{"id":50961,"date":"2018-01-04T21:32:52","date_gmt":"2018-01-04T19:32:52","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=50961"},"modified":"2022-03-26T22:08:34","modified_gmt":"2022-03-26T20:08:34","slug":"epifania-i-magi-sapienti-e-umili-trovano-il-bambino","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/epifania-i-magi-sapienti-e-umili-trovano-il-bambino\/","title":{"rendered":"Epifania. I “magi” sapienti e umili trovano il bambino"},"content":{"rendered":"

Nelle letture<\/a> dell’Epifania leggiamo che \u201ctutti verranno da Saba, portando oro e incenso\u201d. \u201cTutti\u201d cio\u00e8 la totalit\u00e0 delle \u201cgenti\u201d salir\u00e0 a Gerusalemme \u201cproclamando le glorie del Signore\u201d, secondo quando profetizza Isaia in quello che \u00e8 considerato il messaggio \u2018consolatore\u2019 rivolto alla comunit\u00e0 libera perch\u00e9 ormai ritornata dall\u2019esilio. La prospettiva universalistica \u00e8 dunque fortemente marcata perch\u00e9 nel brano di Isaia (60,1-6) che la Solennit\u00e0 dell\u2019Epifania ci propone si fa riferimento ai popoli del mare (ovest), alle citt\u00e0 dell\u2019Arabia (sud), al deserto della Siria (nord) e ai tesori dell\u2019oriente (est). La gloria del Signore non sar\u00e0 quindi goduta solo dagli israeliti, ma da tutte le \u201cgenti\u201d che riconosceranno il Signore, Dio d\u2019Israele, come unico Dio.<\/p>\n

Anche il Salmista canta all\u2019atteso Re-Messia e anticipa l\u2019onore che Gli dovr\u00e0 essere universalmente tributato: \u201cTutti i re si prostrino a lui, lo servano tutte le genti\u201d. E il Re-Messia si \u00e8 fatto uno di noi e Paolo, come in diverse occasioni ribadisce (At 22,21; 26,17; Gal 1,16), -bench\u00e9 i suoi sentimenti dimostrino che vorrebbe prodigarsi per il popolo giudaico- \u00e8 stato chiamato ad annunciare Ges\u00f9 Cristo ai pagani perch\u00e9 ha acquisito la consapevolezza \u201cche le genti sono chiamate, in Cristo Ges\u00f9, a condividere la stessa eredit\u00e0, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo\u201d. Gi\u00e0 al momento della nascita i primi a visitare Ges\u00f9 sono stati i \u2018lontani\u2019 e a narrare l\u2019evento \u00e8 la bellissima pagina del Vangelo secondo Matteo (e solo lui) che descrive l\u2019arrivo di \u201calcuni Magi (che) vennero da oriente\u201d.<\/p>\n

I \u2018maghi\u2019 (questo il significato letterale del greco m\u00e0goi<\/em>) potrebbero essere ebrei della diaspora mai tornati da Babilonia oppure sapienti \u2018stranieri\u2019. Lo storico greco Erodoto parla dell\u2019esistenza, nel VI secolo a. C. nella regione della Media, di sacerdoti-maghi confluiti poi -in conseguenza della dominazione persiana- nella religione zoroastriana e quindi ancora esistenti al suo tempo (430 a. C.). Anche nel Libro del profeta Daniele (II sec. a. C.) si parla della presenza alla corte di Nabucodonosor di maghi e astrologi (1,20; 2,2; 4,4; 5,7) e Daniele, che svela il significato del sogno di Nabucodonosor (2,48), \u00e8 dal re stesso riconosciuto al di sopra di tutti i saggi (costituiti dall\u2019insieme dei maghi, indovini e astrologi che facevano parte del suo seguito). Nel I secolo d. C. lo scrittore ebreo Giuseppe Flavio informa di un certo Atomos (cipriota) che eseguiva arti magiche in Palestina, e Filone d\u2019Alessandria, filoso greco di origine e cultura ebraica, in una sua opera distingue i maghi \u2018scienziati\u2019 da quelli ciarlatani.<\/p>\n

