{"id":50689,"date":"2017-12-01T10:00:23","date_gmt":"2017-12-01T08:00:23","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=50689"},"modified":"2017-12-01T18:11:56","modified_gmt":"2017-12-01T16:11:56","slug":"vegliate-dunque","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/vegliate-dunque\/","title":{"rendered":"Vegliate dunque!"},"content":{"rendered":"

\u201cIl tempo di Avvento ci restituisce l\u2019orizzonte della speranza, una speranza che non delude perch\u00e9 \u00e8 fondata sulla Parola di Dio. \u2026 Lui \u00e8 fedele\u201d (Papa Francesco 01.12.\u201913). Con domenica 3 dicembre inizia infatti il tempo dell\u2019Avvento e il nuovo anno liturgico, Anno B, caratterizzato dall\u2019ascolto del Vangelo secondo Marco.<\/p>\n

Quello di Marco \u00e8 un Vangelo \u201criscoperto\u201d nel senso che le testimonianze in merito al suo commento integrale non sono anteriori al V secolo, ma dalla maggior parte degli studiosi \u00e8 ritenuto il primo ad essere stato composto perch\u00e9 Matteo e Luca dimostrano di dipendere da lui per le parti che hanno in comune. Lo stile letterario \u00e8 intrigante oltre che suggestivo. Solo per citare alcuni elementi, presenta a volte la composizione a \u201cincastro\u201d come l\u2019episodio dell\u2019emorroissa incastonato nel mezzo del racconto della risurrezione della figlia di Giairo o come la narrazione della cacciata dei venditori dal tempio inserito tra la maledizione del fico e la descrizione dei suoi effetti. Oppure, tanto per evidenziare un\u2019altra peculiarit\u00e0, torna di frequente il n. 3 (3 traversate del lago, 3 scene del Battista, 3 momenti di Ges\u00f9 nel Getsemani). Centrale \u00e8 il tema della Pasqua annunciata per l\u2019appunto 3 volte e presagita da Bartimeo, dalla donna di Betania e dal giovane che fugge lasciando il lenzuolo al momento dell\u2019arresto di Ges\u00f9 (e che alcuni esegeti ritengono identificabile con l\u2019Autore). Le testimonianze in merito all\u2019evangelista Marco ci provengono da Papia e da Clemente i quali ritengono che sia stato \u201cinterprete di Pietro\u201d secondo il primo e \u201csegretario di Pietro\u201d secondo l\u2019altro, comunque a fianco del primo degli Apostoli. E sempre del II secolo \u00e8 la testimonianza di sant\u2019Ireneo che lo identifica con \u201cGiovanni Marco\u201d nominato negli Atti degli Apostoli e nelle Lettere paoline. L\u2019intento di Marco \u00e8 quello di rivolgersi sia ai cristiani provenienti dal giudaismo che a quelli provenienti dal paganesimo, e a tutti indistintamente di presentare il Messia il cui titolo viene riconosciuto dai malati e dagli indemoniati, ma taciuto da Ges\u00f9 stesso (segreto messianico) perch\u00e9 sar\u00e0 evidente nel momento supremo della Passione, Morte e Risurrezione.<\/p>\n

Considerato il messaggio catastrofico del cap. 13, si pu\u00f2 ritenere che la stesura di questo Vangelo sia avvenuta tra la persecuzione avviata da Nerone contro i cristiani e la distruzione del tempio (o subito dopo). E proprio dalla conclusione del cap. 13 \u00e8 tratta la pagina di Vangelo che ci riguarda. \u00c8 l\u2019ultimo discorso di Ges\u00f9 prima di avviarsi alla Passione ed \u00e8 significativa l\u2019ubicazione in cui tutto ci\u00f2 avviene. Ges\u00f9 sta lasciando il tempio ed uno dei discepoli, estasiato, lo invita ad ammirare il tempio (\u201cMaestro, guarda che pietre e che costruzioni!\u201d), ma Ges\u00f9 gli predice che non ne rimarr\u00e0 \u201cpietra su pietra\u201d. Il versetto successivo informa che Ges\u00f9 \u00e8 \u201cseduto sul monte degli Ulivi, di fronte al tempio\u201d e viene interrogato da 4 apostoli sugli eventi futuri circa il tempio.<\/p>\n

