{"id":51147,"date":"2018-02-02T17:19:53","date_gmt":"2018-02-02T15:19:53","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=51147"},"modified":"2018-03-01T19:18:09","modified_gmt":"2018-03-01T17:18:09","slug":"ora-gioco-dazzardo-inizia-4-anni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/ora-gioco-dazzardo-inizia-4-anni\/","title":{"rendered":"Ora il gioco d\u2019azzardo inizia a 4 anni"},"content":{"rendered":"

Una volta i bambini giocavano a Monopoli. Oggi i tempi sono cambiati e i nostri piccoli, nativi digitali, possono giocare con un\u2019app, Monopoly Slots, in cui viene promesso di far provare \u201cl\u2019eccitazione delle slot machine di Las Vegas\u201d. A denunciare l\u2019esistenza di centinaia di app per indurre i bambini a giocare d\u2019azzardo gratis \u00e8 il quotidiano britannico The Daily Telegraph<\/em>, che segnala come Facebook, Google e Apple offrano ai pi\u00f9 piccoli, anche di soli 4 anni, app con slot machine, roulette, poker, in cui appaiono i personaggi dei cartoni animati. Pi\u00f9 la dipendenza aumenta, pi\u00f9 i giochi diventano a pagamento, con i bambini che chiedono ai genitori soldi per comprare monete virtuali. A Daniela Capitanucci<\/strong>, psicologa e psicoterapeuta, presidente onorario di \u201cAnd \u2013 Azzardo e nuove dipendenze\u201d, chiediamo un parere sul fenomeno.<\/p>\n

Davvero queste app sono pericolose per i bambini?
\n<\/strong>\u201cPurtroppo s\u00ec. Si tratta di una tecnica di condizionamento e avvicinamento al consumo e alla dipendenza studiata a tavolino, basata sui meccanismi di condizionamento classico di Pavlov e operante di Skinner, che si poggiano su schemi di rinforzo con vincite intermittenti e imprevedibili erogate con pi\u00f9 modalit\u00e0: per gli adulti quelle economiche, per i bambini accumulo di punti o bonus e passaggi di livello nel gioco\u201d.<\/p>\n

In queste app per bambini sono utilizzati personaggi dei cartoni animati…
\n<\/strong>\u201cCertamente il rischio di queste app sta anche nel fatto che vengono utilizzati dei simboli noti ai bambini e anche ai genitori. Infatti, i bambini sono portati maggiormente a giocare laddove ci sono personaggi noti; e i genitori, che si allarmano quando percepiscono una differenza con l\u2019attivit\u00e0 ludica ordinaria, anche se sono attenti, non percepiscono la differenza con quanto gi\u00e0 noto e vagliato, come pu\u00f2 essere un personaggio di un cartone animato. In pi\u00f9, molto spesso c\u2019\u00e8 un digital divide tra le diverse generazioni: i bambini hanno molta pi\u00f9 una dimestichezza con gli ambienti virtuali del Web e dei telefonini rispetto ai genitori, per non parlare dei nonni, con cui trascorrono molto tempo. Questo \u00e8 un ulteriore fattore di rischio e anche di limitazione di intervento preventivo\u201d.<\/p>\n

Cosa possiamo consigliare ai genitori di fare contro questi pericoli?
\n<\/strong>\u201cL\u2019unico consiglio \u00e8 stare a fianco dei bambini quando compiono questo tipo di attivit\u00e0, che non vuol dire il controllo sterile, ma quella vigilanza attenta, quel fare insieme che permette di comprendere l\u2019attivit\u00e0 svolta dal proprio figlio\u201d.<\/p>\n

Continua a leggere l’intervista sull’edizione digitale de La Voce<\/em><\/a>.<\/p>\n

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