Di certo i nostri \u2018magi\u2019, poich\u00e9 si interessano del \u201csorgere di una stella\u201d sono da considerare come quelli di cui parla il Libro di Daniele, ovvero saggi, astronomi, consiglieri dei re, rappresentanti dell’intellighenzia del tempo (tenendo conto oltretutto che la Bibbia rifiuta la pratica della magia). Secondo le ipotesi pi\u00f9 attendibili possono provenire da Babilonia, o dalla Persia o dall\u2019Arabia, comunque da \u201coriente\u201d e dopo la visita al Bambino fanno \u201critorno al loro paese\u201d.<\/p>\n

Il \u201csorgere di una stella\u201d pu\u00f2 essere ricondotto alla profezia messianica secondo cui \u201cuna stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele\u201d (Nm 24,17) oppure all\u2019evento che l\u2019astronomo Keplero vide nel 1604 cio\u00e8 la congiunzione dei pianeti Giove, Saturno e Marte che, secondo i calcoli, si sarebbe gi\u00e0 verificata intorno al periodo in cui \u00e8 collocata la nascita di Ges\u00f9.<\/p>\n

Come voleva il \u2018protocollo\u2019, i \u2018magi\u2019 portano doni al Bambino-Re, doni che la tradizione cristiana ha interpretato come omaggi all\u2019Uomo-Re (l\u2019oro), al Figlio di Dio (l\u2019incenso) e al Redentore (la mirra era usata anche per la sepoltura). \u00c8 interessante notare che sono gli stessi doni che avevano accompagnato il corteo nuziale di Salomone in procinto di sposarsi con la figlia del faraone (Ct 3,6). Con la loro visita, i \u2018magi\u2019 ripropongono quindi il corteo aggiungendo l\u2019atteggiamento della prostrazione e riconoscendo cos\u00ec il vero Re, lo Sposo dell\u2019umanit\u00e0.<\/p>\n

Ma riflettiamo su una tappa del percorso dei \u2018magi\u2019. I \u2018magi\u2019 si avviano verso Ges\u00f9 attraverso lo studio del fenomeno naturale della \u201cstella\u201d, ma hanno bisogno della Parola di Dio per completare la loro conoscenza. Infatti, solo dopo che Erode ha convocato i sacerdoti e gli scribi i quali hanno risposto citando il profeta Michea che a Betlemme sarebbe uscito \u201cil pastore del mio popolo, Israele\u201d, solo dopo ci\u00f2 i \u2018magi\u2019 arrivano a Betlemme.<\/p>\n

Da un lato, gli \u2018esperti\u2019 della Sacra Scrittura sanno, ma non giungono a Ges\u00f9; dall\u2019altro, gli \u2018scienziati\u2019 arrivano a Ges\u00f9, ma solo dopo aver accolto il messaggio della Sacra Scrittura attraverso la mediazione dei sacerdoti e degli scribi. I \u2018magi\u2019 sono sapienti, ma riconoscono una sapienza superiore che proviene dalla Parola di Dio; sono \u2018lontani\u2019 eppure si sottopongono al viaggio per l\u2019incontro con \u2018il\u2019 Re.<\/p>\n

Questi sapienti insegnano che la natura, la scienza, la filosofia avvicinano a Dio, e quindi \u201ctutti\u201d, anche chi pensa di non aver fede pu\u00f2 \u2018scorgere\u2019 Dio, ma il passo di qualit\u00e0 che fa ottenere la \u201cgrande gioia\u201d dell\u2019incontro con Cristo come hanno fatto i \u2018magi\u2019, solo con la Parola di Dio pu\u00f2 essere completato. I \u2018magi\u2019 suscitano quindi ammirazione per la loro scienza e nello stesso momento stupiscono per la grande umilt\u00e0 perch\u00e9 si sono aperti all\u2019Ascolto a quel tipo di Ascolto che ha fatto loro muovere i passi dalla grande Gerusalemme dove erano giunti in virt\u00f9 della loro \u2018ricerca\u2019, verso la modesta Betlemme dove hanno trovato Colui che desideravano vedere e Lo hanno poi contemplato e omaggiato generosamente.<\/p>\n

La pagina del Vangelo secondo Matteo invita dunque a \u201cfare ci\u00f2 che fecero loro stessi. In questo giorno Cristo ricevette dei doni: voi mettete la mano nelle vostre borse e tiratene fuori quel che torna gradito a Cristo, il quale ha voluto rendersi bisognoso nella persona dei suoi poveri\u201d (Sant’Agostino, 204\/A).<\/p>\n

Giuseppina Bruscolotti<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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