{"id":51124,"date":"2018-01-29T09:25:39","date_gmt":"2018-01-29T07:25:39","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=51124"},"modified":"2018-07-27T17:37:00","modified_gmt":"2018-07-27T15:37:00","slug":"elezioni-2018-4-marzo-si-vota-funziona-rosatellum","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/elezioni-2018-4-marzo-si-vota-funziona-rosatellum\/","title":{"rendered":"ELEZIONI 2018. Il 4 marzo si vota: come funziona il \u201cRosatellum\u201d"},"content":{"rendered":"
di\u00a0Daris Giancarlini<\/strong><\/p>\n Si vota il 4 marzo<\/strong>, dunque: ma quali sono le regole del gioco? Cio\u00e8, con quale legge elettorale? L\u2019hanno chiamata \u2018Rosatellum\u2019, latinizzando (quella precedente era denominata \u2018Mattarellum\u2019) il nome del primo firmatario del testo, il deputato Pd Ettore Rosato. E con i voti del Pd, di Forza Italia, Lega e Alternativa popolare \u00e8 stata approvata. Contrari i Cinquestelle e le sinistre.<\/p>\n Provando a riassumerne i contenuti, si pu\u00f2 dire che il \u2018Rosatellum\u2019 prevede coalizioni, sbarramenti, una parte maggioritaria e una proporzionale. Tra le novit\u00e0 pi\u00f9 importanti, se non addirittura la pi\u00f9 importante, il fatto che l\u2019elettore sia obbligato a scegliere tra le parti in lizza. Dunque, niente pi\u00f9 voto disgiunto.<\/p>\n Un terzo di deputati e senatori viene eletto in collegi uninominali, gli altri due terzi con un sistema di lista. Lo sbarramento \u00e8 al 3 per cento in entrambe le Camere. Tutti i nomi dei candidati saranno scritti sulla scheda elettorale. Un gruppo di liste pu\u00f2 sostenere un singolo candidatonell\u2019uninominale, ma correre per s\u00e9 nel proporzionale. Le alleanze si possono sciogliere in qualsiasi momento. L\u2019elettore – come detto – dovr\u00e0 scegliere un abbinamento candidato\/partito. Sotto ogni candidato ci saranno i simboli delle liste a lui collegate nel proporzionale, e accanto al simbolo delle liste saranno stampati i nomi del corrispondente listino bloccato.<\/p>\n L\u2019Umbria elegger\u00e0 nove deputati e sette senatori. Per la Camera i collegi elettorali sono tre, con il Trasimeno e Marsciano insieme a Perugia, mentre Todi, Spoleto, Orvieto e parte della Valnerina con Terni. Invece Norcia, Preci, Sellano e Cerreto andranno con Citt\u00e0 di Castello, Umbertide, Gubbio, Gualdo e Foligno.<\/p>\n Fino a qui, le regole. Cercare di capirci qualcosa \u00e8 importante, per rendere consapevole ed efficace l\u2019esercizio del diritto di voto.<\/p>\n Della consapevolezza di un elettorato sempre pi\u00f9 incline invece a prendere le distanze dalle ritualit\u00e0 della democrazia, a cominciare proprio dal recarsi alle urne, dovrebbero preoccuparsi soprattutto i vari partiti e schieramenti in campo. Innanzitutto riallacciando, almeno in campagna elettorale, quel rapporto di vicinanza con i cittadini e il territorio che molti, troppi eletti hanno allentato, o perso, nel corso della legislatura.<\/p>\n A giudicare da come la stampa locale sta provando a raccontare questo avvio di campagna elettorale in Umbria, non ci sono molti motivi per essere ottimisti: a prevalere, nei resoconti giornalistici, sono una serie infinita di nomi. Di chi sar\u00e0 \u2018sicuramente\u2019 rieletto, di chi si vuole ricandidare, di chi vorrebbe candidarsi e di chi sicuramente non lo sar\u00e0. Per carit\u00e0, tutto legittimo; se non fosse che, restando a questo livello, ad appassionarsi alle prossime elezioni saranno soprattutto coloro che vogliono conquistarsi un seggio. E pochi altri.<\/p>\n