{"id":51181,"date":"2018-02-09T10:00:18","date_gmt":"2018-02-09T08:00:18","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=51181"},"modified":"2018-02-12T22:01:14","modified_gmt":"2018-02-12T20:01:14","slug":"lamore-gesu-sana","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/lamore-gesu-sana\/","title":{"rendered":"L\u2019amore di Ges\u00f9 sana"},"content":{"rendered":"

Queste prime domeniche dell\u2019anno nuovo la Liturgia d\u00e0 risalto alla potenza di Ges\u00f9 che \u00e8 superiore a qualsiasi tipo di male per cui annulla le malattie, ridona la vita e libera dai demoni. Domenica prossima (VI del Tempo ordinario) l\u2019attenzione si focalizza su un male ben preciso: le malattie della pelle connesse con l\u2019impurit\u00e0 spirituale.<\/p>\n

L\u2019Antico Testamento riserva un\u2019ampia trattazione in merito a questa problematica e il libro del Levitico che ascoltiamo ce ne trasmette in parte l\u2019insegnamento sui rimedi concreti e rituali da attuare in tali circostanze.<\/p>\n

Intanto, il male della \u201cpelle\u201d infliggeva al colpito uno stato di impurit\u00e0. Infatti, il compito di analizzare la piaga spettava al sacerdote che emetteva la diagnosi (tumore, lebbra, ulcera, …), proclamava lo stato di impurit\u00e0 dell\u2019uomo, gli prescriveva l\u2019isolamento ed una visita reiterata ogni 7 giorni. Il capitolo, di cui ascoltiamo solo pochi versetti, contiene una scrupolosa casistica delle malattie cutanee e il comune denominatore della loro osservazione \u00e8 la \u201csentenza\u201d di impurit\u00e0 o meno della persona malata.<\/p>\n

Oltre all\u2019inevitabile isolamento finalizzato all\u2019interruzione del contagio, al malato incombeva il peso morale del senso di colpa. Anche Ges\u00f9 ha a che fare con un lebbroso. L\u2019episodio \u00e8 narrato in modo geniale perch\u00e9, pur nella semplicit\u00e0 e sinteticit\u00e0 con cui \u00e8 esposto, presenta una persuasivit\u00e0 e forza teologica che qualifica la fede di chi lo legge. Intanto del lebbroso \u00e8 detto che \u201cvenne da Ges\u00f9\u201d: questo presuppone che ha la consapevolezza che non sar\u00e0 cacciato da Ges\u00f9 pur trovandosi in uno stato di \u201cimpurit\u00e0\u201d. I lebbrosi vivevano infatti fuori dell\u2019abitato, erano obbligati a velarsi il volto e a gridare – nelle immediate vicinanze di qualcuno – \u201cimpuro, impuro!\u201d (Lv<\/em> 13,45). Il malato infrange le regole, ma nello stesso tempo porta rispetto a Ges\u00f9 perch\u00e9 non lo tocca e, anzi, con umilt\u00e0 \u201csi mise in ginocchio\u201d.<\/p>\n

Ma ancor pi\u00f9 sorprendente \u00e8 la richiesta: \u201cse vuoi, puoi purificarmi!\u201d. Il lebbroso possiede una fede illimitata nel potere taumaturgico di Ges\u00f9 perch\u00e9 \u00e8 certo che se Lui vuole, pu\u00f2 restituirgli la salute!<\/p>\n

