{"id":50876,"date":"2017-12-23T12:07:17","date_gmt":"2017-12-23T10:07:17","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=50876"},"modified":"2017-12-22T19:23:55","modified_gmt":"2017-12-22T17:23:55","slug":"un-dono-lumanita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/un-dono-lumanita\/","title":{"rendered":"Un dono per l&#8217;umanit\u00e0"},"content":{"rendered":"<p>Alleluja! \u201cUn bimbo ci \u00e8 nato, un figlio ci \u00e8 donato\u201d grida il profeta Isaia nel secondo degli Oracoli sulla nascita del Messia. Nel primo Oracolo (8,21-23) canta la fine dell\u2019oppressione da parte degli Assiri e nel secondo -che \u00e8 quello che ascoltiamo la Notte di Natale- annuncia l\u2019intronizzazione regale di colui grazie al quale \u00e8 avvenuta la liberazione. Dapprima propone l\u2019immagine di una visione notturna di una luce alludendo al pellegrinaggio che di notte gli israeliti facevano verso Gerusalemme che raggiungevano proprio al momento del sorgere del sole i cui primi raggi illuminavano la citt\u00e0 santa. Poi si riferisce metaforicamente all\u2019Assiria (cfr. 10,5.15.24) parlando di \u201cgiogo, sbarra e bastone\u201d, ma soprattutto descrivendo i \u201ccalzari rimbombanti\u201d che erano tipici dell\u2019armatura dei soldati assiri accentuando cos\u00ec la loro prepotenza. Ma la liberazione da questa tirannia coincide con la nascita di un bambino-re discendente di David il cui regno il Signore stabilir\u00e0 e confermer\u00e0 \u201ccon il diritto e la giustizia da ora e sempre\u201d. A questo bambino-re sono attribuiti titoli divini simili a quelli che venivano rivolti al faraone nel momento della sua solenne incoronazione. Ma mentre nel caso del faraone i titoli servivano per esaltare la sua figura, qui attendono piuttosto alle virt\u00f9 che il re profonde a favore della comunit\u00e0. La sapienza, la potenza e la paternit\u00e0 sono caratteristiche esercitate infatti a vantaggio della pace che dovr\u00e0 caratterizzare per sempre il regno. Lo stesso titolo \u201cPrincipe di pace\u201d che \u00e8 un ossimoro in quanto il sostantivo \u2018principe\u2019 (<em>sar<\/em>) in ebraico ha un significato legato al comando militare quindi non coniabile con \u2018pace\u2019, qui sta ad intendere invece lo sforzo disarmato (Gdc 7) per la vittoria della pace sulle insidie dell\u2019odio e della divisione. Questo programma lo mette in atto il Signore che il Salmista invita a lodare con \u201cun canto nuovo\u201d perch\u00e9 \u00e8 Lui che \u201cregna\u201d e rende \u201cstabile il mondo e non potr\u00e0 vacillare\u201d per cui l\u2019invito ad annunciare \u201cdi giorno in giorno la sua salvezza\u201d. E di \u201csalvezza\u201d arrecata a tutti gli uomini \u00e8 la Lettera a Tito a parlarcene nella liturgia della Notte e dell\u2019Aurora del Natale, s\u00ec, perch\u00e9 \u00e8 come se l\u2019Autore per parlare della venuta nel mondo di Ges\u00f9 avesse voluto scegliere un destinatario autorevole! Tito, definito da Paolo \u201cfratello\u201d, \u201ccompagno e collaboratore\u201d (<em>2Cor<\/em> 2,13; 8,23) ha svolto infatti un ruolo fondamentale nelle relazioni con la comunit\u00e0 di Corinto cui ha fatto da mediatore nella risoluzione di alcuni problemi interni e per l\u2019organizzazione di una colletta (<em>2Cor<\/em> 7; 8). Soprattutto la sua presenza era motivo di tranquillit\u00e0 per gli stati d\u2019animo di Paolo e della comunit\u00e0 (<em>2Cor<\/em> 2,13; 7,6-7). Di origine pagana, probabilmente convertito da Paolo stesso (<em>Tt<\/em> 1,4), e suo compagno nel viaggio a Gerusalemme (<em>Gal<\/em> 2,1), ha dato la sua vita per l\u2019evangelizzazione. La Lettera che \u2018Paolo\u2019 gli invia e che conferma la sua stima per Tito che chiama \u201cmio vero figlio nella medesima fede\u201d contiene una serie di paterni consigli in merito al governo della comunit\u00e0 di Creta e, nel brano di nostro interesse, interrompe questo stile pastorale per ricordare piuttosto il fondamento su cui tutto deve poggiare: Ges\u00f9 Cristo. Parla infatti della \u2018manifestazione\u2019 della \u201cgrazia di Dio, apportatrice di salvezza a tutti gli uomini\u201d e il verbo greco (<em>epifain\u014d<\/em>) che esprime il \u2018rendere visibile\u2019, \u2018manifestare\u2019, \u2018risplendere\u2019 con riferimento a Cristo \u00e8 usato nel NT solo in poche occasioni di cui una \u00e8 proprio qui per alludere all\u2019evento \u2018Cristo\u2019 il solo che \u201cci insegna a rinnegare l\u2019empiet\u00e0 e i desideri del mondo, a vivere con sobriet\u00e0, giustizia, e vera religiosit\u00e0 