista e il Movimento 5 stelle. Da una parte risaltano i temi del fisco, della sicurezza; dall\u2019altra quelli della protezione e del reddito di cittadinanza.<\/p>\n Eccoci, allora, alle prospettive.<\/strong> Le dichiarazioni di oggi e le promesse di ieri si dovranno infatti tradurre in programmi e in formule di governo. Per queste ultime ci vuole tempo e ci vuole senso di responsabilit\u00e0. Perch\u00e9 nessuno ha \u2013 e qui la prudenza degli elettori \u00e8 coerente con i risultati del referendum costituzionale \u2013 la maggioranza. Urgono accordi e dovrebbe essere istituita una multa per tutti coloro che usano arbitrariamente la parola \u201cinciucio\u201d.<\/p>\n I risultati<\/strong> elettorali in ogni caso impongono una profonda riflessione a tutti, vincitori e vinti. Impongono anche una profonda riflessione al cosiddetto mondo cattolico, la necessit\u00e0 di una nuova e migliore offerta politica per i cattolici.<\/p>\n Guardando in prospettiva, non sar\u00e0 certo facile combinare una maggioranza e, dunque, un Governo. Il primo appuntamento sar\u00e0 l\u2019elezione dei Presidenti di Camera e Senato. Un passaggio molto delicato, in cui si metter\u00e0 alla prova la qualit\u00e0 delle forze politiche, per scegliere persone di alto profilo.<\/p>\n Per il Governo, come \u00e8 stato fatto altrove, prendiamoci tutto il tempo necessario, senza dimenticare la consegna proposta dal card. Bassetti, presidente della Cei: occorre ripartire da quella consegna con i tre verbi \u201cricostruire la speranza, ricucire il Paese, pacificare la societ\u00e0\u201d. Non un invito predicatorio, ma una precisa necessit\u00e0 politica.<\/p>\n La sostanza<\/strong> della nostra democrazia \u00e8 forte, l\u2019Italia \u00e8 un Paese avanzato, uno dei Paesichiave di un\u2019Europa, alle prese con anni complicati. Non c\u2019\u00e8 stata la temuta flessione della partecipazione: solo due punti di flessione, comunque sopra il 73%. La classe politica nuova emersa delle urne \u00e8 ormai di fronte a pressanti responsabilit\u00e0.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" di Francesco Bonini Un voto chiaro, un voto polarizzato, radicalizzato. Gli italiani sono inquieti e insoddisfatti, e a ogni elezione cambiano maggioranza. 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