Nello stesso tempo si abbandona al volere di Ges\u00f9 perch\u00e9 a Lui lascia la decisione di sanarlo. Questo modo di proporsi del malato provoca la commozione del cuore (splanchnizo<\/em>) di Ges\u00f9, la stessa che anche in altre occasioni muove Ges\u00f9 ad esaudire le richieste e, in questo caso, anche ad andare contro le prescrizioni della tradizione che non consentiva il contatto con il malato di lebbra. Invece Ges\u00f9 \u201ctese la mano e lo tocc\u00f2\u201d e non solo lo guarisce, ma risponde alla sua richiesta (\u201cse vuoi\u201d) affermando con forza \u201clo voglio!\u201d. Il lebbroso inoltre \u00e8 conscio del fatto che il suo stato \u00e8 legato al peccato per cui chiede la \u201cpurificazione\u201d e Ges\u00f9 purificandolo con la sola Sua parola (\u201cSii purificato!\u201d) opera due prodigi perch\u00e9 restituisce sia la sanit\u00e0 del corpo che quella dello spirito con il conseguente reinserimento dell\u2019ex impuro nella comunit\u00e0. La purificazione di questo lebbroso ci mostra un Ges\u00f9 che \u00e8 pienamente osservante della religione del suo popolo perch\u00e9, come voleva la Legge, invita l\u2019uomo purificato a \u201cmostrarsi al sacerdote e ad offrire per la sua purificazione\u201d, ma nello stesso tempo Ges\u00f9 \u00e8 andato \u201ccontro\u201d le prescrizioni perch\u00e9 ha toccato il lebbroso. \u201cEbbe compassione\u201d: Ges\u00f9 si lascia coinvolgere dalle povert\u00e0 umane, dalla condizione di chi \u00e8 ai margini e dai cuori umili.<\/p>\n

L\u2019amore \u00e8 il parametro per saper distinguere fin dove \u00e8 giusta l\u2019osservanza della Legge e dove \u00e8 bene dimostrare elasticit\u00e0. E qual \u00e8 il bene dell\u2019altro? La rinuncia al peccato e la salvezza che viene da Ges\u00f9 Cristo. Paolo ci illumina sul percorso da attuare. Scrivendo alla comunit\u00e0 di Corinto e dovendo esprimersi circa la liceit\u00e0 o meno della consumazione delle carni immolate agli idoli, Paolo propone di rinunciare all\u2019idolatria superando questo pericolo con l\u2019amore. Egli sa che nella comunit\u00e0 vi sono Ebrei osservanti, pagani e credenti in Cristo ancora \u201cgiovani\u201d. Paolo cerca allora di sforzarsi \u201cdi piacere a tutti in tutto senza cercare il (suo) interesse, ma quello di molti, perch\u00e9 giungano alla salvezza\u201d.<\/p>\n

Non mostra cio\u00e8 rigidit\u00e0 bench\u00e9 lui provenga da un ebraismo osservante (e cos\u00ec potrebbe \u201cpiacere a se stesso\u201d imponendo l\u2019osservanza), ma disponibilit\u00e0 a venire incontro a tutti e non lo fa per avere il compiacimento degli uomini, ma usa questa strategia per ottenere la salvezza altrui.<\/p>\n

L\u2019apostolo \u00e8 consapevole della grandezza e indispensabilit\u00e0 della Legge, ma ritiene l\u2019amore superiore a tutto. L\u2019amore purifica, guarisce e riabilita e permette di asserire con il salmista \u201cbeato l\u2019uomo a cui \u00e8 rimessa la colpa e perdonato il peccato\u201d! Questo ha operato Ges\u00f9 provando compassione dell\u2019uomo bisognoso di purificazione, cos\u00ec dice Paolo a noi di fare altrettanto cercando di essere \u201csuoi imitatori cos\u00ec come lui lo \u00e8 di Cristo\u201d.<\/p>\n

L\u2019amore di Cristo sana e restituisce dignit\u00e0 a chi \u00e8 consapevole di averla perduta e desidera riottenerla perch\u00e9 Lui pu\u00f2 e vuole operare questo prodigio ridestando la gioia nel cuore.<\/p>\n

Domenica \u00e8 la festa della beata Speranza di Ges\u00f9, l\u2019apostola che ogni giorno riceveva migliaia di persone testimoniando eroicamente l\u2019Amore Misericordioso. Ha scritto a proposito: \u201cVoglio amare tutti: buoni e cattivi. Il peccato no, Ges\u00f9 mio! … ma il peccatore s\u00ec, perch\u00e9 si converta e ti ami\u201d (El pan<\/em>, 5,14).<\/p>\n

PRIMA LETTURA<\/strong>
\nDal Libro del Levitico 13,1-2.45-46<\/p>\n

SALMO RESPONSORIALE<\/strong>
\nSalmo 31<\/p>\n

SECONDA LETTURA<\/strong>
\nDalla I Lettera ai Corinzi 10,31-11,1<\/p>\n

VANGELO<\/strong>
\nDal Vangelo di Marco 1,40-45<\/p>\n

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