nell\u2019attesa della beata speranza\u201d. Entriamo perci\u00f2 nell\u2019atmosfera del giorno e dell\u2019ambiente in cui il Figlio di Dio si \u00e8 \u2018manifestato\u2019 facendosi uno di noi. Siamo al tempo di Cesare Augusto, il primo vero \u2018imperatore\u2019 romano che ha governato per ben 44 anni fino alla morte avvenuta nel 14 d. C. e in questo contesto storico si parla del censimento \u201cdi tutta la terra\u201d. A questo punto compaiono Giuseppe e Maria che \u00e8 incinta e che \u2018salgono\u2019 (secondo l\u2019AT sempre si \u2018sale\u2019 quando si va in Giudea) a Betlem, citt\u00e0 natale del re David a 8 km da Gerusalemme. Durante (letteralmente) il \u201cloro essere l\u00ec\u201d Maria diede alla luce il \u201cprimogenito\u201d, titolo che si attribuiva al primo figlio nato, sia esso poi rimasto unico o primo di altri figli (<em>Es<\/em> e <em>Nm<\/em>), comunque \u2018primogenito\u2019. Segue poi un\u2019immagine che ci sembrerebbe scontata, cio\u00e8 Maria che avvolge in \u201cfasce\u201d Ges\u00f9, ma in realt\u00e0 -biblicamente parlando- questa \u00e8 anche una metafora per intendere il prendersi molta cura di una persona particolare, come fu per il re Salomone, figlio del re David (invece per dire che non si considerava affatto qualcuno o qualcosa si dice che \u2018non viene avvolto in fasce\u2019, es. <em>Ez<\/em> 16,4). Poi l\u2019Autore insiste sul luogo in cui viene collocato il neonato perch\u00e9 per ben 3 volte parla di \u201cmangiatoia\u201de sono ospiti in un \u2018alloggio\u2019 o \u2018casa\u2019. Il sostantivo greco <em>katalyma<\/em> pu\u00f2 essere tradotto con \u2018albergo\u2019, \u2018alloggio\u2019, \u2018casa\u2019, ma di certo dobbiamo escludere l\u2019idea dell\u2019albergo considerando il carattere sacro dell\u2019ospitalit\u00e0 giudaica. Maria e Giuseppe erano senz\u2019altro ospiti presso l\u2019abitazione dei parenti di Giuseppe e, pensando alla mancanza di spazio (non c\u2019era posto), ma anche alle leggi dell\u2019\u2018impurit\u00e0 della puerpera\u2019 (<em>Lv<\/em> 12,1-8) per cui Maria non poteva stare nella parte frequentata dagli altri, si pu\u00f2 supporre che le fosse \u2018riservata\u2019 la stanza interna della rimessa degli animali. A questo punto entrano in scena i \u2018pastori\u2019 a cui viene annunciato l\u2019Evento. I pastori, in virt\u00f9 del loro peregrinare da una terra all\u2019altra, entravano anche in territori non israeliti e quindi \u2018impuri\u2019 e non erano in grado quindi di osservare perfettamente la Torah. Eppure proprio ad essi si manifestano gli Angeli e con un annuncio non solo della Nascita di Ges\u00f9, ma anche con un messaggio salvifico che li riguarda nell\u2019\u201coggi\u201d. E tenendo conto dell\u2019uso che dell\u2019avverbio \u2018oggi\u2019 viene fatto nei Vangeli (<em>Lc<\/em> 4,21, 19,5.9) il significato pi\u00f9 che il tempo cronologico \u00e8 quello di \u2018tempo favorevole\u2019 (<em>kairos<\/em>). Questo \u00e8 il tempo favorevole della Salvezza! Pensiamo il paradosso: Cesare Augusto era stato insignito del titolo di \u2018salvatore\u2019, infatti il suo impegno politico aveva ottenuto un periodo di assenza di guerre, ma Ges\u00f9 che \u00e8 colui che \u2018salva\u2019 (gi\u00e0 nel significato del nome) viene a portare la pace che \u00e8 molto di pi\u00f9 dell\u2019astensione dall\u2019azione bellica: \u00e8 pienezza e bellezza del vivere. Gli Angeli cantano la gloria a Dio. \u201c<em>Doxa<\/em>\u201d vuol dire \u2018opinione\u2019, ma qui sta per \u2018gloria\u2019, \u2018fama\u2019, perch\u00e9 \u00e8 il sostantivo con cui la LXX traduce l\u2019ebraico <em>kabod<\/em> e la storia biblica ci insegna che la gloria di Dio \u00e8 usata a vantaggio dell\u2019uomo nel momento della Creazione, dell\u2019uscita dall\u2019Egitto e nell\u2019atto del \u2018abitare\u2019 il Tempio. Lasciamoci allora meravigliare e coinvolgere: con la nascita di Ges\u00f9 la gloria di Dio diventa la gloria dell\u2019uomo! \u201cVergine e Madre Maria, tu che, mossa dallo Spirito, hai accolto il Verbo della vita nella profondit\u00e0 della tua umile fede, totalmente donata all\u2019Eterno, aiutaci a dire il nostro \u201cs\u00ec\u201d nell\u2019urgenza, pi\u00f9 imperiosa che mai, di far risuonare la Buona Notizia di Ges\u00f9\u201d (Papa Francesco, <em>EG<\/em>).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Alleluja! \u201cUn bimbo ci \u00e8 nato, un figlio ci \u00e8 donato\u201d grida il profeta Isaia nel secondo degli Oracoli sulla nascita del Messia. 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