Il tempio quindi \u00e8 motivo di attenzione da parte di Ges\u00f9 ed \u00e8 per questo istigato ad annunciare le prove cui saranno sottoposti i cristiani: \u00e8 la pericope della cos\u00ec detta \u201cpiccola apocalisse\u201d che presenta richiami con l\u2019apocalittica del libro di Daniele, anticipa gli episodi della Passione e conferma la continuit\u00e0 con l\u2019Antico Testamento grazie all\u2019uso del titolo \u201cFiglio dell\u2019uomo\u201d. E nonostante il soggetto sia il \u201cFiglio dell\u2019uomo\u201d che giunger\u00e0 con \u201cgrande potenza e gloria\u201d, tuttavia \u201cquel giorno\u201d della venuta solo il Padre lo conosce. Il brano ruota allora intorno al verbo \u201cvigilare\u201d (gregoreo<\/em>) che \u00e8 ripetuto 3 volte (34.35.37) e trova riscontro nel racconto dell\u2019agonia nel Getsemani, in occasione della prova suprema di Ges\u00f9, e che anche in quella narrazione \u00e8 riportato 3 volte (14,34.37.38). Tutto \u00e8 costruito ad arte come anche la struttura concentrica di quest\u2019ultima parte del discorso: parabola (28-29), tempo (30), autorit\u00e0 delle \u201cparole\u201d di Ges\u00f9 (31, v. centrale), ancora il tempo (32) e di nuovo una parabola (33-37). E questa nuova parabola interpella l\u2019uditore perch\u00e9 prende consapevolezza di essere lui colui a cui il \u201cpadrone\u201d ha lasciato di adempiere il suo \u201ccompito\u201d, ma nello stesso tempo c\u2019\u00e8 anche il \u201cportinaio\u201d che vigila perch\u00e9 deve essere pronto ad aprire al padrone e ad avvertire i servi del suo arrivo. Le indicazioni circa l\u2019arrivo del \u201cpadrone\u201d sono comunque date: sera, mezzanotte, canto del gallo, mattino. Questi orari corrispondono ai turni dei soldati romani che montavano la guardia di notte, ma alludono anche alle veglie notturne (Sal<\/em> 90,4; 134,1) che si celebravano nel tempio. Tutto ben predisposto ed organizzato. Cos\u00ec il credente oggi: la Chiesa gi\u00e0 gli fornisce i \u201cmetodi\u201d e gli \u201corari\u201d per essere desto. I Sacramenti e la Parola di Dio aiutano ad essere audaci come i soldati e costanti come gli addetti al tempio perch\u00e9 l\u2019Avvento del Signore sia vissuto secondo il significato originario con cui nel mondo antico si indicava l\u2019 Adventus<\/em> ossia l\u2019\u201carrivo\u201d, l\u2019imminente \u201cpresenza\u201d di un re o della divinit\u00e0! C\u2019\u00e8 anche l\u2019altra opportunit\u00e0 che \u00e8 quella di dedicare una domenica dell\u2019Anno liturgico \u201call\u2019approfondimento della Sacra Scrittura per comprendere l\u2019inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo\u201d (Misericordia et misera<\/em> 7), iniziativa che coinvolge alcune diocesi in questo tempo dell\u2019Avvento. E Maria ci accompagna in questo cammino: \u201cSanta Maria, Vergine dell\u2019Avvento, stai aspettando la luce, le sorgenti del pianto si disseccheranno sul nostro volto. E sveglieremo insieme l\u2019aurora\u201d (Don Tonino Bello).<\/p>\n

PRIMA LETTURA<\/strong>
\nDal Libro del profeta Isaia 63, 16b-17; 64, 2-7<\/p>\n

SALMO RESPONSORIALE<\/strong>
\nSalmo 79<\/p>\n

SECONDA LETTURA<\/strong>
\nI Lettera di Paolo ai Corinzi 1, 3-9<\/p>\n

VANGELO<\/strong>
\nDal Vangelo di Marco 13, 33-37<\/p>\n

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