{"id":51352,"date":"2018-03-05T17:57:35","date_gmt":"2018-03-05T15:57:35","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=51352"},"modified":"2018-03-22T21:01:51","modified_gmt":"2018-03-22T19:01:51","slug":"elezioni-2018-commento-ai-risultati-paolo-pombeni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/elezioni-2018-commento-ai-risultati-paolo-pombeni\/","title":{"rendered":"Elezioni 2018. Commento ai risultati di Paolo Pombeni"},"content":{"rendered":"
\u201cQuesta \u00e8 veramente la Terza Repubblica\u201d. Cos\u00ec Paolo Pombeni, un autorevole studioso della politica italiana e non solo, commenta l\u2019esito del voto del 4 marzo. \u201cIl dato complessivo che emerge \u2013 spiega \u2013 \u00e8 quello di un Paese che ha voglia di cambiare la sua classe dirigente. Non a caso i due partiti che hanno vinto, il Movimento 5 Stelle e la Lega, sono fuori dalle filiere tradizionali. Questa voglia di cambiare \u00e8 cos\u00ec forte che si \u00e8 disposti anche a correre il rischio di qualche avventura\u201d.<\/p>\n
Professore, a dispetto di molte previsioni, la partecipazione al voto ha tenuto. A che cosa si deve questo dato?<\/strong> Cinque stelle primo partito e centro-destra prima coalizione erano gli esiti che da mesi i sondaggi indicavano. Eppure il modo in cui questo si \u00e8 realizzato ha avuto l\u2019effetto di un terremoto politico.\u00a0<\/strong> Adesso che cosa accadr\u00e0 in Parlamento?<\/strong> Quale governo vede possibile, con questi equilibri politici?<\/strong> \u201cQuesta \u00e8 veramente la Terza Repubblica\u201d. Cos\u00ec Paolo Pombeni, un autorevole studioso della politica italiana e non solo, commenta l\u2019esito del voto del 4 marzo. \u201cIl dato complessivo che emerge \u2013 spiega \u2013 \u00e8 quello di un Paese che ha voglia di cambiare la sua classe dirigente. Non a caso i due partiti che hanno […]<\/p>\n","protected":false},"author":393,"featured_media":51353,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[738],"tags":[5085],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/51352"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/393"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=51352"}],"version-history":[{"count":2,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/51352\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":51361,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/51352\/revisions\/51361"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/51353"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=51352"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=51352"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=51352"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}
\nAl di l\u00e0 dell\u2019irrazionalit\u00e0 di molte proposte circolate durante la campagna elettorale, c\u2019era la\u00a0percezione di essere a un giro di boa storico\u00a0e questo ha mobilitato sia coloro che volevano un cambiamento, sia quelli che invece lo temevano. Senza questa affluenza alle urne non avremmo i risultati che abbiamo di fronte.<\/p>\n
\nLo si deve al fatto che sono state superate alcune importanti soglie psicologiche. Per i Cinquestelle la soglia \u00e8 stata quella del 30% dei voti. Per la Lega, quella di aver superato Berlusconi, che a questo punto risulta definitivamente fuori dai giochi. Per il Pd, la perdita della capacit\u00e0 di essere una delle componenti che d\u00e0 le carte.<\/p>\n
\nDipende da come reagiranno i partiti che hanno vinto le elezioni, se essi si lasceranno tentare dalla voglia di strafare o no.\u00a0Se i Cinquestelle cercassero di strafare, finirebbero per costringere gli altri partiti a ricostituire una coalizione di tutti contro di loro.
\nIn caso contrario, si aprirebbero nuovi spazi politici tutti da verificare. Cos\u00ec pure se Salvini non immaginasse di poter consegnare il Paese al lepenismo e si comportasse concretamente in modo diverso.<\/p>\n
\nA meno di colpi di scena imprevedibili, mi pare che si possano considerare due ipotesi di fondo: quella di un governo di minoranza oppure, lo si chiami come si vuole, quella di un governo di tregua. Nel primo caso si tratterebbe di un governo della coalizione con il maggiore numero dei voti, il centro-destra, che in nome dell\u2019esigenza di non lasciare il Paese senza un governo potrebbe avere l\u2019appoggio esterno momentaneo di un altro partito. E realisticamente non potrebbe che essere il Pd. Il quale, per\u00f2, porrebbe delle condizioni: per esempio, che non sia Salvini a guidare l\u2019esecutivo e che quest\u2019ultimo non abbia una colorazione politica troppo forte. Forse anche intorno ai Cinquestelle, in quanto primo partito, potrebbe nascere un governo di minoranza e anche in questo caso l\u2019interlocutore non potrebbe che essere il Pd. Certo,\u00a0gli esecutivi di minoranza fanno una gran fatica a governare\u00a0perch\u00e9 devono cercare di volta in volta i voti e questo induce anche a un forte trasformismo. L\u2019altra ipotesi a cui ho accennato \u00e8 quella di un governo di tregua, non politicamente connotato, che consenta di far decantare la situazione. Non credo per\u00f2 che tra i suoi compiti si possa inserire anche la riforma elettorale: con questi risultati, nessun partito ha voglia di mettere mano a un\u2019operazione del genere. Sarebbe rischiosa sia per chi ha vinto, sia per chi ha perso.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"